“La crisi si supera con le realtà che sapranno dare un valore aggiunto al prodotto, scommettendo sulla qualità” in questa frase di Luca Tempesti, Amministratore delegato del Polo Tecnologico Conciario, c’è un manifesto, c’è un metodo per costruire sviluppo.

L’imprenditore si lascia alle spalle la emergenza Coronavirus per guardare al futuro.

“Dobbiamo superare una crisi che è stata sanitaria ed economica. Sono capitate cose che nessuno immaginava e non eravamo pronti e queste settimane ci insegnano una cosa: dobbiamo cambiare e ripensare la nostra filiera produttiva” e Tempesti consegna due esempi che devono indurre ad una riflessione “nessuno pensava alle file ai supermercati, alla pura di non trovare prodotti o all’ansia per le mascherine o i guanti che mancano, deve cambiare molto. E capiterà perché cambieranno le abitudini, sarà necessario allora organizzarsi in tutti i comparti”.

E la discussione, dopo una analisi di sistema, plana sulle necessità del sistema Pelli.

“Per valutare gli effetti della crisi ci vorrà del tempo. E ‘evidente che ci sarà una contrazione, il nostro prodotto è legato alla moda e dunque alla stagionalità. La ripartenza sarà concentrata sul lavoro fatto e programmato prima del Covid e valuteremo i numeri. Molta attenzione dovrà essere indirizzata sul prossimo anno, sulla stagione che arriverà. E nessuno, al netto della fantascienza, può prevedere l’andamento dei consumi, non è possibile immaginare cosa accadrà”.

 

Cosa fare allora?

“Non scoraggiarsi innanzitutto. Ripensare tutta la filiera sarà la scommessa, si dovrà puntare sulla qualità, su nuovi processi di produzione, ogni idea ed ogni oggetto dovrà avere nuove e più qualificate caratteristiche”.

Insomma si riparte dalla mission di POTECO?

“Dalla nostra e da esperienze come quella della SSIP. Poteco fa analisi sulle Pelli, sui prodotti a 360 gradi; ci occupiamo dei fanghi, delle acque di scarico, dell’ambiente tutto. Sia chiaro a tutti, il futuro è nella economia circolare, nella sostenibilità. Questo valore aggiunto sarà la nostra salvezza”.

Ed è con questo spirito che è nato l’accordo di programma quadro fra PO.TE.CO e Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle Materie Concianti con ”lo scopo di consolidare le relazioni tra le Parti e di instaurare un rapporto di collaborazione” dice Tempesti che aggiunge ”le linee di ricerca, come abbiamo scritto, ricadranno in tutte le aree tematiche ascrivibili alle Tecnologie di Processo, all’Impatto Ambientale ed alla Sostenibilità, nonché alle Tecnologie di prodotto, con particolare riferimento alla filiera Moda”.

 

Su cosa ancora vi concentrerete?

“Sulla formazione, sul potenziamento dei Test interlaboratorio, sullo cambio di informazioni e Divulgazione Scientifica, insieme ci impegneremo a sviluppare azioni congiunte per la promozione della pelle, la difesa della sua immagine e la salvaguardia della denominazione Pelle”.

E potrebbe durare ore la discussione perché quando c’è da rilanciare e da tutelare il comparto Tempesti ha chiara la direzione di marcia “ci salverà la qualità dei prodotti ed il sistema di conoscenze e di analisi che garantiremo”.

 

di Gaetano Amatruda

 

Minimum 4 characters