La filiera conciaria italiana, da sempre simbolo di eccellenza nel settore della moda e del lusso, si trova oggi di fronte a una serie di sfide ambientali e industriali. L’uso di agenti concianti tradizionali, in particolare del cromo, permette di ottenere pellami di elevata qualità, ma comporta la produzione di reflui potenzialmente critici per la possibile formazione di cromo esavalente (Cr(VI)), che presenta aspetti di tossicità, a partire dal cromo trivalente usato in produzione. Inoltre, i residui e gli scarti generati durante il processo di lavorazione, spesso composti da fibre di collagene e proteine, pongono ulteriori problemi legati allo smaltimento e al loro potenziale impatto ambientale. Per rispondere a queste sfide, il progetto PROTEUS – PRocessi e prOdotti sosTEnibili per l’indUStria conciaria, sviluppato nel contesto dello Spoke 4 del progetto ULISSE – Unisa per iL made in Italy circolare e SoStenibilE, attivato a valere sui bandi a cascata promossi dal Partenariato Esteso MICS per nuovi Organismi di Ricerca e imprese, punta a trasformare il settore conciario italiano in un modello di innovazione sostenibile attraverso soluzioni circolari e a elevato valore aggiunto.
Sotto la guida scientifica della prof.ssa Maria Sarno dell’Università degli Studi di Salerno, PROTEUS introduce nuovi sistemi di concia e rifinizione che utilizzano biomasse lignocellulosiche, una risorsa rinnovabile derivata da scarti agricoli e legnosi, per sostituire le sostanze chimiche tradizionali. Questo approccio innovativo valorizza scarti industriali, riduce l’impatto ambientale e consente al settore di mantenere gli elevati standard funzionali e qualitativi richiesti dal mercato. Uno degli obiettivi principali di PROTEUS è l’eliminazione dell’uso del cromo nel processo conciario, sostituendolo con agenti concianti bio-based derivati da biomasse lignocellulosiche, come cellulosa, emicellulosa e lignina. Attraverso processi di idrolisi e reazioni chimiche a basso impatto, queste biomasse vengono trasformate in molecole con proprietà concianti, riconcianti e mascheranti, che offrono un’alternativa ecologica e sostenibile. Questo sistema ha per obiettivo l’ottenimento di una pelle che mantiene le stesse prestazioni in termini di durabilità e stabilità, ma con un impatto ecologico inferiore rispetto alla concia tradizionale. Per aumentare l’efficienza e ottimizzare l’uso degli agenti concianti bio-based, PROTEUS sviluppa nanocatalizzatori magnetici, progettati per facilitare il recupero e riutilizzo di tali agenti. Questi nanocatalizzatori non solo miglioreranno il ciclo produttivo riducendo i costi e il consumo complessivo di risorse, ma promuoveranno un approccio di economia circolare per minimizzare ulteriormente l’impatto ambientale, in linea con le esigenze di sostenibilità contemporanee. Il progetto PROTEUS si focalizza anche sulla fase di rifinizione della pelle, un passaggio cruciale per conferire ai prodotti finali caratteristiche avanzate che ne migliorano la qualità estetica, la durabilità e le prestazioni. Attualmente, i rivestimenti utilizzati nella rifinizione presentano alcune limitazioni in termini di adesione e resistenza meccanica.
Per risolvere queste criticità, PROTEUS sviluppa nuovi rivestimenti multifunzionali, basati su complessi organico-inorganici e nanoadditivi derivati da biomasse, come molecole organiche funzionalizzate con nanoparticelle di ossido di zinco (ZnO) e di titanio (TiO₂), per conferire alla pelle proprietà avanzate come resistenza ai raggi UV, capacità antimicrobiche, effetto autopulente e protezione antiossidante. Questi rivestimenti rispondono alle esigenze del settore della moda e del lusso, migliorando l’estetica e le prestazioni della pelle trattata. Un ulteriore aspetto chiave del progetto riguarda la valorizzazione degli scarti conciari, una problematica rilevante per l’industria della pelle. PROTEUS, infatti, mira a sviluppare processi innovativi per recuperare i residui solidi prodotti durante la lavorazione della pelle, composti principalmente da fibre di collagene e proteine, trasformandoli in materiali per la rifinizione. Attraverso un processo di congelamento in azoto liquido e successiva macinazione, questi scarti vengono convertiti in polveri o fibre che possono essere utilizzate come rinforzi nei rivestimenti, migliorando così le proprietà di adesione e resistenza meccanica della pelle. Questo approccio non solo aumenta la qualità del prodotto finale, ma riduce i costi e le problematiche legate allo smaltimento dei rifiuti. Grazie alla collaborazione tra il Centro NanoMates dell’Università degli Studi di Salerno e la Stazione Sperimentale delle Pelli, PROTEUS beneficia di infrastrutture di ricerca avanzate e competenze scientifiche di alta qualità. Questo supporto consente di sviluppare e testare le nuove tecnologie in condizioni di laboratorio controllate, favorendo la trasferibilità dei risultati all’industria e garantendo standard qualitativi elevati.
Tali sinergie permettono a PROTEUS di consolidare il ruolo della filiera conciaria italiana come modello di bioeconomia circolare, rendendo il settore competitivo e sostenibile anche su scala internazionale. In Italia, la bioeconomia riveste un ruolo cruciale e il settore della moda e,con soluzioni innovative come quelle introdotte da PROTEUS, la filiera conciaria italiana si allinea perfettamente agli obiettivi di sostenibilità nazionali ed europei, contribuendo alla produzione di pellami di alta qualità, che rispettano l’ambiente e rispondono alla crescente domanda di prodotti sostenibili nel mercato del lusso e della moda. Infine, il contributo di PROTEUS non si limita ai miglioramenti delle tecniche di produzione. Il progetto ha un impatto più ampio, sensibilizzando l’intero settore sull’importanza di pratiche produttive responsabili e sull’efficienza delle risorse. Attraverso PROTEUS, l’industria conciaria dimostra come sia possibile realizzare pellami di qualità con materiali rinnovabili, allineandosi con i più elevati standard ambientali e rinnovando la tradizione del Made in Italy per rispondere alle sfide del futuro. I risultati attesi potranno avere un’applicazione a livello internazionale, contribuendo a diffondere pratiche sostenibili anche in altri contesti produttivi, favorendo la transizione globale verso sistemi industriali più responsabili e duraturi. Con la sua visione integrata e innovativa, PROTEUS rappresenta un punto di svolta per il settore conciario, rispondendo alle sfide ambientali e industriali con soluzioni concrete e innovative. In questo modo, PROTEUS si pone come un esempio di eccellenza nel percorso di evoluzione della filiera conciaria italiana, capace di integrare le nanotecnologie e di rimanere competitiva nel contesto della bioeconomia circolare. Attraverso soluzioni innovative e sostenibili, il progetto promuove un futuro più verde e responsabile per la moda e il lusso italiani, in linea con le crescenti esigenze del mercato globale.
Acknowledgement
This work arises from a part of activities carried out within the MICS (Made in ItalyCircular and Sustainable) Extended Partnership and received funding from the European Union Next-Generation EU (PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA (PNRR) MISSIONE 4 COMPONENTE 2, INVESTIMENTO 1.3 D.D. 1551.11-10-2022, PE00000004). This manuscript reflects only the authors views and opinions, neither the European Union nor the European Commission can be considered responsible for them.