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FOCUS SCIENTIFICO: Valutare la solidità del colore: la scala dei grigi
FOCUS SCIENTIFICO: Valutare la solidità del colore: la scala dei grigi

La scala dei grigi viene usata per il controllo della solidità del colore, si esprime in grado di resistenza di un colore sui tessuti e sulle pelli. Normalmente, la colorazione di una pelle deve resistere alle diverse sollecitazioni derivanti dall’uso a cui è destinato.

 

FOCUS COMPLETO QUI

 

A cura della Dr.ssa Maria Scotti 27-06-2025

 

 

RIVISTA – LA CONCERIA – GIUGNO 2025
RIVISTA – LA CONCERIA – GIUGNO 2025

◊ Letture presso la Biblioteca della Stazione Sperimentale Pelli ◊

 

Rivista di settore: La Conceria – Attualità e approfondimenti dal mondo della pelle

 

“La Conceria” è una realtà editoriale che da oltre un secolo,

Assemblea Generale ASSOMAC, Imperiale (DG SSIP): “La SSIP vuole essere sempre più casa comune della conoscenza per la filiera pelle-moda”.
Assemblea Generale ASSOMAC, Imperiale (DG SSIP): “La SSIP vuole essere sempre più casa comune della conoscenza per la filiera pelle-moda”.

Il settore conciario sta vivendo un periodo di intensa innovazione tecnologica, alimentato dalla crescente domanda di tracciabilità, sicurezza e sostenibilità, come sottolineato anche da Edoardo Imperiale, Direttore Generale della Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle Materie Concianti (SSIP), durante l’Assemblea Generale Assomac:

“La trasformazione digitale sta guidando il settore verso un futuro più sostenibile e competitivo, con un’attenzione particolare alla riduzione degli sprechi, all’efficienza energetica e all’automazione dei processi. Fondamentale investire anche in formazione con l’obiettivo formare in collaborazione con gli ITS nuove figure professionali, come il tecnologo ambientale conciario, il meccatronico green e il data analyst di processo manifatturiero, per rispondere alle esigenze di un mercato sempre più digitalizzato e sostenibile”, ha dichiaro Imperiale, “In questo contesto, le collaborazioni tra concerie, produttori di macchine e istituti di ricerca, come quelle portate avanti da ASSOMAC e SSIP, giocano un ruolo fondamentale nel garantire un futuro innovativo e circolare per il Made in Italy. Serve oggi una nuova alleanza tra chi produce macchine, chi trasforma la materia e chi innova con la scienza. La Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli c’è, e vuole essere sempre più casa comune della conoscenza per la filiera pelle-moda”.

 

 

FORMAZIONE – Alla SSIP in visita gli studenti del corso per fashion sustainability specialist
FORMAZIONE – Alla SSIP in visita gli studenti del corso per fashion sustainability specialist

Gli studenti del “CORSO TECNICO SUPERIORE MODA SOSTENIBILE – FASHION SUSTAINABILITY SPECIALIST”, a cura della Fondazione Mia Academy ITS Moda Campania, hanno visitato e seguito una lezione di Analisi Microscopiche alla Stazione Sperimentale con Roberta Aveta, responsabile del laboratorio di microscopia. Con l’occasione, gli studenti hanno nell’occasione visitato la mostra GLOVE in esposizione in SSIP, guidati da Carmelina Grosso, responsabile della Bibiblioteca. Il corso, che si svolge presso la Fondazione Mondragone di Napoli, si propone di formare una figura che si occupi a 360° della moda sostenibile: dalle certificazioni ESG, all’etichettatura dell’intera Supply Chain.

Il fashion sustainability specialist:

  • Contribuisce alla definizione della strategia aziendale, ambientale e sociale;
  • Presidia il monitoraggio e certificazione della supply chain;
  • Ha un ruolo di raccordo, supporto e coordinamento tra le funzioni aziendali: dall’ufficio stile, alla produzione, alla gestione della supply chain e alla comunicazione.
FOCUS SCIENTIFICO – Modifiche di proprietà di rivestimenti poliuretanici indotte attraverso processi chimico-fisici – Parte 1
FOCUS SCIENTIFICO – Modifiche di proprietà di rivestimenti poliuretanici indotte attraverso processi chimico-fisici – Parte 1

Poliuretano è un nome generale che descrive un ampio gruppo di polimeri (PURs) con composizioni differenti e con intervalli di proprietà assai estesi. Tale gruppo è accomunato dalla modalità di sintesi chimica, si tratta infatti di prodotti di processi di poliaddizione di poli-isocianati con, generalmente, poli-alcoli. Il gruppo funzionale caratteristico è quello uretanico.

 

Focus completo QUI.

 

 

A cura del dr. Francesco de Laurentiis

 

20/06/2025

IL RAPPORTO – “La Bioeconomia in Europa”: La moda BioBased italiana leader d’Europa, grazie, prevalentemente, alla componente conciaria
IL RAPPORTO – “La Bioeconomia in Europa”: La moda BioBased italiana leader d’Europa, grazie, prevalentemente, alla componente conciaria

Presentata lo scorso 17 giugno, presso l’Università LUISS Guido Carli di Roma, l’undicesima edizione del Rapporto “La Bioeconomia in Europa”, elaborato dal Research Department di Intesa Sanpaolo in collaborazione con il Cluster SPRING e SRM – Studi e Ricerche per il Mezzogiorno. Nel 2024 l’insieme delle attività connesse alla Bioeconomia in Italia ha generato un valore della produzione pari a 426,8 miliardi di euro e occupato più di due milioni di persone.

 

Per quanto riguardo lo specifico conciario, nonostante il valore della produzione in calo, rispetto agli anni precedenti, segno della crisi di settore degli ultimi anni, la moda BioBased italiana si conferma leader d’Europa, sempre grazie, prevalentemente,  appunto alla componente conciaria.

Stando ai dati emersi dal rapporto, in Italia spicca la maggior rilevanza del sistema Moda, con un peso del 10,1% a fronte di un modesto 2,9% per l’UE27, che conferma la nostra forte specializzazione nei settori del tessile-abbigliamento e nella filiera della pelle (sia in temini di output che addetti).

 

In Italia, la quota bio-based della produzione di beni del sistema Moda è rilevante e superiore a quella media dell’Unione Europea, con un peso che supera il 55% per la concia, pelletteria e calzature e il 40% per il segmento del tessile-abbigliamento. Nello specifico, il sistema moda bio-based si è attestato su un valore della produzione pari a circa 43 miliardi di euro nel 2024, in calo del 10,5% rispetto al 2023 (-5 miliardi di euro), sintesi di un andamento negativo che ha riguardato tutti i segmenti e in particolare quello della concia/pelletteria (-12,7%, -2,6 miliardi di euro), che ha subìto maggiormente le difficoltà delle imprese legate ai grandi brand del lusso. In calo a doppia cifra anche la filiera tessile (-10,9%, -1,2 miliardi di euro), mentre è stata pari a -7,4% la contrazione del settore dell’abbigliamento. Nonostante il ridimensionamento, resta elevato il peso della filiera moda sul totale della Bioeconomia, con una quota del 10,1%. Con circa 216 mila occupati la filiera pesa per l’11% sull’occupazione della Bioeconomia nazionale.

 

Nel Sistema Moda bio-based spiccano i paesi dell’area Mediterranea, influenzati dall’Italia.

 

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