Progetti

PROGETTI

LEADERS: LEather ADditive Environmental Recycling Solutions

 

Il progetto riguarda lo studio e la sperimentazione di approcci innovativi per la trasformazione e valorizzazione di scarti solidi conciari e per il loro impiego nella la produzione di nuove generazioni di materiali ad elevato valore aggiunto, mediante tecniche di Additive Manufacturing.

Progetto finanziato nell’ambito del Fondo per la Crescita Sostenibile – Sportello “Economia Circolare”  D.M. 11 giugno 2020 del Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE Divisione VI – Interventi ricerca e innovazione Ex Divisione VII – Interventi per ricerca, innovazione e grandi progetti di investimento.

 

Obiettivi e durata

 

Il Progetto di ricerca e sviluppo avviato a 01/09/2022 e con una durata complessiva di 24 mesi, ha tra i principali obiettivi la ricerca e lo sviluppo di soluzioni innovative per la valorizzazione degli scarti solidi conciari; nella fattispecie, tenuto conto del fatto che in ambito conciario, gli scarti che determinano maggiori criticità sono quelli derivanti da operazioni meccaniche che avvengono dopo la concia (in ragione della maggiore complessità della matrice da trattare, in ragione della presenza di agenti concianti, ed altri agenti di natura organica ed inorganica) il progetto sarà volto a ricercare e sperimentare le soluzioni innovative per la trasformazione di rasature e rifilature di pelli conciate/rifinite, per il loro impiego nella la produzione di nuove generazioni di rigenerati in fibre di cuoio e agenti/sistemi di rifinizione, mediante tecniche di Additive Manufacturing.

 

Governance

 

Bond Factory SRL – CAPOFILA, Azienda operante nel settore dell’innovazione manifatturiera per i settori della moda e del luxury,

 

SSIP Organismo di ricerca nazionale con ruolo di coordinamento scientifico del progetto.

 

Il progetto si avvarrà inoltre della collaborazione di ulteriori soggetti pubblici, come ISASI-CNR, e privati, come Biopox S.R.L. e Additive Manufacturing Consulting con competenze scientifiche e tecnologiche avanzate, riguardanti approcci per il trattamento chimico, fisico e biotecnologico degli scarti, oltre che di approcci di Additive Manufacturing per il trattamento degli scarti e la realizzazione di nuove generazioni di prodotti circolari.

 

Descrizione del progetto

 

Progetto finanziato da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, nell’ambito del Fondo per la crescita sostenibile per i progetti di ricerca e sviluppo nell’ambito dell’economia circolare – decreto direttoriale 5 agosto 2020.

 

Ambito Tecnologico: 5. FABBRICAZIONE E TRASFORMAZIONE AVANZATE

5.1. Tecnologie per le fabbriche del futuro, in grado di favorire incrementi di produttività accompagnati da un minore utilizzo dei materiali e dell’energia, da un minore inquinamento e da una minore produzione di rifiuti.

Il Progetto ha tra i principali obiettivi la ricerca e lo sviluppo di soluzioni innovative per la valorizzazione degli scarti solidi conciari; nella fattispecie, tenuto conto del fatto che in ambito conciario, gli scarti che determinano maggiori criticità sono quelli derivanti da operazioni meccaniche che avvengono dopo la concia (in ragione della maggiore complessità della matrice da trattare, della presenza di agenti concianti, ed altri agenti di natura organica ed inorganica) il progetto sarà volto a ricercare e sperimentare le soluzioni innovative per la trasformazione di rasature e rifilature di pelli conciate/rifinite e per il loro impiego nella produzione di nuove generazioni di rigenerati e agenti/sistemi di rifinizione mediante tecniche di Additive Manufacturing.

I nuovi prodotti saranno sviluppati a valle di un accurato lavoro di progettazione, sperimentazione e caratterizzazione, laddove è anche previsto il ricorso a pretrattamenti di tipo chimico – enzimatico, termico, fisico e meccanico. Sarà inoltre sperimentata la capacità dei prodotti di essere ulteriormente trasformati mediante cross-linking con agenti polimerici da impiegarsi nell’ambito di tecniche di 3D-printing. I nuovi prodotti sviluppati potranno essere posizionati nei settori moda, automotive, arredamento e design.

Le ragioni di questa sperimentazione sono da ricercare neI crescente interesse manifestato dai brand e dal settore moda, verso le tecnologie di stampa 3D e ad approcci sempre più sostenibili, questo ha stimolato le aziende coinvolte nel progetto a sviluppare le tecniche di additive manufacturing ed, al contempo, ad individuare strategie per limitare l’impiego di formulati tradizionali a base polimerica (comunemente impiegati nei sistemi ordinari di stampa 3D).

 

Benefici per la filiera del cuoio e il Made in Italy

 

Il settore tessile e moda, coerentemente con l’evoluzione di tutti i comparti più rappresentativi del Made in Italy in una direzione sempre più innovativa e circolare potrà essere investito da un ulteriore impulso in tal senso, acquisendo gli elementi di innovazione determinati dal progetto, particolarmente grazie alla ridefinizione dei paradigmi produttivi, nonché attraverso approcci per la valorizzazione degli scarti, in grado di stimolare virtuosi processi di simbiosi industriale; nello specifico, la tecnologia di stampa 3D consentirà, attraverso approcci circolari, lo sviluppo e l’immissione sul mercato di nuovi prodotti derivanti dagli scarti dell’industria conciaria, che diversamente sarebbero conferiti in discarica, laddove tali prodotti potranno essere impiegati per la produzione di articoli e beni destinati sia al settore moda, in associazione ad altri materiali tessili, che ad altri settori di riferimento.

L’attenzione ai materiali naturali e più in generale ai prodotti sostenibili oltre che l’interesse dei consumatori verso i prodotti customizzati è infatti cresciuta, oltre che nel campo della moda, anche in altri settori, laddove la versatilità della tecnologia di stampa 3D costituisce un presupposto per un crescente impiego della tecnica finalizzato allo sviluppo dell’innovazione nei settori di ampliamento (si veda in particolare la possibilità di impiego dei prodotti per la realizzazione di interiors per i settori automotive e aerospace). Anche nell’ambito dello stesso ciclo conciario, l’impiego degli approcci tecnologici individuati potrà favorire la realizzazione di prodotti e materiali per la lavorazione conciaria, e particolarmente per la rifinizione, nell’ottica di sostituire i formulati chimici tradizionalmente impiegati (come polimeri sintetici di rifinizione), con formulati di origine naturale ottenuti dai processi di trasformazione e valorizzazione degli scarti conciari.

Made in Italy Circolare e Sostenibile (MICS)

Il progetto riguarda la ricerca sui materiali sostenibili e circolari, con caratteristiche innovative e valore aggiunto, eco-design, approcci sostenibili e abilitanti per lo sviluppo di nuovi processi e prodotti, e approcci per la progettazione e gestione di nuovi modelli di business del Made in Italy sostenibile e circolare.

 

Obiettivi e durata

Made in Italy Circolare e Sostenibile (MICS) è un Partenariato Esteso finanziato dal MUR (Ministero dell’università e della ricerca) grazie ai fondi forniti dall’Unione Europea nell’ambito del programma NextGenerationEU e rappresenta uno dei progetti riguardanti la Missione 4 del PNRR “Istruzione e Ricerca”. La visione di MICS è quella di consentire una progettazione e una produzione completamente a circuito chiuso, autosufficiente, autorigenerante, affidabile, sicura ed energeticamente consapevole di prodotti e servizi Made in Italy. MICS mette in comunicazione impresa e ricerca, pubblico e privato, creando un’unione di intenti unica nel suo genere. Oggi sono coinvolti tre settori fondamentali dello scenario industriale italiano, ovvero Moda, Arredamento e Automazione, ma in futuro ci si aprirà ad altri settori. Dividendo la ricerca in otto aree tematiche (i cosiddetti Spoke), MICS affronta in prima linea le sfide che si pongono ai nostri modelli di design, produzione, consumo, nonché al fine vita dei materiali, dei prodotti, delle tecnologie di produzione e dei processi necessari per passare a modelli più verdi e circolari. Il Progetto, avviato a gennaio 2023, ha una durata di 36 mesi.

 

Governance

Struttura di MICS: MICS è composto da 25 partner, di cui 12 partner pubblici e 13 partner industriali. Il soggetto proponente del Partenariato Esteso Made in Italy Circolare e Sostenibile è il Politecnico di Milano, che ha aggregato intorno a questo progetto altri 24 soggetti pubblici e privati, tra cui CNR, Università di Napoli Federico II, Università degli Studi di Padova, Politecnico di Torino e di Bari, Università degli Studi di Palermo e Firenze, Sapienza, Aeffe, Leonardo, Natuzzi e SSIP solo per citarne alcuni ed oltre 30 soggetti tra Associazioni di categoria (tra cui UNIC), consorzi e fondazioni italiani dei settori di riferimento. Con un budget complessivo di circa 130 milioni di euro, la rete di partenariato promuoverà attività di ricerca interdisciplinare, secondo gli obiettivi degli otto Spoke, in cui è suddivisa la struttura del Partenariato Esteso.

 

Descrizione del progetto

Ciascuno degli otto Spokes ha generato numerosi Progetti di elevato contenuto scientifico, promossi dall’integrazione delle competenze di partner pubblici e privati, che costituiscono una rete scientifica multidisciplinare, in grado di esplorare le diverse dimensioni della sfida di sostenibilità e circolarità delle imprese, mettendo in campo, oltre che gli approcci squisitamente scientifici e tecnologici, prevalentemente incentrati sull’impiego di tecnologie abilitanti per la produzione di nuovi materiali sostenibili e circolari ad elevato valore aggiunto, anche approcci gestionali e sistemici volti a supportare le imprese e le filiere nel cambio di paradigmi produttivi e nell’adozione di nuove visioni di business.

 

PROGETTI CHE COINVOLGONO SSIP: In tale scenario, nel primo anno di vita della Fondazione MICS, i diversi sfidanti Progetti avviati sono entrati nella fase operativa: la Stazione Sperimentale è attualmente coinvolta, in particolare, in quattro Progetti MICS, facenti capo a diversi Spokes: nell’ambito dello Spoke 4, la SSIP ha promosso il Progetto 4.1 SOLARIS – Sustainable Options for Leather Advances and Recycling Innovative Solutions, totalmente finalizzato a soddisfare i fabbisogni di innovazione, sostenibilità, circolarità e tracciabilità della filiera della Pelle; sempre nell’ambito dello Spoke 4, collabora inoltre al Progetto 4.3 SPaCE – Sustainable Packaging in a Circular Economy, orientato alla ricerca di soluzioni per la progettazione e lo sviluppo di nuove materiali circolari e sostenibili per il settore del Packaging; nell’ambito dello Spoke 7, collabora invece al Progetto 7.2 RESTART – REsilient, SusTainable and circulAr leatheR and Textile supply chains, incentrato sullo studio e sviluppo di approcci sistemici per lo sviluppo sostenibile e circolare delle filiere del cuoio e del tessile; nell’ambito dello Spoke 8, collabora inoltre al Progetto 8.2 End to end procedures for strategic data-driven management and development of sustainable product-services that anticipate customer needs, che mira alla ricerca di soluzioni data-driven ed allo sviluppo di approcci predittivi per favorire lo sviluppo sostenibile di settore. Tali progettualità, coerentemente con la filosofia di MICS, sono tra di loro interconnesse, ed hanno già prodotto avanzamenti misurabili nei diversi ambiti tematici e tecnologici che li caratterizzano. PROGETTO SOLARIS (Sustainable Options for Leather Advances and Recycling Innovative Solutions): Il progetto, coerentemente con gli obiettivi di MICS e con le principali esigenze di sostenibilità e innovazione delle aziende operanti nella filiera conciaria, è finalizzato a sperimentare nuove soluzioni per la lavorazione a umido e per la rifinizione del cuoio, ad alto valore aggiunto, per fornire proprietà prestazionali migliorate e un ridotto impatto ambientale dei prodotti; in tal senso, verranno testate le caratteristiche prestazionali e di sostenibilità di molecole e materiali derivanti dalla trasformazione di biomasse provenienti da diversi settori industriali (in particolare, materiali di scarto da fonti naturali); il progetto è finalizzato anche allo sviluppo e all’utilizzo di tecnologie abilitanti per il trattamento, la gestione razionale e la trasformazione degli scarti della produzione conciaria, nonché per l’utilizzo di molecole e materiali derivanti da altre filiere (in particolare agroalimentare e tessile), per la produzione di nuovi materiali circolari, in un’ottica di promozione di modelli circolari di impresa, favorendo principi di Simbiosi Industriale; in tale contesto verranno individuate soluzioni tecnologiche per l’utilizzo di prodotti di trasformazione, ad alto valore aggiunto, per la produzione di nuovi materiali (cuoi/prodotti innovativi di trasformazione degli scarti, funzionalizzati e altamente sostenibili) da utilizzare sia in ambiti di derivazione (moda-calzature -pelletteria-arredo-design, automotive) che in ambiti diversi.

 

 

 

Benefici per la filiera del cuoio e il Made in Italy

Le imprese produttrici ed utilizzatrici di cuoio, in forza dei Progetti avviati sulle tematiche sopra-citate, potranno sperimentare nuovi prodotti in cuoio sostenibili e, nel contempo, sviluppare prodotti competitivi con funzioni aggiunte (prodotti in pelle antimicrobici, antiossidanti, autopulenti, conduttivi, ecc). Le imprese e le filiere potranno inoltre sperimentare approcci in grado di favorire il controllo di prodotto e di processo, nell’ottica di promuovere il risparmio delle risorse, salvaguardando la tutela dell’ambiente e dei consumatori. Potranno infine implementare il livello di circolarità delle proprie produzioni, attraverso approcci per il trattamento e la valorizzazione degli scarti e lo sviluppo nuovi materiali circolari.

NOW LEt’s GO (NO Waste from LEather GOods)

NOW LEt’s GO (NO Waste from LEather GOods) – Nuova vita agli scarti dall’industria della moda in pelle.

 

 

 

 

 

 

 

Il progetto si propone di realizzare un nuovo manufatto utilizzando materiali di scarto in pelle proveniente dalla manifattura della moda sfruttando la tecnologia Airlay del tessuto non tessuto. I campi di applicazione principali su cui i nuovi prodotti potranno essere immessi, riguardano: prodotti e materiali per impieghi tecnici; prodotti con specifiche proprietà e funzioni (antifiamma, antibatterico, conducibilità elettrica, ecc.); rivestimenti protettivi per la sicurezza e il benessere della persona; articoli per l’arredamento (tappezzerie, pareti e altri rivestimenti), la bioedilizia (fonoassorbenti, isolanti e traspiranti) e la moda (solette per calzature, accessori).

 

Governance

 

SSIP Srl – CAPOFILA Organismo di ricerca nazionale con ruolo di coordinamento scientifico del progetto Abantu e Cartiera cooperativa sociale e laboratorio produttivo di moda etica, che valorizza il made in Italy di alta qualità. Università degli studi di Roma «Unitelma Sapienza», Università telematica. NEXT TECHNOLOGY TECNOTESSILE (NTT) Srl, società di ricerca e servizi all’industria manifatturiera, in particolare nei settori tessile-moda e meccanotessile TECHNOPLANTS Srl, azienda meccano tessile di Prato, con unità operativa a Pistoia, l’azienda produce principalmente faldatori ed agugliatrici, taglierine, avvolgitori, fine linea e sistemi di cardatura ad aria ecc.

 

Obiettivi e durata

 

Il Progetto di ricerca e sviluppo avviato il 28 Febbraio 2022 e con una durata complessiva di 24 mesi. Di seguito si riassumono gli obiettivi del progetto e le rispettive azioni tramite cui si intende realizzarli:

  1. Recupero e analisi degli scarti da lavorazione nel settore conciario:.
  2. Studio per la valorizzazione degli scarti, analisi e caratterizzazione nuovi materiali
  3. Riutilizzo degli scarti per la prototipazione di nuovi materiali compositi sostenibili
  4. Analisi di sostenibilità dei nuovi materiali

 

Descrizione del progetto

 

Il progetto prende il via con il recupero e analisi degli scarti da lavorazione della produzione di accessori in pelle prodotti dal laboratorio Cartiera, che produce accessori in pelle, già da scarti e dalle eccedenze dell’industria del fashion e dell’automotive che riutilizza, come materie prime seconde, in una logica di economia circolare. In questa prima fase (WP2 – sviluppo sperimentale) il laboratorio Cartiera effettuerà lo studio e la selezione, in collaborazione con SSIP, dei propri scarti individuando i più adatti alla rilavorazione e al riutilizzo da destinare alle successive fasi di ricerca e sperimentazione. In particolare, la valutazione sarà indirizzata alla separazione degli scarti conciati per tipologia di concia. Gli scarti di pelle conciata al Cromo, recanti maggiori problematiche di recupero, verranno destinati per il trattamento obiettivo della sperimentazione. Oltre al tipo di concia verranno valutati e selezionati i vari scarti dal punto di vista delle caratteristiche merceologiche (spessore, colore, densità, tipologia di rifinizione), suddividendo tali scarti in conciati al Cromo e quelli metal free. Inoltre, verrà analizzato, da parte di SSIP, il contenuto di eventuali sostanze pericolose come ad esempio formaldeide, Cromo esavalente, ammine aromatiche da azo coloranti. Il laboratorio Cartiera effettuerà, in un’ottica di ecodesign, una ulteriore ottimizzazione della riduzione degli scarti di produzione, con l’obiettivo primario di ridurne al massimo l’impatto ambientale, in una logica di realizzazione di prodotti innovativi garantendo agli scarti una seconda vita. In questa stessa fase, verranno esaminati i possibili trattamenti meccanici per la preparazione del materiale per il trattamento Airlay, come ad esempio l’individuazione della dimensione ottimale delle fibre in pelle mediante lo sfilacciamento. Nella seconda fase (WP3 – ricerca industriale) sarà studiato un nuovo processo di riutilizzo di tali scarti mettendo a punto la tecnologia formatrice Airlay. Verrà studiata ed applicata tale tecnologia sugli scarti in pelle per realizzare nuovi materiali con diverse destinazioni d’uso attraverso la combinazione con altre fibre sintetiche o naturali. NTT e SSIP seguiranno la realizzazione di alcuni campioni, la loro caratterizzazione e analisi di performance. Per ogni settore di interesse, verrà condotto uno studio delle fibre di riciclo più adatte a conferire al prodotto finito le caratteristiche adeguate all’impiego. Si effettuerà quindi una opportuna selezione delle miste, con le quali verranno realizzati dei campioni da testare con strumentazione di laboratorio. I risultati di tali test saranno poi raccolti in un database. I materiali realizzati verranno trattati e rifiniti con rivestimenti superficiali adatti alle specifiche destinazioni d’uso. Verranno inoltre testate le performance tecniche, estetiche ed organolettiche dei prodotti realizzati Nella terza fase (WP4 – sviluppo sperimentale) saranno realizzati dei prototipi rappresentativi dei vari materiali sfruttando la tecnologia Airlay, che utilizza un flusso d’aria canalizzato per trasportare e depositare su una superficie forata le fibre tessili, stratificandole allo scopo di formare in uscita un “materassino” di spessore e densità definiti. L’orientamento randomizzato delle fibre conferisce al velo di fibre, una resistenza isotropica alle sollecitazioni, caratteristica fondamentale per poter impiegare il prodotto in un ampio range di applicazioni. La soluzione del trasporto e la formazione del velo attraverso flussi d’aria, permetterà di creare materiali da fibre ed altri materiali, di varia natura, lunghezza, grammatura e peso. Il grado di lavorazione delle fibre, la densità del “materassino” in uscita ed altre caratteristiche del prodotto, saranno regolate agendo prevalentemente sulla potenza di aspirazione di uno o più mezzi aspiranti, nonché sulla relativa velocità di rotazione/traslazione a seconda che si tratti di tamburi o nastri forati. Il processo Airlay a secco sarà articolato in quattro fasi: • Apertura, miscelazione e bilanciamento aereo delle materie prime • Unità di formazione • Consolidamento • Generazione del flusso d’aria Il velo randomizzato potrà essere consolidato con agugliatura oppure con termolegatura. Il laboratorio Cartiera progetterà, realizzerà e testerà un ventaglio di nuovi prototipi di accessori moda impiegando il nuovo materiale ottenuto a partire dagli scarti della loro stessa produzione. Ciò contribuirà al perseguimento dell’obiettivo di una produzione zero-waste. In parallelo (WP5 ricerca industriale) verrà effettuata una analisi di biodegradabilità e sostenibilità (mediante la metodologia LCA e S-LCA) per valutare le performance dei nuovi materiali rispetto a quelli convenzionali.

 

Benefici per la filiera

 

Il progetto intende, da un lato, proseguire nell’attività di recupero della pelle di scarto prodotta dalle diverse industrie sopracitate e, dall’altro, ridefinire la filiera verso il concetto di zero-waste, sia attraverso la realizzazione di prodotti di eco-design che attraverso la definizione di nuove applicazioni finalizzate alla valorizzazione degli scarti di produzione. L’obiettivo del progetto è inoltre quello di proporre un modello produttivo in cui la sostenibilità ambientale si coniuga con la valorizzazione del territorio in cui opera attraverso la sostenibilità delle pratiche sociali.

NANOTECNOLOGIE ECOSOSTENIBILI PER IL SETTORE CUOIO – LEATHER JET

NANOTECNOLOGIE ECOSOSTENIBILI PER IL SETTORE CUOIO – LEATHER JET

 

 

 

Obiettivi e durata

 

Il Progetto di ricerca e sviluppo avviato a 1/03/2022 e con una durata complessiva di 24 mesi e si propone di sviluppare tecnologie e metodologie eco-compatibili per la produzione di manufatti con caratteristiche tecniche, funzionali ed estetiche innovative nel settore nel settore conciario, calzaturiero e dell’arredo. Risposte particolarmente efficaci a tali esigenze possono attualmente scaturire, in alternativa o in integrazione alle tecnologie tradizionali, da un insieme di metodiche innovative e processi produttivi avanzati nanotecnologici. Le imprese proponenti intendono realizzare un progetto di ricerca industriale e di sviluppo precompetitivo finalizzato ad introdurre nuovi sistemi di trattamento superficiale al plasma per la tintura e la rifinizione delle pelli destinate alle calzature e arredo.

Progetto finanziato con il POC Regione del Veneto

 

Governance

 

Conceria Leonica SpA – CAPOFILA Azienda operante principalmente nel settore delle pelli d’arredo

 

Conceria Corradi Srl Azienda operante principalmente nel settore delle pelli per calzatura

 

SSIP Organismo di ricerca nazionale con ruolo di coordinamento scientifico del progetto.

 

Design & Development srl Azienda specializzata nel design e progettazione di calzature per outdoor

 

 

Descrizione del progetto

 

Le soluzioni tecnologiche del progetto mirano a fornire risposte efficaci e ottenere risultati industrializzabili, su tre elementi chiave: – Nobilitazione superficiale della pelle non rifinita o parzialmente rifinita amplificandone i requisiti tecnologici. Si intende realizzare pelli ad elevate qualità di idro ed oleo/repellenza, mantenendo inalterato l’aspetto tattile ed estetico della pelle naturale non rifinita. Inoltre, attraverso questo processo eco-compatibile si prevede un minor consumo di sostanze chimiche e l’eliminazione di sostanze organiche volatili immesse in atmosfera. In particolare, si intende utilizzare la tecnologia al plasma atmosferico al fine di evitare prodotti ad azione antimacchia o idrorepellenti poliflorurati che potrebbero rilasciare PFAS sui reflui di lavorazione o più generalmente nell’ambiente (aria, suolo, acqua). – Nel settore della calzatura, ottenere un colorante, nero in particolare, fortemente e stabilmente legato alla fibra della pelle in modo da evitarne la traspirazione portando il colore a diretto contatto con il piede, con conseguenti possibili reazioni allergiche ed altri inconvenienti di tipo sanitario, estetico e pratico. Allo stesso modo nel settore arredo si potranno ottenere performance migliori, grazie alla maggior resistenza di legame del colore alla pelle, con conseguente aumenti di resistenze al lavaggio e minor migrazione dello stesso verso l’utilizzatore e l’ambiente esterno. Quest’ultima prerogativa consente di diminuire l’impatto ambientale sulle acque reflue di tintura, migliorandone la qualità dell’acqua di fine processo di tintura. Si potranno, altresì, impiegare coloranti meno reattivi e pericolosi sfruttando la tecnologia “pulita” del plasma. Un altro punto di innovazione si basa sull’utilizzo del plasma per aumentare le potenzialità di adesione tra suola e tomaia, al fine di ridurre o eliminare i chemicals, come i primer della colla, eliminare la pulizia delle suole con solvente prima dell’applicazione del primer, ridurre i tempi di assorbimento e di asciugatura della colla a monte dell’incollaggio o eliminare i preparativi meccanici (cardatura e/o fresatura delle suole e delle tomaie), ovvero trattamenti chimici e meccanici costosi e ad alto impatto ambientale. Non è escluso che il trattamento possa inoltre, aumentare le prestazioni di tali incollaggi/accoppiamenti attraverso la modifica della superficie del materiale da trattare, permettendo di migliorare molte delle loro proprietà. Si intende inoltre ideare, progettare e costruire un prototipo robot per l’attivazione con plasma jet dei i bordi tridimensionali della tomaia e della suola. – Sperimentazione tecnologia al plasma per la modifica delle prestazioni superficiale dei cuoi verso gli agenti batterici o virali in modo da aumentarne la protezione verso microorganismi patogeni e contribuire alla prevenzione e limitare la diffusione di agenti virali come quelli del Corona Virus. Queste sperimentazioni si potranno esplicitare nella realizzazione di prototipi di pelli nelle più svariate tipologie di articoli traendone sicuro vantaggio competitivo.

 

 

Benefici per la filiera

 

Le imprese proponenti appartengono a settori che devono confrontarsi con problemi legati alla competizione internazionale; tale situazione rende indispensabile un rapido passaggio a tecnologie produttive più evolute. In particolare, il settore economico della concia, della calzatura e dell’arredo ha risentito negli ultimi anni dell’onda lunga negativa dovuta alla pandemia e all’aumento del costo delle materie prime. I dati evidenziano la capacità competitiva delle imprese ma la crescente complessità ambientale e la competizione agguerrita di paesi come Cina, Brasile, India hanno messo in difficoltà numerose aziende del settore. Primaria importanza riveste pertanto l’investimento di forze strutturali nell’innovazione e nella ricerca, soprattutto per contenere i costi delle materie prime, energetiche e quelli legati all’impatto ambientale. Con le nuove tecnologie proposte si prospetta un contenimento dei costi di produzione attraverso l’uso consapevole e limitato dei chemicals, come i coloranti e i solventi, l’eliminazione di sostanze poliflorurate (PFAS) e una moderazione nello sfruttamento delle risorse idriche ed energetiche. Le aziende conciarie saranno beneficiarie dei risultati del progetto in quanto si potrà produrre innovativi ed altamente performanti articoli in pelle realizzati attraverso l’impiego di nuove tecnologie al plasma. I nuovi prodotti e processi avranno i seguenti vantaggi competitivi rispetto all’attuale produzione degli stessi articoli:

  1. articoli da arredo/calzatura con un maggiore appeal verso il consumatore grazie alle loro impronte di sostenibilità;
  2. prodotti in pelle per divani domestici fino alle forniture dei componenti d’arredo pubblici o sedute di autobus, treni, aerei, sale d’attesa ecc., con aumentate resistenze, durabilità, sanificabilità, oltre alla protezione verso microorganismi patogeni, contributo alla prevenzione e limitazione della diffusione di agenti virali, come quelli del Corona Virus.

 

Il progetto LEATHERJET – Nanotecnologie sostenibili per il settore cuoio si proponeva di sviluppare nuove tecnologie e metodologie eco-compatibili per la produzione di manufatti in pelle con caratteristiche tecniche, funzionali ed estetiche innovative nel settore conciario, calzaturiero, della pelletteria e dell’arredo attraverso l’utilizzo di nanotecnologie al plasma atmosferico.

Gli obiettivi del progetto, portato a termine grazie alla collaborazione tra Conceria Leonica, Conceria Corradi, Design&Develop e SSIP, erano:

– ottenere pellami ad elevate resistenze tintoriali, con effetti positivi sulla resistenza al lavaggio, alla perspirazione e alla migrazione del colore, evitando reazioni allergiche ed altri inconvenienti di tipo sanitario, estetico e pratico, oltre a conseguire miglioramenti ambientali relativi alla qualità dei reflui di trattamento ed un risparmio di prodotti chimici nella tintura.

– nobilitazione superficiale della pelle con elevate qualità di idro ed oleo – repellenza, mantenendo inalterato l’aspetto tattile ed estetico della pelle naturale; riduzione delle sostanze pericolose, come alcuni coloranti o la loro eliminazione, come le sostanze polifluorurate.

– miglioramento delle prestazioni superficiali dei cuoi verso agenti batterici o virali.

– attivazione e pulizia dei bordi tomaia per l’aumento delle prestazioni all’incollaggio sulla suola.

 

Le attività del progetto hanno portato alla realizzazione di una tecnologia sostenibile, sia dal punto di vista ecologico che economico, basata su un pretrattamento al Plasma, coadiuvato da precursori chimici, per pelli in crust o rifinite, al fine di implementare le proprietà antibatteriche e idrorepellenti. L’aumentata idrofilia superficiale impartita alla pelle con gli specifici trattamenti al Plasma, inoltre, ha dimostrato la possibilità di ancorare fortemente altri substrati, come la suola sulla tomaia e film di rifinizione o coating plastici che ne consentono di aumentare le caratteristiche prestazionali.

 

SINAPSI

Progetto finanziato da Fondo per la Crescita Sostenibile – Sportello “Fabbrica intelligente” PON I&C 2014-2020, di cui al D.M. 5 marzo 2018 Capo III

 

Il Progetto di ricerca e sviluppo, avviato a settembre 2019 e con una durata complessiva di 36 mesi ha tra gli obiettivi primari lo sviluppo di nuove famiglie di pelli, per automotive, calzature e pelletteria, mediante approcci innovativi, sia in relazione ai processi produttivi impiegati, con particolare riferimento all’impiego di sistemi di concia esenti da cromo, e all’impiego di adeguati sistemi di automazione e controllo, sia in relazione all’individuazione di nanotecnologie per la funzionalizzazione ed il miglioramento delle prestazioni di prodotto

Il Progetto prevede inoltre lo sviluppo di strategie mirate per la valorizzazione degli scarti di produzione, con soluzioni che includono un loro reimpiego innovativo.

 

Visita la pagina ufficiale del progetto

SOLARIS

Il progetto, coerentemente con gli obiettivi di MICS e con le principali esigenze di sostenibilità e innovazione delle aziende operanti nella filiera conciaria, è finalizzato a sperimentare nuove soluzioni per la lavorazione a umido e per la rifinizione del cuoio, ad alto valore aggiunto, per fornire proprietà prestazionali migliorate e un ridotto impatto ambientale dei prodotti;

in tal senso, verranno testate le caratteristiche prestazionali e di sostenibilità di molecole e materiali derivanti dalla trasformazione di biomasse provenienti da diversi settori industriali (in particolare, materiali di scarto da fonti naturali);

il progetto è finalizzato anche allo sviluppo e all’utilizzo di tecnologie abilitanti per il trattamento, la gestione razionale e la trasformazione degli scarti della produzione conciaria, nonché per l’utilizzo di molecole e materiali derivanti da altre filiere (in particolare agroalimentare e tessile), per la produzione di nuovi materiali circolari, in un’ottica di promozione di modelli circolari di impresa, favorendo principi di Simbiosi Industriale; in tale contesto verranno individuate soluzioni tecnologiche per l’utilizzo di prodotti di trasformazione, ad alto valore aggiunto, per la produzione di nuovi materiali (cuoi/prodotti innovativi di trasformazione degli scarti, funzionalizzati e altamente sostenibili) da utilizzare sia in ambiti di derivazione (moda-calzature -pelletteria-arredo-design, automotive) che in ambiti diversi.

TAN-TOM - Tanning Tomography

Progetto TAN TOM  “Tanning Tomography”

Tecniche di Indagine Ottica Multispettrale, Elettromagnetica Tomografica elaborate da un Sistema di Intelligenza Artificiale applicata al Settore Conciario

Fondo per la Crescita Sostenibile Accordi per l’innovazione di cui al D.M. 31 Dicembre 2021 e  DD 18 Marzo 2022, Prog n. F/310106/01/X56  CUP:B69J23000790005 – COR: 15868802    

 

 

TAN-TOM – Tanning Tomography – Tecniche di oggettivazione non invasiva delle pelli lavorate in ambito conciario tramite nuovi sistemi di acquisizione ottici multispettrali e tomografici elettromagnetici, elaborati tramite sistemi basati su intelligenza artificiale.

 

Il progetto riguarda lo studio e la sperimentazione di approcci innovativi di sensoristica avanzata per il controllo non distruttivo dei prodotti in pelle intermedi e finiti, nell’ottica di sviluppare un sistema tecnologico integrato per garantire la qualità e tracciabilità della produzione conciaria.

 

Obiettivi e durata

 

Il Progetto di ricerca e sviluppo avviato il 01/04/2023 e con una durata complessiva di 36 mesi, è stato presentato a valere sul Fondo per la Crescita Sostenibile – Primo Sportello del Bando “Accordi per l’innovazione” di cui al D.M. 31 Dicembre 2021 e DD 18 Marzo 2022, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE), a valere su Fondi PNRR, con un costo complessivo ammissibile di oltre 8 milioni di euro; il Progetto, rappresenta uno strumento ad elevato potenziale strategico per favorire lo sviluppo della filiera di riferimento; nello specifico, TAN-TOM, ponendosi come obiettivo la realizzazione di un sistema “tomografico” di ispezione delle pelli, consentirà di oggettivare la qualità delle medesime durante i processi di lavorazione, prevedendo l’elaborazione di sistemi tecnologici diagnostici avanzati, al fine di garantire il monitoraggio in continuo della qualità del prodotto realizzato. Grazie anche alla strumentazione scientifica messa a disposizione dai partner di progetto, i dati raccolti saranno correlati con parametri chimico-fisici e merceologici delle pelli, al fine di validare i dati acquisiti, nonché al fine di ricercare le possibili cause delle criticità delle produzioni, anche in maniera predittiva e propedeutica alla progettazione di soluzioni per la prevenzione e risoluzione dei difetti del cuoio.

 

Governance

 

Il Progetto, coinvolge cinque soggetti Partner: particolarmente tre rilevanti aziende operanti in diversi settori industriali, come:

 

Barnini srl, Azienda Capofila del Progetto, specializzata in progettazione e costruzione di impianti automatizzati;

 

S.I.R.I.O. Lavorazione Conciaria srl con competenze trasversali nelle lavorazioni conciarie conto terzi;

 

TECNOCREO Società di ingegneria operante in numerosi settori industriali nazionali;

oltre due Organismi di Ricerca, come:

 

il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni (CNIT), Ente di ricerca non-profit riconosciuto dal MIUR che opera nel settore dell’ICT (consorzia 38 università e 8 unità di ricerca presso il CNR)

 

Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle materie concianti Srl (SSIP) Organismo di Ricerca Nazionale di riferimento per la filiera del cuoio, cui è affidato il ruolo di Coordinamento Scientifico del Progetto. Partecipano inoltre al Progetto ulteriori quattro società ad elevato profilo tecnologico e di produzione conciaria, in qualità di consulenti, come COMPOLAB – Società di engineering con solide competenze multidisciplinari in grado di sviluppare soluzioni avanzate e innovative, dall’idea fino alla industrializzazione, FREE SPACE – Start-up innovativa che ha come scopo la ricerca, la progettazione, la produzione di sistemi e dispositivi, sia hardware che software per la generazione, il controllo e il trasferimento dei segnali elettromagnetici, BCN – Azienda conciaria attiva da più di 80 anni, in grado di seguire complessi progetti di R&D, che oggi, alla terza generazione, coniuga artigianalità, innovazione tecnologica ed ecosostenibilità, FLYSIGHT – PMI operante nei settori difesa, aerospaziale e infrastrutture, che produce soluzioni software di supporto decisionale basate su intelligenza artificiale e realtà aumentata.

 

Descrizione del Progetto

 

Il Progetto ha quale principale obiettivo la ricerca e lo sviluppo di un sistema industriale in grado di oggettivare in process le principali caratteristiche tecniche, strutturali e merceologiche delle pelli senza entrare in contatto con le medesime. Recependo quelle che sono le necessità attuali del mercato, tramite il progetto TAN-TOM sarà possibile acquisire informazioni tecniche, prestazionali e merceologiche della pelle senza applicare sensori o elettrodi a contatto di essa, ottenendo i dati in process, ovvero, senza fermare il processo produttivo. Sarà ricercata l’applicabilità di tecniche elettromagnetiche (in varie bande) e fotoniche iperspettrali al fine di acquisire informazioni quali l’umidità, lo spessore, la temperatura, le caratteristiche fisiche superficiali (gradazioni di colore multispettrali, difetti superficiali del materiale) ed interne delle pelli conciate (densità, stratificazione. Tramite algoritmi di intelligenza artificiale, le informazioni acquisite segnaleranno la presenza di difetti nel processo produttivo del pellame nelle varie fasi di lavorazione, notificando opportunamente all’operatore la presenza di anomalie nel processo produttivo di trasformazione o nella materia prima stessa. Il prototipo del nuovo dispositivo sarà messo a punto nei laboratori di ricerca industriale di alcuni dei partners e sarà collaudato direttamente sui pellami lavorati dalle aziende. Le anomalie identificate dalla tecnologia sviluppata saranno inoltre convalidate tramite indagini multidiagnostiche strumentali, nell’ottica di rilevare il potenziale di selettività e predittività del sistema sviluppato.

 

Benefici per la filiera

I processi produttivi conciari beneficeranno di informazioni in tempo reale dell’effettiva qualità del prodotto realizzato, spesso assicurata solo da controlli soggettivi a campione, garantendo una migliore qualità a costi, oltre che determinando un impatto positivo sulla sostenibilità dei processi, consentendo di minimizzare gli sprechi di pellame, energia elettrica e prodotti chimici.

Progetti

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