La Stazione Sperimentale ha preso parte alla sessione conclusiva della 7ª edizione di CIMODE, presso le Officine Vanvitelli al Belvedere di San Leucio, con l’intervento alla tavola rotonda dal titolo “Paesaggi culturali e produttivi della moda” della Resp. del Politecnico del Cuoio Serena Iossa. Con lei, hanno preso parte al convegno Antonio Marchiello – Assessore Attività Produttive, Lavoro, Demanio e Patrimonio della Regione Campania, Rosanna Veneziano – Presidente CdS Magistrale in Design per l’Innovazione – Unicampania; Luigi Giamundo – Presidente Sezione Moda Unione Industriali Napoli; Aldo Toscano – Presidente nazionale CNA  Moda  su misura e Carlo Palmieri Presidente Gruppo Moda Assolombarda, Vice Presidente SMI. Il convegno è stato occasione per parlare della SSIP, della sua storia, dei suoi obiettivi e delle sue attività, compresa quella relativa alla formazione, attraverso la Fondazione MIA Academy ITS Moda Campania, di cui la Iossa è Direttore: “Il nostro obiettivo è ridurre quel divario tra il mondo della formazione il mondo del lavoro, con una formazione post diploma e soprattutto stage in aziende che poi sono motivate ad investire sui giovani e non. I corsi sono infatti, destinati ad un’utenza che va dai 18 ai 55 anni non compiuti. E quest’anno, per la prima volta, ci saranno delle borse di studio proprio perchè l’impegno di richiesta di presenza è oneroso, in un’ottica però di formazione pratica immediatamente spendibile“.

 

Theme of CIMODE 2024: ” PAESAGGI CULTURALI E PRODUTTIVI DELLA MODA”

La moda è un paesaggio valoriale che esprime cultura e saper fare produttivo, e, nella accezione contemporanea, essa supera l’identificazione con l’abito, per definire scenari portatori di visioni complesse legate alla nostra civiltà.

Tali paesaggi si esprimono oggi a diversi livelli di progetto e sperimentazione nel solco dei valori irrinunciabili della sostenibilità ambientale e sociale, dell’inclusività e di contaminazioni culturali e tecnologiche. Una nuova bellezza del fare si afferma, a partire dalla considerazione di una fase critica del nostro pianeta; la natura della moda, in questa fase, si identifica con una attività collettiva, basata su valori condivisi: “Fashion-ology dispels the myth according to which the creative designer is a genius. Fashion is not created by a single individual but by all those who they are involved in the production of fashion, and therefore fashion is a collective activity” (Kawamura Y., 2008).

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