La Stazione Sperimentale, in qualità di unico istituto nazionale riconosciuto al controllo della misura in caso di controversia, riceve ogni anno numerose richieste di verifica di superficie relative a pellami realizzati con effetto “raggrinzito” o “lavato”. Dal momento in cui, in molti casi, si è verificata una notevole discrepanza tra la misurazione dichiarata dal venditore e quella riscontrata dalla Stazione, si ritiene doveroso sottoporre all’attenzione dei Conciatori la problematica.

 

 

Al di là di quanto stabilito dal Contratto Internazionale n.7 per la compravendita di pelli finite, con particolare riferimento alla “differenza di superficie ammessa”, risultano necessarie ulteriori osservazioni, che tengano conto delle proprietà dei particolari articoli in cuoio oggetto di misurazione.
I pellami prodotti con effetto “raggrinzito” e/o “lavato”, difatti, sono caratterizzati, oltre che da notevole elasticità, dall’estesa presenza di numerose pieghe, derivanti dalla specifica lavorazione.

 

In questo caso, quindi, la presenza di pieghe rappresenta un notevole elemento di difficoltà all’attività stessa di misurazione e, conseguentemente, al confronto tra risultati ottenuti, spesso, in differenti condizioni operative in termini di condizionamento, macchine a misurare e procedura di prova. E’ presumibile, quindi, che per tali tipi di articolo possano riscontrarsi differenze tra misurazioni superiori al 3%, imputabili unicamente alle caratteristiche intrinseche dei pellami, e non viziate da alcun tipo di artefatto.

La Nota Tecnica allegata riporta una serie di consigli alle Concerie per affrontare tale problematica.

 

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Dott. Gianluigi Calvanese
Responsabile Area Analisi, Certificazione e Consulenza

Pubblicato il: 23 Giu 2020 alle 10:21

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