Quinto appuntamento promosso dalla Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle materie concianti alla mostra didattica sulla contraffazione “Questa non è una sòla”. La sala convegni del Palazzo della Borsa di Napoli ha ospitato il seminario “Imprese conciarie e sostenibilità: le criticità e le strategie di minimizzazione”, tenuto dal Ing. Daniela Caracciolo, ricercatrice della Stazione Sperimentale Pelli.

L’Ing. Caracciolo ha illustrato agli studenti l’impronta ambientale del cuoio, che viene principalmente rappresentato dal Carbon Footprint, Water Footprint e Resource Footprint, raccontando inoltre come l’industria conciaria sia impegnata nella riduzione di CO2 nella produzione delle pelli. E di come, dunque, sia protagonista in tema di sostenibilità. “Sostenibilità è un concetto che va inteso nella sua trasformazione costante, e che ha assunto significati diversi quando parliamo di sociale, impresa o ambiente”, ha spiegato la Caracciolo. “I brand in questo senso stanno investendo nella loro immagine, dimostrando un impegno notevole nella sostenibilità del prodotto e dunque nell’ambito del recupero di materie e nell’utilizzo di fonti rinnovabili e anche nell’impegno nel sociale”.

Nel corso della stessa mattinata il prof. Ciro Bruno, delegato campano UNIC, ha tenuto un seminario dal titolo La sostenibilità della pelle italiana: “Quello della sostenibilità per il settore della concia è un argomento fondamentale. Il nostro compito è fare attività di divulgazione e conoscenza del nostro settore, portando nelle scuole progetti di formazione attraverso i quali far capire cos’è l’industria conciaria e qual è l’impatto ambientale. E vogliamo anche far capire che il nostro è un comparto industriale economico molto importante. Parliamo di un settore leader a livello internazionale”.

Il prossimo appuntamento è in programma lunedì 29 gennaio 2018, quando verrà presentato il Progetto “Politecnico del Cuoio” della Stazione Sperimentale Pelli.

 Scarica Comunicato stampa SSIP del 18 gennaio 2018

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