Le nuove frontiere per la valorizzazione di scarti conciari
Nonostante sia uno dei materiali più antichi al mondo, il cuoio è tutt’oggi massivamente impiegato per la realizzazione di prodotti più disparati che vanno a rappresentare le eccellenze “Made in Italy”.
D’altra parte, il tema della ricerca di approcci per la valorizzazione degli scarti conciari ha assunto un peso progressivamente crescente negli ultimi anni; particolarmente in relazione all’individuazione di possibili approcci di trasformazione e ricerca di destinazioni d’uso innovative per gli scarti solidi di pelli già conciate, sia mediante agenti al cromo, che mediante le nuove generazioni di concianti per pelli chrome-free.
Se da un lato, infatti, sono già impiegati con successo approcci per la produzione di idrolizzati proteici a partire da pelli non conciate (prevalentemente dal carniccio), per il loro impiego in campo agricolo, e particolarmente nella produzione di fertilizzanti e biostimolanti, resta d’altra parte ancora da approfondire il tema dell’impiego degli scarti solidi post concia (rasature e rifilature), per la realizzazione di prodotti, articoli e beni, sia per l’industria conciaria stessa, che per altre destinazioni e filiere produttive.
L’impiego di scarti conciati, da soli o in associazione a formulati polimerici, naturai o di sintesi, per la realizzazione di nuovi materiali, e particolarmente per pannelleria, è stato d’altra parte investigato, con risultati in molti casi interessanti e incoraggianti, come suggerisce la letteratura scientifica su tale tema (Bufalo G., Florio C., Cinelli G., Lopez F., Cuomo F., Ambrosone L. – Principles of minimal wrecking and maximum separation of solid waste to innovate tanning industries and reduce their environmental impact: The case of paperboard manufacture – Journal of Cleaner Production, 174, 2018, 324-332).
Uno dei potenziali sviluppi promettenti in tal senso può essere identificato con l’implementazione di attività di ricerca finalizzate alla realizzazione di intereiors per il settore aerospace: in tale ambito, peraltro, risulta già consolidato l’impiego della pelle, quale materiale ad alta prestazione ed elevato comfort, soprattutto per la realizzazione di sedute di velivoli, ambito nel quale sono previsti per lo più requisiti molto stringenti, soprattutto sul piano prestazionale/di resistenza fisico-meccanica; da implementare, invece, eventualmente anche mediante l’impiego di scarti solidi conciati, la ricerca di nuovi materiali per la produzione di rivestimenti e pannelli laterali, per i quali sono invece preferenziali caratteristiche di valore aggiunto che riguardano gli aspetti di aumentate proprietà di isolamento acustico e termico. Altri requisiti più trasversali, che investono tutte le tipologie di applicazioni per interiors di velivoli, sono inoltre correlati alla necessità di prevedere una minimizzazione dei VOC, nonché di garantire il conferimento di caratteristiche specifiche, come le proprietà antifiamma.
L’ottenimento di materiali con tali caratteristiche, anche derivanti da scarti conciari, rientra tra gli obiettivi che la Stazione Sperimentale ha individuato, nell’ambito di attività di collaborazione con il DAC (Distretto Aerosoaziale Campano), con il quale è stato recentemente sottoscritto un Accordo Quadro. Anche in forza di tale accordo, la Stazione Sperimentale è attualmente interessata a sviluppare linee progettuali di potenziale interesse nel campo aerospace, particolarmente in relazione alla progettazione di cuoi e di nuovi compositi bio-based, derivanti dalla valorizzazione degli scarti dell’industria conciaria, per la realizzazione di interiors di Velivoli, nonché di capi di abbigliamento e accessori da impiegarsi in campo aerospace, caratterizzati dalle seguenti caratteristiche:
-
- elevato comfort e gradevolezza sensoriale (per garantire alte prestazioni sul lungo raggio e consentire applicazioni nel campo della riabilitazione sensoriale, nel caso di impiego prolungato di dispositivi di protezione, o di esposizione prolungata a condizioni ambientali avverse);
- basso fogging/bassa emissione di VOC (al fine di minimizzare le emissioni di sostanze impattanti sul piano olfattivo ed eco-tossicologico all’interno degli abitacoli);
- elevata resistenza antimicrobica;
- elevate caratteristiche di isolamento termico e acustico;
- proprietà anifiamma;
- elevata stabilità allo stress ambientale e termo-climatico.
Il valore aggiunto che è possibile identificare in tali obiettivi risiede, oltre che nell’alto grado di innovazione e competenza tecnologica richiesta, anche nella possibilità di coinvolgere, per applicazioni che richiedano l’impiego di scarti conciari, aziende conciarie e della filiera della moda, interessate ad esplorare soluzioni innovative per prevedere approcci di valorizzazione degli scarti, generati nelle fasi terminali della lavorazione o addirittura derivanti dal fine vita di prodotti e beni in pelle destinati al settore della moda.
Contributo a cura della dott.ssa Claudia Florio, Coordinatore tecnico-scientifico Dipartimento Biotecnologie Conciarie SSIP