Oggi parla Gianluigi Calvanese, ‘Responsabile Area Laboratori e servizi di analisi, certificazione e consulenza alle imprese’, una laurea in Chimica Industriale alla Federico II di Napoli, oggi uno dei motori della SSIP. Con le nuove disposizioni in materia di utilizzo dei termini “cuoio”, “pelle” e “pelliccia” e di quelli da essi derivati o loro sinonimi e la relativa disciplina sanzionatoria ai sensi dell’articolo 7 della legge 3 maggio 2019, n. 37 – Legge europea 2018, come cambia il ruolo della SSIP

 

Credo che il Decreto 68/2020 e quanto previsto per la Stazione Sperimentale rappresenti la perfetta sintesi di quello che è il ruolo istituzionale e statutario della SSIP verso i propri contribuenti, ovvero verso il settore di riferimento. Garantiamo qualità, servizi alle imprese, siamo a disposizione della filiera produttiva tutta.

Se da un lato la tutela della denominazione rafforza la consapevolezza dei consumatori verso il prodotto “pelle”, e di conseguenza genera benefici a tutta la filiera conciaria provenienti direttamente dal mercato, d’altro canto è ben individuata la funzione di controllo di varie componenti della Pubblica Amministrazione, ed alla Stazione Sperimentale è riconosciuto il ruolo di supporto tecnico “super partes”, proprio dei compiti istituzionali a cui è indirizzata. Già in queste prime fasi esecutive di confronto e supporto alle Camere di Commercio che effettueranno la prima serie di controlli, è potuto emergere il beneficio dell’intervento della Stazione, sia per l’obiettivo primario di tutela del consumatore che sottende il Decreto, che nella valorizzazione della filiera conciaria.

 

In questa fase quanto e’ importante contare su laboratori all’avanguardia e figure professionali dedicate?

 

I laboratori della Stazione, le infrastrutture in generale e le competenze presenti consentono alle attività di ricerca un salto di qualità. Al sevizio delle imprese, per la loro crescita e lo sviluppo, per intercettare nuove opportunità, c’è questo complesso ed efficiente know-how. Il sistema delle imprese dovrà affidarsi sempre più. Non è un costo, è crescita.

Il periodo che stiamo vivendo sta rendendo chiaro a tutti che la risoluzione di problematiche complesse richiede un impegno continuo rivolto all’aggiornamento tecnologico delle infrastrutture di ricerca e la disponibilità di figure professionali di alto profilo. La tensione continua verso processi e/o prodotti più eco-sostenibili cui è e sempre di più sarà soggetta la filiera conciaria italiana, richiede l’esplorazione di tecnologie e metodi di lavoro avanzate, i cui risultati devono a loro volta essere validati e/o supportati da laboratori analitici, apparecchiature per prova sperimentali e dimostratori per la ricerca di ultima generazione. La successiva necessità di gestire informazioni e dati comunque relativi al materiale pelle, rende comunque imprescindibile l’intervento di figure professionali dotate sia di competenza tecnica e/o scientifica, che di profonda conoscenza del settore conciario. Nella SSIP questo connubio tra infrastrutture dedicate e competenze tecniche rivolte al settore conciario è da sempre implementato tramite continui investimenti in apparecchiature, la creazione di reti di concerie sperimentali e dimostratori, nonché lo sviluppo organizzativo del proprio personale tecnico-scientifico.

 

Ricerca ed Innovazione. Tutela del Made in Italy, sono scelte strategiche?

 

Assolutamente sì. Quello che il mercato richiede nel vari settori della filiera conciaria, non può che essere affrontato tramite attività di Ricerca ed Innovazione orientate a creare prodotti che siano più sostenibili e anche più funzionali alle esigenze applicative; su tali tematiche sono orientati gli sforzi e gli obiettivi di Ricerca & Sviluppo della Stazione e credo di non sbagliare se includo anche le autonome iniziative di tutta la filiera conciaria. Non si può comunque dimenticare che, il successo della filiera conciaria italiana, nel settore della Moda ma non solo, si è basato sulle capacità tecniche di sviluppo di processo e sull’attenzione organizzativa orientata al prodotto tipiche dell’imprenditoria nazionale. Ci vuole uno sforzo per capire che queste caratteristiche possono e devono essere valorizzate, tramite opportuni sistemi di certificazione che rimettano l’attenzione del mercato sulle peculiari caratteristiche fisiche, meccaniche e, perché no, emozionali del prodotto pelle.

 

Gaetano Amatruda

Ufficio Stampa SSIP

Minimum 4 characters