Innovazione e sostenibilità, binomio strategico

Intervista a Giorgio Xoccato, presidente Camera di Commercio Vicenza

Contributo apparso su CPMC II/2023 

 

Innovare per essere sostenibili, sul mercato e per l’ambiente: è su questo doppio binario che devono muoversi oggi le aziende per rimanere competitive. «È una tendenza – sottolinea il Presidente della Camera di Commercio di Vicenza Giorgio Xoccato – che pur con le dovute distinzioni appare trasversale rispetto a tutti i settori. E questo vale sia per le aziende che vendono direttamente al consumatore finale, sia per quelle che operano nei mercati BtB, perché oggi questa nuova sensibilità influisce
a ritroso su tutta la filiera di produzione. A spingere in questa direzione, come sappiamo, sono da una parte le normative nazionali e internazionali sempre più rigorose, dall’altra una crescente attenzione dei consumatori sul tema della sostenibilità nelle sue varie forme».

 

Un tema che vale anche per la filiera della concia, uno dei settori che più ha investito in questa direzione.

 

Sicuramente il settore della concia è stato tra i primi a porsi la questione della sostenibilità e soprattutto ad affrontarlo a livello di filiera, con una riflessione, progetti e investimenti condivisi e una visione a lungo termine. Un esempio virtuoso in questo senso è rappresentato certamente dal Distretto Vicentino della Concia, che ha dato vita al progetto “Concia verso l’impatto ambientale zero”. È un obiettivo ambizioso, ma le aziende vicentine del settore credono nel valore della sostenibilità ambientale e sono convinte che oggi i grandi progressi tecnologici compiuti grazie alla ricerca e sviluppo consentano di
raggiungere questo traguardo.

 

L’innovazione come strumento di sostenibilità, dunque, dopo che per tutto il dopoguerra spesso questi due concetti sono stati visti in antitesi.

 

Non c’è dubbio che una maggiore sostenibilità passi attraverso la capacità di innovare a 360°, dunque innovazione dei prodotti così come dei processi. Con questo obiettivo, si possono individuare almeno tre differenti direzioni di investimento: l’efficientamento energetico dei processi produttivi e lo sfruttamento prevalente o esclusivo di fonti di energia rinnovabili; la riduzione delle emissioni e degli scarti di lavorazione; infine l’utilizzo di materiali circolari, che possano essere smaltiti in modo
sostenibile o meglio ancora riutilizzati quando il prodotto arriva alla fine del suo ciclo di vita. Non vi è un obiettivo più importante degli altri: si tratta di tre sfide parallele e complementari.

 

Tre sfide che richiedono investimenti e
competenze.

 

Sul piano delle risorse economiche, la Camera di Commercio di Vicenza è da sempre impegnata a sostenere l’innovazione delle imprese del territorio. Anche recentemente abbiamo pubblicato un bando di contributi con una dotazione di 500 mila euro per favorire la transizione digitale ed ecologica delle imprese vicentine, incluse naturalmente quelle della concia. Mentre sul piano delle competenze e delle infrastrutture di ricerca un ruolo essenziale è giocato proprio da SSIP: la sua presenza nel Vicentino, tramite l’Azienda Speciale camerale Made in Vicenza, assicura un indispensabile collegamento con le più avanzate linee di sviluppo della ricerca, a beneficio dell’intera filiera vicentina della concia.

 

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