Il guanto fa da sempre parte della nostra storia, delle nostre tradizioni. Dalla mitologia, che lo vedeva nato per proteggere le delicate mani della dea Venere, passando per i guanti utilizzati dai cavalieri medioevali e a quelli lanciati per sfidare un rivale, fino a quelli più raffinati ed eleganti che si vedevano indossare alle mani dei signori d’ogni tempo.

Si potrebbe riassumere così il tema che sarà protagonista di una Lectio Magistralis tenuta dalla dottoressa Carmelina Grosso, responsabile della Biblioteca della Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle materie concianti, presso la sede dell’Associazione “Un filo per Unirci”; nell’ambito della rassegna “Mani di seta”. L’appuntamento è il prossimo 10 giugno in via San Biagio dei Librai 35, nel cuore del centro storico di Napoli, alle ore 17.

 

L’intervento della dottoressa Grosso, intitolato “I Guanti nella storia del costume, un’eleganza da conservare” vuole essere non solo un excursus sulla storia di questo accessorio e di come il suo utilizzo si è evoluto nel tempo ma è anche una naturale conseguenza della prima mostra itinerante realizzata dalla SSIP e attualmente visitabile presso l’Istituto, dedicata a “La Casa del Guanto”, il corso di formazione per operai guantai specializzati che si tenne a partire dagli anni Cinquanta dello scorso secolo proprio all’interno dell’Istituto. La Lectio è stata fortemente voluta dall’associazione, che si occupa da sempre di artigianato e la cui missione è tenere alta la memoria della tradizione manifatturiera del territorio campano.

 

 

 

 

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