Con l’evolversi delle modalità produttive, coerentemente con la necessità di realizzare nuove generazioni di prodotti sostenibili esenti da cromo, si affaccia una nuova sfida per il settore: il trattamento degli scarti solidi di pelli lavorate con nuove famiglie di concianti chrome-free.

Una sfida che passa per la necessità di ricorrere a soluzioni che siano sufficientemente selettive verso il nuovo substrato da trattare e che, nel contempo, apportino valore aggiunto sul piano della sostenibilità; è in tal senso che vanno lette le nuove iniziative messe in campo dalla SSIP che, nell’ambito delle attività di ricerca del Dipartimento di Biotecnologie Conciarie, in collaborazione con l’Università di Napoli Federico II, attraverso un progetto di dottorato a caratterizzazione industriale, sta sviluppando studi che partono da approcci enzimatici per l’ottenimento di idrolizzati proteici da scarti di pelli wet-white di ultima generazione.

 
 
 

Nell’ambito di tale progetto, sono stati in particolare messi a punto i primi specifici approcci enzimatici per il trattamento di rasature di pelli wet-white mediante idrolisi catalizzata dagli enzimi tripsina, proteasi, amilasi/proteasi; l’efficacia del protocollo di idrolisi per ciascun enzima è stata testata su campioni pretrattati termicamente, pretrattati chimicamente e non pretrattati. L’ottimizzazione del pretrattamento chimico è stata completata utilizzando diverse concentrazioni di idrossido di sodio e di calcio e variando il tempo di reazione, nell’ottica di favorire le condizioni per l’ottenimento di una significativa riduzione dell’impiego degli agenti chimici. Gli idrolizzati ottenuti sono quindi stati caratterizzati mediante metodi spettroscopici (ATR-IR) e di microscopia SEM.

 
 
 

I primi risultati di tale attività di ricerca saranno discussi nell’ambito dell’International Forum on Industrial Biotechnology and Bioeconomy (IFIB), Roma, 1-2 ottobre 2020.

 
  

Dott. ssa Claudia Florio 

Ric. Resp. Dip. Biotecnologie Conciarie

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