Fare sistema per difendere e rilanciare i nostri prodotti
Intervista a Luigi Nicolais, Consigliere scientifico SSIP
Apparso su CPMC 3/2023
Presidente Nicolais, la partita che si gioca è quella della tutela delle eccellenze e del Made in Italy. Le innovazioni di processo e prodotto, utili per la difesa del Made in Italy, ma da sole potrebbero non bastare. E’ necessario avviare ‘approcci’ sistemici per percorrere questa strada. Come aiutare le imprese?
Per sostenere le imprese nella tutela dell’eccellenza del Made in Italy, è indispensabile promuovere un ecosistema innovativo che includa non solo lo sviluppo di nuove tecnologie ma anche un approccio sistemico integrato. Questo significa incentivare la collaborazione tra aziende, istituti di ricerca e università, al fine di condividere conoscenze e risorse. È importante anche che le imprese vengano accompagnate in un percorso di trasformazione che include la digitalizzazione, la sostenibilità ambientale e l’adeguamento alle nuove normative di mercato. In questo scenario, la SSIP agisce come catalizzatore per l’innovazione e come garante della tradizione di qualità, assicurando che il settore conciario italiano rimanga competitivo e rispettato a livello globale, senza perdere di vista l’impegno verso la sostenibilità e la responsabilità sociale. La difesa e la promozione dell’eccellenza del Made in Italy nel settore conciario richiedono, quindi, un approccio olistico che vada oltre l’adozione di nuove tecnologie. In questo scenario, la SSIP può agevolare partnership strategiche tra imprese conciarie e istituti di ricerca per sviluppare materiali eco-compatibili che rispondano non solo alle esigenze dei consumatori ma anche alle normative ambientali sempre più stringenti. Un esempio pratico è lo sviluppo di processi conciari che riducono l’uso di sostanze chimiche pericolose o l’implementazione di tecniche di riciclo che consentano un’economia circolare nel settore.
Favorire ad esempio la realizzazione di programmi di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico può aiutare?
Assolutamente. La realizzazione di programmi di ricerca e innovazione, unita al trasferimento tecnologico, è fondamentale per mantenere la competitività delle imprese italiane nel settore conciario. Attraverso la ricerca applicata è possibile sviluppare nuovi processi e materiali che migliorano la qualità e la sostenibilità dei prodotti. Inoltre, il trasferimento tecnologico permette alle aziende di beneficiare rapidamente dei progressi scientifici e di rimanere all’avanguardia nel settore. In questo contesto, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta un’opportunità senza precedenti per il settore conciario italiano e può giocare un ruolo chiave nella realizzazione di programmi di ricerca e innovazione, nonché nel trasferimento tecnologico. All’interno del PNRR, infatti, ci sono fondi specificatamente destinati i) allo sviluppo di nuovi materiali ecocompatibili che possano costituire un’alternativa all’utilizzo del cromo nella concia delle pelli, ii) all’ottimizzazione e alla digitalizzazione di processi industriali (dalla gestione dei dati basati sull’intelligenza artificiale al miglioramento dell’efficienza energetica) iii) al trasferimento tecnologico per permettere alle aziende di implementare rapidamente innovazioni che vengono dalla ricerca, iv) all’accesso a nuovi mercati attraverso la creazione di piattaforme di e-commerce dedicate, che esaltino la qualità e sostenibilità del Made in Italy.
I nuovi materiali, puntare su questi potrebbe aiutare il comparto. Quali i limiti? Normativi o legati alla iniziativa delle imprese? Alla scarsa ‘assistenza’ delle istituzioni?
L’introduzione di nuovi materiali nel settore conciario rappresenta sicuramente un’opportunità di crescita, ma ci sono diverse sfide da affrontare. I limiti possono essere tecnico, ma anche normativi. Spesso le regolamentazioni, senza un adeguato supporto istituzionale, possono rallentare l’innovazione, o possono indurre ad un’esitazione le imprese nell’adottare nuove tecnologie a causa dei rischi percepiti o dei costi iniziali. La SSIP deve lavorare su tutti questi fronti, offrendo supporto tecnico-regolatorio e promuovendo un dialogo costruttivo tra imprese e istituzioni. Consideriamo il caso dell’introduzione di biopolimeri nel processo conciario, nuovi materiali che possono ridurre l’impatto ambientale delle concerie. I biopolimeri sono polimeri derivati da fonti rinnovabili con caratteristiche di biodegradabilità, che possono essere utilizzati per creare pelli sintetiche o per migliorare le proprietà delle pelli naturali. Il ruolo della SSIP è di fondamentale importanza, sia da un punto di vista tecnico per la scelta del materiale, lo sviluppo dei processi e l’analisi delle caratteristiche dei prodotti, ma anche da un punto di vista regolatorio per l’interpretazione delle attuali normative.
Il comparto della pelle e del cuoio, come altri, soffre per la concorrenza che arriva da altre parti del Mondo. Esistono soluzioni da percorrere per frenare questa tendenza?
La concorrenza globale è una realtà del mercato moderno e il settore della pelle e del cuoio non fa eccezione. Per contrastare questa tendenza è necessario puntare su diversi fattori: l’alta qualità e l’unicità del Made in Italy, l’innovazione continua dei prodotti e dei processi, e l’accesso a nuovi mercati attraverso la promozione del brand e la tutela della proprietà intellettuale. Inoltre, l’adozione di pratiche di sostenibilità ambientale e sociale può diventare un punto di differenziazione importante. La SSIP si impegna a supportare le aziende in queste strategie attraverso la ricerca, l’innovazione e servizi di consulenza mirati.
CPMC compie 100 anni. Quando gli strumenti di approfondimento e riflessione sono strategici per un Ente di ricerca come la SSIP?
Nel celebrare il suo centenario, la Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle materie concianti si trova di fronte a una congiuntura storica unica, segnata da sfide e opportunità senza precedenti nel settore conciario. In questo contesto, gli strumenti di approfondimento e riflessione per un ente di ricerca diventano cruciali per diversi motivi. Infatti, il settore conciario, come molti altri, è soggetto a un’evoluzione tecnologica costante. Gli strumenti di approfondimento consentono di monitorare e valutare l’impatto delle nuove tecnologie e dei processi innovativi, garantendo che l’industria rimanga all’avanguardia e competitiva a livello internazionale. La ricerca e l’analisi approfondite sono essenziali per sviluppare soluzioni sostenibili che riducano l’impatto ambientale del settore. Ciò comporta l’esplorazione di nuovi materiali, metodi di produzione più puliti e tecnologie di riciclo avanzate. Inoltre, la SSIP può utilizzare la riflessione strategica per identificare le competenze future richieste dal settore e sviluppare programmi di formazione per i lavoratori, garantendo che il capitale umano rimanga il pilastro della qualità e dell’innovazione nel settore conciario.
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