Le tecnologie abilitanti ed i materiali circolari nella filiera del Made in Italy

Intervento di Luigi Nicolais, Consigliere scientifico SSIP

 

Nel contesto attuale, caratterizzato da una crescente consapevolezza verso la sostenibilità e l’economia circolare, le tecnologie abilitanti svolgono un ruolo centrale nella sperimentazione e nello sviluppo di nuove generazioni di materiali circolari. Queste tecnologie offrono opportunità senza precedenti per la trasformazione dei processi produttivi e l’ottimizzazione delle risorse e stanno trainando la transizione verso l’Industria 4.0. Ad esempio, l’AI può essere utilizzata per ottimizzare i processi di produzione, riducendo gli sprechi e migliorando la qualità dei prodotti, ma anche per progettare combinazioni innovative di materiali sostenibili. La robotica avanzata può automatizzare e ottimizzare le operazioni di produzione, riducendo gli errori e
aumentando l’efficienza, mentre la stampa 3D consente la produzione di oggetti in modo flessibile e personalizzato anche utilizzando materiali circolari. Le nanotecnologie possono essere impiegate per migliorare le proprietà dei materiali circolari rendendoli più resistenti, leggeri o impermeabili. L’adozione di queste tecnologie abilitanti consente al settore conciario, nel contesto del Made in Italy, di migliorare la propria sostenibilità ambientale e affrontare sfide come la sostituzione di sostanze chimiche nocive, la riduzione dell’impatto ambientale e la gestione dei rifiuti.

Secondo la definizione della Ellen MacArthur Foundation, l’economia circolare è un sistema economico pianificato per
riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi, riducendo gli sprechi. Questo approccio richiede la gestione del fine vita
di ogni prodotto attraverso la raccolta, la scomposizione e il recupero dei materiali per rigenerarli e riutilizzarli in nuovi cicli
produttivi. Proprio per questo la Commissione Europea ha introdotto un’agenda ambiziosa per trasformare l’economia dell’Unione Europea in un’economia circolare che possa portare vantaggi aggiuntivi alle persone, alle regioni e alle città, contribuendo alla neutralità climatica e sfruttando il potenziale della ricerca, dell’innovazione e della digitalizzazione.

 

La transizione verso modelli orientati all’economia circolare richiede un cambiamento significativo nelle pratiche e nelle strategie aziendali. L’integrazione delle tecnologie abilitanti dell’Industria 4.0 nell’economia circolare rappresenta un’opportunità competitiva per le piccole e medie imprese (PMI) del Made in Italy. Tuttavia, ci sono sfide da affrontare legate al reperimento di risorse finanziarie e organizzative, la cui carenza spesso ostacola l’adozione di tali modelli e tecnologie. In conclusione, l’economia circolare e le tecnologie abilitanti dell’Industria 4.0 offrono un potenziale significativo per promuovere modelli di produzione e consumo sostenibili. Affrontare le sfide legate a questa transizione e cogliere le opportunità offerte richiede una gestione efficiente delle risorse e una predisposizione all’innovazione tecnologica da parte delle imprese. È fondamentale adottare un approccio collaborativo tra settori pubblici e privati, promuovere la ricerca e lo sviluppo di tecnologie abilitanti e fornire supporto alle PMI per facilitare la transizione verso l’economia circolare.

 

 

 

Contributo apparso su CPMC II/2023 

 

 

 

Vuoi ricevere la copia di CPMC? Iscriviti QUI per leggere la rivista ufficiale della Stazione Pelli e non perderti i prossimi numeri.

 

Minimum 4 characters