Investire sull’autoproduzione di energia, ma anche su processi e infrastrutture sempre più efficienti

 

Intervista a Giorgio Xoccato, Presidente della Camera di Commercio di Vicenza

 

Articolo Pubblicato su CPMC 3/2022

 

Sostegni alle imprese, ma anche maggiori investimenti per l’innovazione: si gioca necessariamente su questo doppio binario la capacità di tenuta del sistema produttivo italiano di fronte alla crisi del costo dell’energia. Un tema che coinvolge anche il settore della concia: con il Presidente della Camera di Commercio di Vicenza Giorgio Xoccato analizziamo il tema dal punto visita delle imprese vicentine.

 

Presidente, la crisi energetica mette in crisi l’intero sistema produttivo. Quali, a suo giudizio, gli interventi più urgenti?

Innanzitutto va riconosciuto che il Governo Draghi fino all’ultimo momento si era impegnato per affrontare il tema, approvando in settembre un Decreto Aiuti-Bis che conteneva ulteriori misure a sostegno delle imprese. Il provvedimento in particolare ha esteso il credito d’imposta sulle spese energetiche delle imprese “energivore” e ridotto l’aliquota Iva sul gas fino al 31 dicembre, oltre ad una serie di altre misure. Sicuramente questi correttivi sono importanti, ma è auspicabile un ulteriore intervento in questo senso da parte del nuovo Governo, con un’attenzione particolare anche alle imprese che non sono classificate come “energivore”, ma, che rischiano anch’esse di vedere fortemente ridotta la loro marginalità. Un altro tema riguarda poi le misure per le piccole imprese, i cui consumi in valore assoluto possono sembrare ridotti, ma che in proporzione sono anch’esse fortemente colpite dai rincari.

 

Il nostro Paese rischia di essere più penalizzato rispetto al resto dell’Europa. Servirebbe una risposta più unitaria?

Sicuramente la crisi energetica ha evidenziato ancora una volta come in Europa ci siano diverse posizioni, ma il processo di confronto è inevitabile: si è visto anche un grande lavoro di diplomazia e la volontà di convergere verso soluzioni condivise, pur partendo da situazioni e necessità anche molto diverse.

 

Per superare il tema del ‘caro energia’ quanto, al netto del sostegno economico, è strategico puntare sulla innovazione, su nuove sfide. Che idea ha?

Sicuramente l’innovazione è strategica anche in questo ambito, sebbene richieda pianificazione e tempi medio-lunghi per sviluppare i benefici attesi. Ecco perché gli aiuti del Governo e la necessità di maggiori investimenti nell’innovazione non sono strategie alternative, ma complementari. Volendo però cogliere un’opportunità anche nella difficoltà del contesto attuale, è evidente che questa crisi energetica non potrà che accelerare il processo già intrapreso di transizione verso una maggiore efficienza, che per le singole aziende significa investire sull’autoproduzione di energia, ma anche su processi e infrastrutture sempre più efficienti sul piano energetico. Questo ci porterà verso un modello di produzione non solo più sostenibile sul piano ambientale, ma anche più efficiente nei costi e dunque ad un vantaggio competitivo per le nostre aziende. Del resto, quelle che in modo lungimirante hanno già investito in questa direzione, e sono molte, stanno già oggi beneficiando delle scelte compiute in materia di efficienza energetica

 

Strategico, per esplorare nuove strade, il ruolo del Mondo Accademico, degli Enti di Ricerca. Che partita può giocare la SSIP?

In questo percorso virtuoso verso l’efficienza energetica sicuramente anche la SSIP può fornire un supporto importante alle imprese della filiera della concia, sia in termini di servizi sia come attività di informazione e sensibilizzazione rivolta alle aziende. Questo nell’ambito dell’impegno istituzionale di SSIP a favore dell’innovazione nella filiera. Anche in questo caso non si tratta di aprire una nuova via, ma di continuare un percorso già intrapreso, coinvolgendo un numero sempre maggiore di imprese.

 

Il PNRR che bilancio fa ad oggi?

Sicuramente il PNRR rappresenta una grande opportunità, anche se è prematuro valutare quelle che potranno essere le ricadute concrete perché alcuni settori e territori sono più avanti di altri nell’identificazione e formalizzazione dei progetti che saranno oggetto di finanziamento. Questo è un percorso che come Camera di Commercio stiamo seguendo con grande attenzione, cercando di promuovere la più ampia condivisione di obiettivi e interventi, e possiamo dire che tutti gli attori del territorio stanno dimostrando una grande attenzione e il massimo impegno nel rispettare le scadenze previste, che sono molto rigorose.

 

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