Il terzo incontro con “Il punto di Assomac” è un viaggio nell’industria calzaturiera ed il suo impatto ambientale, dalla produzione alla distribuzione, considerando l’intero ciclo vitale del prodotto.
Nelle urgenti sfide ambientali e sociali dovute al cambiamento climatico e all’esaurimento delle risorse, l’efficacia delle soluzioni dipenderà dalla creatività, dall’innovazione e dall’audacia così caratteristiche dell’industria della moda.
L’impatto ambientale delle industrie che producono calzature si studia osservando il ciclo di vita dei prodotti, che possiamo suddividere in sette diverse fasi. Si ottengono così dei risultati misurabili in emissioni di gas a effetto serra, Greenhouse Gases (GHG in inglese), per ogni fase del ciclo di vita. Oltre il 60% delle emissioni proviene da due fasi: produzione ed estrazione di materie prime.
Ricavare le materie prime per le scarpe, produce il 20% di emissioni.
Filatura, tessitura e concia, il 14% di emissioni.
Produrre le parti necessarie per le scarpe, attraverso processi di taglio e il collegamento tra tutti i componenti, il 43%.
Cucire e assemblare le calzature impatta per il 20%.
La produzione di scatole per le scarpe, 1%.
I trasporti fino ai negozi, il 2%.
La raccolta e la gestione di prodotti di calzature alla fine della loro vita utile (incenerimento e messa in discarica) ha un impatto assolutamente irrilevante, quindi 0%.
Quando si guarda all’estrazione di materia prima, le calzature in pelle presentano l’impatto più alto sull’ecosistema a causa dell’allevamento, il cui impatto ambientale viene calcolato pro quota anche sui sottoprodotti come la pelle. Invece, le scarpe sintetiche hanno l’impatto più alto nei materiali di polietilene e poliestere, a causa dell’esaurimento delle risorse di origine fossile, mentre quelle in tessuto hanno il loro punto di maggior impatto nella coltivazione del cotone.
Le fonti dei dati:
Manufacturing-focused emissions reductions in footwear production
World Footwear Yearbook
World Apparel & Footwear Lifecycle Database (WALDB)
Gaetano Amatruda
Ufficio Stampa SSIP