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FOCUS SCIENTIFICO – GLI ENZIMI E LA MISURA DELLA LORO ATTIVITÀ
FOCUS SCIENTIFICO – GLI ENZIMI E LA MISURA DELLA LORO ATTIVITÀ

Gli enzimi e la loro classificazione

Gli enzimi sono macromolecole che fungono da catalizzatori: accelerano, senza essere consumati, reazioni chimiche in una varietà di processi biologici. Per questa caratteristica, sono ampiamente utilizzati anche in ambito conciario.

In questa prima parte del lavoro è presentata una panoramica degli enzimi e la loro classificazione.

FOCUS COMPLETO QUI

A cura del dott. LEOPOLDO ESPOSITO 04-07-2025

L’EVENTO – LA SSIP TRA I RELATORI DE “LA CHIMICA E LA PELLE: DIALOGO NELLA FILIERA”
L’EVENTO – LA SSIP TRA I RELATORI DE “LA CHIMICA E LA PELLE: DIALOGO NELLA FILIERA”

Ci sarà anche la Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli tra i relatori dell’evento “LA CHIMICA E LA PELLE: DIALOGO NELLA FILIERA”, in programma il 15 luglio 2025 a Firenze, presso il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.

 

Ad intervenire per la SSIP sarà GianluiGi Calvanese, Direttore operativo DIVISIONE ITC INNOVAZIONE E TECNOLOGIA CONCIARIA.

 

L’incontro, co-organizzato da ICEC, UNIC e UNPAC, rappresenta un’importante occasione di confronto per tutti gli attori della filiera pelle. Durante la giornata saranno affrontati temi strategici e attuali del settore, tra cui:

  • Gestione delle sostanze chimiche – Legislazione, normazione, programmi volontari e certificazioni 
  • Metodi analitici normati e sviluppati internamente – Riscontri e rispondenze
  • Fluoro totale non significa PFAS – Metodi analitici, fail e loro cause, attendibilità dei risultati
  • Origine e gestione delle richieste in ambito chimico – Condivisione degli obiettivi

 

 

L’evento sarà un momento di dialogo e condivisione tra il mondo imprenditoriale, gli enti e i professionisti della filiera pelle.

 

LINK DI ISCRIZIONE QUI

 

 

IL LIBRO – LA CONCERIA DI POMPEI. STORIA DI UN RESTAURO ESEMPLARE
IL LIBRO – LA CONCERIA DI POMPEI. STORIA DI UN RESTAURO ESEMPLARE
Un patto tra storia e impresa: il restauro della Conceria di Pompei, avvenuto grazie ad UNIC – Concerie Italiane e LINEAPELLE che il prossimo 10 luglio alle ore 15.00 presso la CAMERA DEI DEPUTATI Sala Matteotti Piazza Parlamento 19 a ROMA, presenteranno il progetto editoriale “La Conceria di Pompei – Regio I, Insula 5”.
Un libro di pregio, in grande formato, che racconta per parole e immagini il progetto di sponsorizzazione collaborativa attivato con il Parco Archeologico di Pompei per restaurare e aprire il pubblico, sotto forma di museo diffuso, la conceria rinvenuta nel 1873 all’interno degli scavi della città sepolta nel 79 d.C. dall’eruzione del Vesuvio.
Avviata nel 2008, la convenzione tra UNIC, LINEAPELLE e il Parco Archeologico, ha richiesto 15 anni di approfondito e accurato lavoro di recupero e restauro per arrivare alla riapertura dello spazio, avvenuta nel mese di giugno 2023.
Alla presentazione interverranno: On. Gerolamo Cangiano VII Commissione (Cultura, Scienza e Istruzione) _ Fulvia Bacchi Direttore Generale UNIC – Concerie Italiane _ Gabriel Zuchtriegel Direttore Parco Archeologico Pompei _ Giuseppe Scarpati Funzionario Archeologo Parco Archeologico Pompei _ Luca Fumagalli Direttore laconceria.it MODERA _ Cesare Biasini Selvaggi Direttore Editoriale Exibart.
“La Conceria di Pompei – Regio I, Insula 5” racconta, attraverso un emozionante reportage narrativo e fotografico, tutta la storia della conceria, del suo recupero, del suo restauro.
Un restauro esemplare, unico nel suo genere, perché ha visto un’associazione di categoria – un gruppo di privati – non limitarsi a sostenere economicamente un restauro, ma ne ha seguito ogni fase, anno dopo anno, fino alla riapertura al pubblico del 2023, diventandone custode.
Un vero esempio per il mondo imprenditoriale e culturale.
Un libro imperdibile che, per parole e immagini, accompagna il lettore alla scoperta di un progetto editoriale che dimostra come investire nella Cultura significhi investire sul futuro.
Clicca qui per sfogliare online il libro “La Conceria di Pompei – Regio I, Insula 5”
MICS – SOLARIS: al PoliMI discussa tesi di Dottorato sulle tematiche relative al progetto
MICS – SOLARIS: al PoliMI discussa tesi di Dottorato sulle tematiche relative al progetto

Un lavoro esaustivo e di rilevante impatto per il settore, il progetto di dottorato dal titolo Towards Enhanced Sustainable Leather Tanning Process, discusso da Omar Salmi, cui è stato conferito il titolo di Dottore di Ricerca in Chimica Industriale e Ingegneria Chimica il giorno 03/07/2025 presso i locali del Dipartimento di Chimica, Materiali e Ing. Chimica “Giulio Natta” del Politecnico di Milano. Il lavoro di tesi ha visto in qualità di supervisore il Prof. Maurizio Masi, ordinario del Politecnico di Milano e partner del Progetto 4.01 SOLARIS del Partenariato Esteso MICS (Made in Italy Circolare e Sostenibile), promosso dalla SSIP, ed in qualità di tutor la Prof.ssa Francesca Baldelli Bombelli.

 

Gli argomenti affrontati sono stati molteplici, ed orientati a rispondere alle numerose sfide del settore: dagli strumenti per la misurabilità degli impatti e degli indicatori di circolarità, alla caratterizzazione della performance e sostenibilità di sistemi di concia bio-based, da scarti dell’industria olearia, agli approcci per l’efficientamento della concia al cromo e per il conferimento di proprietà antiossidanti ai cuoi, nell’ottica di inibire la possibile ossidazione del cromo trivalente ad esavalente.

 

Hanno partecipato ai lavori della commissione, in qualità di esperti di settore, la Prof.ssa Anna Bacardit – UDL universitat de Lleida e la Responsabile Ricerca e Sviluppo della SSIP, Claudia Florio, project leader del Progetto 4.01 SOLARIS di MICS.

RIVISTA – JALCA // GIUGNO 2025
RIVISTA – JALCA // GIUGNO 2025

◊ Letture presso la Biblioteca della Stazione Sperimentale Pelli ◊

 

Rivista tecnica: Journal of American Leather Chemists Association – JALCA

 

 

JALCA è una rivista storica di notevole impatto scientifico per il settore della chimica conciaria, che pubblica ricerche su tutti gli aspetti della scienza, ingegneria,

FORUM- LA SSIP al Made in Italy Innovation Forum, il DG Imperiale: “Lavoriamo per un ecosistema dell’innovazione che valorizzi la filiera pelle, supportando le PMI”
FORUM- LA SSIP al Made in Italy Innovation Forum, il DG Imperiale: “Lavoriamo per un ecosistema dell’innovazione che valorizzi la filiera pelle, supportando le PMI”

La Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli al Made in Italy Innovation Forum di Cernobbio (Como), organizzato dalla Fondazione MICS- Made in Italy Circolare e Sostenibile.
Numerosi i momenti che hanno visto protagonista l’ente di ricerca nazionale, con la plenaria per il DG SSIP Edoardo Imperiale; la presentazione della rivista CPMC – CUOIO, PELLI, MATERIE CONCIANTI, a cura di SSIP in collaborazione di MICS, con la responsabile Area Ricerca e Sviluppo SSIP Claudia Florio, che ha anche introdotto la Tavola Rotonda del panel verticale “L’avvenire della moda e del cuoio Made in Italy in una visione integrata di filiere e competenze” con Carlo Brondi, Domenico Caputo, Mauro Carraro, Fabio Corbisiero, Maurizio Masi, Omar Bellinici, moderato da Gaetano Amatruda. Un’occasione, quest’ultima per presentare i risultati del progetto “Solaris 4.01”.

 

Il DG Imperiale è intervenuto sul tema “Innovare senza perdere l’anima: identità, sostenibilità, digitalizzazione e competitività del Made in Italy”. Con lui, sono intervenuti al dibattito, Ugo Ghilardi, Amministratore Delegato ITEMA SPA; Silvano Pezzoli, Vicepresidente Confindustria Moda e Vicepresidente esecutivo SITIP; Marco Vecchio, Direttore Tecnico Federazione ANIE.

“L’impatto delle tecnologie digitali avanzate sarà duplice e trasformativo: da un lato aumenteranno l’efficienza, la tracciabilità e la personalizzazione dei processi produttivi, dall’altro ridefiniranno le competenze richieste e i modelli di lavoro. Nel settore della pelle e della moda, l’adozione di strumenti come la blockchain per la tracciabilità, l’intelligenza artificiale per la selezione dei materiali e il digital twin per la prototipazione sostenibile sta già cambiando il modo in cui progettiamo e produciamo”, ha detto Imperiale, unico campano alla plenaria: “Il futuro non è solo tecnologico ma umanocentrico: le tecnologie devono valorizzare il saper fare, non sostituirlo. E’essenziale investire su upskilling e reskilling: artigiani digitali, tecnologi della sostenibilità e operatori data- driven saranno al centro della manifattura italiana. La SSIP accompagna le imprese in questa transizione, con la ricerca applicata e formazione specializzata”.

L’evento di Cernobbio, a Villa Erba, è promosso dal Partenariato Esteso MICS-Made in Italy Circolare e Sostenibile, che coinvolge Università, Centri di Ricerca e Imprese ed è finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca grazie ai fondi messi a disposizione dall’Unione Europea nell’ambito del programma NextGenerationEU e riunisce la più grande comunità di ricerca e innovazione del manifatturiero italiano, aziende, istituzioni nazionali, per confrontarsi sulle ultime novità nella sostenibilità e nella digitalizzazione per le aziende del Made in Italy.

 

“MICS è un hub dell’innovazione che mette in comunicazione impresa e ricerca, pubblico e privato. Noi ci siamo come Stazione Sperimentale per assicurare servizi e opportunità alla intera filiera” ha aggiunto Imperiale.

 

“Per i settori della moda significa integrare saperi artigianali con tecnologie digitali, co-progettare all’interno di filiere collaborative, e governare dati e impatti lungo tutto il ciclo di vita del prodotto. La manifattura del futuro sarà più interconnessa, flessibile, guidata dalla domanda, capace di unire competitività e valori. La SSIP – ha concluso – è al centro dei cambiamenti: lavoriamo per un ecosistema dell’innovazione che valorizzi la filiera pelle, supportando le PMI nei percorsi di transizione digitale e sostenibile, contribuendo alla costruzione di un Made in Italy identitario ma proiettato nel futuro”.

 

 

Da CPMC – Nuti (Pres. UNIC): “Tradizione e innovazione: sinergie di filiera e opportunità per la concia”
Da CPMC – Nuti (Pres. UNIC): “Tradizione e innovazione: sinergie di filiera e opportunità per la concia”

La qualità di un prodotto oggi è direttamente connessa alla qualità del processo produttivo con cui è stato realizzato. Sensibilità verso l’ecosistema e capacità di produrre nel rispetto delle cautele previste a vantaggio del consumatore finale sono tra i maggiori valori che il mercato moderno premia e incentiva. È proprio guardando a questi valori e facendone una regola concreta delle proprie dinamiche produttive che l’industria conciaria italiana si
è evoluta. Un’evoluzione che parte da lontano e che consente alle nostre concerie di essere modello di quella responsabilità d’impresa verso cui oggi c’è grande sensibilità. In questo percorso, la capacità della concia italiana è stata ed è anche quella di intercettare il cambiamento in un’ottica di innovazione che non rinuncia alla tradizione. Nello scambio tra l’esperienza maturata e le opportunità legate alla modernità c’è un altro dei suoi segreti. Ancora oggi antiche lavorazioni e processi tramandati di generazione in generazione costituiscono il cuore anche delle aziende conciarie più evolute, dove si preservano quei segreti della lavorazione, quelle famose “ricette” fatte di esperienza e passione che sono il vero segreto del successo delle aziende. Anche così si contribuisce alla forza del Made in Italy proiettando una lavorazione artigianale antica verso un futuro di sfide e di nuove opportunità. All’innovazione sono legate molte di queste opportunità, che passano sempre più per sinergie di filiera. In questo percorso il partenariato esteso MICS (Made in Italy Circolare e Sostenibile) sollecita anche per le aziende della moda una condivisione che può accrescere la competitività delle aziende, proprio a partire dal tema dell’innovazione. Dall’ intelligenza artificiale alle nuove tecnologie abilitanti e alla manifattura additiva, conoscere e gestire i processi di innovazione può diventare un driver di competitività: solo innovando si può continuare a suscitare l’interesse del mercato e di tutti i suoi attori.
Innovazione e ricerca possono affermarsi come le aree su cui le diverse filiere, tra cui quella del manifatturiero, collaborano per gestire al meglio l’attuale fase di trasformazione del mercato, fatta di insidie ma anche di nuove sfide ambiziose, come quelle legate a transizione ambientale e Green Deal. Per vincere queste sfide resta essenziale supportare un dialogo strutturato e diffuso che coinvolga in modo trasversale gli operatori della filiera. Condividere know-how, mettere in rete esperienze diverse, informazioni e competenze dal mondo della ricerca a quello delle imprese, è già e lo sarà sempre di più, una scelta determinante per aumentare il livello di competitività del nostro sistema Paese. Tutti siamo chiamati a fare la nostra parte. Lo strumento del MICS, finalizzato a incentivare questo approccio trasversale e collaborativo, potrà rivelarsi fondamentale.

Da CPMC – Bacchi (Dir. UNIC): “Ingegneria artigianale e cultura del processo”
Da CPMC – Bacchi (Dir. UNIC): “Ingegneria artigianale e cultura del processo”

La pelle non è mai stata un prodotto. Meglio: non è mai stata solo un prodotto. La pelle è un veicolo di tradizioni, esperienze, scelte creative, soluzioni innovative, consapevolezza ambientale e sociale. È lo strumento culturale di riferimento di un settore che ha saputo accompagnare lo sviluppo della civiltà trasformandosi da attività inizialmente intuitiva a produzione manifatturiera, diventando poi industria e – oggi – ponendosi come espressione di un approccio evoluto di ingegneria artigianale. La conceria italiana, come ha dimostrato la recente edizione di Lineapelle, svolta a Fiera Milano Rho dal 25 al 27 febbraio 2025, raccoglie quotidianamente la sfida complessa di costruire orizzonti innovativi per una filiera che, mai come in questo momento storico, vede i suoi fornitori come veri e propri incubatori di idee e progetti che stanno attribuendo al Made in Italy nuovi significati e un nuovo modello di autorevolezza a livello internazionale. La seconda edizione di Lineapelle Interiors è un esempio che, in questo senso, va raccontato. Nata come esposizione di progetti di design economy di altissimo profilo, durante l’edizione di Lineapelle dello scorso febbraio, ha ospitato 19 installazioni inedite,
ognuna basata sul dialogo produttivo tra una realtà specializzata in arredo d’interni e una in grado di produrre pelli e alcuni altri materiali esprimendo un elevatissimo grado di cultura del processo. È stato un successo, a dimostrazione di come non sia soltanto il risultato (il prodotto) a fare la differenza, ma anche e soprattutto lo sforzo creativo e le abilità trasformative e applicative necessarie per realizzarlo. È in questo connubio di tecnica e bellezza che si apre la nuova via del Made in Italy: trasversale, multidisciplinare, collaborativa, capace di caratterizzare non solo il prodotto finale, ma soprattutto un percorso di produzione che solo in Italia può essere così qualificato, competente, efficiente, sostenibile. È sempre a Lineapelle che questa direzione progettuale è emersa con forza. “Sta cambiando il modello produttivo”, dicono le concerie presenti in fiera ponendo l’accento su come le richieste della clientela si fondino su esigenze estremizzate di flessibilità, rapidissima gestione della frammentazione degli ordini e co-progettazione. Ecco perché
è arrivato il momento di definire l’industria conciaria come un esempio di ingegneria artigianale. Senza saper mettere in campo le competenze di entrambi questi approcci oggi non è possibile rimanere sul mercato. Senza queste capacità si rimane “solo” fornitori capaci di realizzare “solo” un prodotto, espressione di un Made in Italy svuotato della sua ricchezza. Il momento attuale, invece, impone alle concerie di presentarsi alla community dei brand della moda, del lusso, del design come interlocutori privilegiati insieme ai quali sviluppare e portare a termine progetti che devono esprimere la qualità artigianale dell’unicità e, allo stesso tempo, essere riproducibili a livello industriale. Più che una transizione, è una rivoluzione.

Da CPMC – Balducci: “Non basta uno slogan senza visione e strategie: servono idee chiare per declinare le nuove scelte del ‘Made in Italy’”
Da CPMC – Balducci: “Non basta uno slogan senza visione e strategie: servono idee chiare per declinare le nuove scelte del ‘Made in Italy’”

Valorizzare la tradizione, senza temere le sfide del futuro non è solo la sintesi di questo numero ma è l’antica e consolidata traiettoria di marcia dell’universo concia. Altre e più volte abbiamo sottolineato che la lavorazione della pelle, nata con l’uomo, si è sempre misurata sui cambiamenti ed io aggiungo si è sempre calibrata per il rispetto dell’ambiente. Sempre chi ha lavorato in questo campo ha salvaguardato il sistema delle conoscenze e delle competenze per proiettarlo in nuovi scenari, per costruire modernità. Vale dappertutto ed in maniera particolare per il nostro Paese. Valeva negli anni passati e vale a maggior ragione oggi alla luce di profondi cambiamenti ‘interni’ ed ‘esterni’. Con i primi faccio riferimento alle trasformazioni della società e del comparto, a tutte le innovazioni con le quali ci confrontiamo, con i secondi ai nuovi scenari geopolitici che incidono nel nostro mondo. Tutto cambia ed allora bisogna attrezzarsi. Rimanere immobili e non leggere i tempi è scelta suicida. Come cambiare? Come difendersi? Puntando sul ‘made in Italy’ ma non basta. Non basta uno slogan senza una visione, senza una strategia. Serve avere idee chiare e nuove per declinare le scelte del ‘made in Italy’, per costruire una ‘nuova tutela’. E CMPC, che valorizza tutto quanto ruota introno alla Stazione Sperimentale, vuole continuare ad essere il luogo delle riflessioni e dello stimolo in questa direzione. Sul tema, lo scorso 2024, abbiamo discusso a lungo. Continuiamo a farlo con esperti ed approfondendo diverse angolature del problema, quelle angolature che ci consentiranno sempre di contare su prodotti di qualità. Lo abbiamo fatto con fatti e scelte concrete, e qui continua la discussione, e con l’adesione alle attività del Partenariato Esteso MICS Made in Italy Circolare e Sostenibile. Lo abbiamo fatto per delineare le prospettive future di un comparto che riteniamo strategico e indirizzare l’evoluzione verso una transizione realmente green e circolare. In queste pagine scopriremo che è sempre più, questa sfida, scelta strategica. Essa è legata al rispetto del nostro ambiente, essa è la più efficace delle opzioni per costruire competitività. Essa va costruita senza innamorarsi di slogan vuoti ma su progetti e visione. Abbiamo la pretesa di dare un contributo. Ci proviamo ancora.

FOCUS SCIENTIFICO – Il nuovo microscopio elettronico a scansione (SEM) della SSIP
FOCUS SCIENTIFICO – Il nuovo microscopio elettronico a scansione (SEM) della SSIP

La stazione sperimentale pelli è stata recentemente dotata di un nuovo microscopio elettronico a scansione (SEM). Lo strumento attuale ha come sorgente un cristallo di esaboruro di lantanio LaB6, che oltre ad essere più performante è anche molto stabile. La nuova configurazione del sistema di vuoto prevede una pompa ionica in più che consente alla parte di vuoto che interessa la sorgente di arrivare a livelli di vuoto molto spinti (10e-07 mbar).si tratta di un SEM a doppia sorgente.

 

A cura della Dr.ssa Roberta Aveta – 06/06/26

 

QUI IL FOCUS COMPLETO

 

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