La qualità di un prodotto oggi è direttamente connessa alla qualità del processo produttivo con cui è stato realizzato. Sensibilità verso l’ecosistema e capacità di produrre nel rispetto delle cautele previste a vantaggio del consumatore finale sono tra i maggiori valori che il mercato moderno premia e incentiva. È proprio guardando a questi valori e facendone una regola concreta delle proprie dinamiche produttive che l’industria conciaria italiana si
è evoluta. Un’evoluzione che parte da lontano e che consente alle nostre concerie di essere modello di quella responsabilità d’impresa verso cui oggi c’è grande sensibilità. In questo percorso, la capacità della concia italiana è stata ed è anche quella di intercettare il cambiamento in un’ottica di innovazione che non rinuncia alla tradizione. Nello scambio tra l’esperienza maturata e le opportunità legate alla modernità c’è un altro dei suoi segreti. Ancora oggi antiche lavorazioni e processi tramandati di generazione in generazione costituiscono il cuore anche delle aziende conciarie più evolute, dove si preservano quei segreti della lavorazione, quelle famose “ricette” fatte di esperienza e passione che sono il vero segreto del successo delle aziende. Anche così si contribuisce alla forza del Made in Italy proiettando una lavorazione artigianale antica verso un futuro di sfide e di nuove opportunità. All’innovazione sono legate molte di queste opportunità, che passano sempre più per sinergie di filiera. In questo percorso il partenariato esteso MICS (Made in Italy Circolare e Sostenibile) sollecita anche per le aziende della moda una condivisione che può accrescere la competitività delle aziende, proprio a partire dal tema dell’innovazione. Dall’ intelligenza artificiale alle nuove tecnologie abilitanti e alla manifattura additiva, conoscere e gestire i processi di innovazione può diventare un driver di competitività: solo innovando si può continuare a suscitare l’interesse del mercato e di tutti i suoi attori.
Innovazione e ricerca possono affermarsi come le aree su cui le diverse filiere, tra cui quella del manifatturiero, collaborano per gestire al meglio l’attuale fase di trasformazione del mercato, fatta di insidie ma anche di nuove sfide ambiziose, come quelle legate a transizione ambientale e Green Deal. Per vincere queste sfide resta essenziale supportare un dialogo strutturato e diffuso che coinvolga in modo trasversale gli operatori della filiera. Condividere know-how, mettere in rete esperienze diverse, informazioni e competenze dal mondo della ricerca a quello delle imprese, è già e lo sarà sempre di più, una scelta determinante per aumentare il livello di competitività del nostro sistema Paese. Tutti siamo chiamati a fare la nostra parte. Lo strumento del MICS, finalizzato a incentivare questo approccio trasversale e collaborativo, potrà rivelarsi fondamentale.