L’attività metrologica di misurazione della superficie del cuoio è uno dei principali processi che avvengono in SSIP e che segue degli step ben precisi.
Scopriamo quali sono.
Ad avvenuta accettazione del campione, le pelli sono condizionate a temperatura e umidità definite, monitorate mediante un sistema di controllo dei parametri ambientali, ossia 20°C con il 65% di umidità relativa o 23°C con il 50% di umidità relativa, per almeno 48 ore. Il condizionamento ha lo scopo di uniformare il contenuto di umidità delle pelli e, quindi, un parametro che influisce sul valore della superficie. Ciò fatto, avviene la misurazione vera e propria, indispensabile per stabilire se i metri o i piedi quadrati corrispondono alle misure attese.
Esistono diversi tipi di macchine per la misurazione della superficie che vanno da quelle a pioli meccanici (foto 1) a quelle optoelettroniche tipo a rulli (foto 2) o a tappeto, fino a quelle ad acquisizione di immagini digitali.
L’utilizzo di una macchina piuttosto che un’altra dipende in parte dalle dimensioni del pellame; infatti, per pelli bovine di grandi dimensioni generalmente si utilizzano le macchine a rulli, mentre per pelli piccole è molto diffuso l’uso di macchine a tappeto. In ogni caso, prima di ogni misura le macchine vengono tarate con dei dischi di superficie certificata e di grandezza prossima a quella del pellame da misurare.
Qualora ci fosse la necessità di dirimere una contestazione di una fornitura, qualora non fosse concordata a macchina, ancora oggi la misura di riferimento è definita con la macchina a pioli meccanici, la quale, sebbene di tecnologia ormai obsoleta e non più in produzione da decenni, continua ad essere considerata dal ICT (International Council of Tanners) lo strumento da utilizzarsi in caso di controversie tra venditori e acquirenti, così come riportato nel Contratto Internazionale N. 7. Nel Contratto viene riportato il criterio di accettazione della misura, ovvero che nessun conguaglio sarà effettuato per differenze di superficie (sull’intero lotto e non su singole pelli) uguali o inferiori al 2% per le pelli rigide ed al 3% per quelle più morbide ed elastiche.
La misuratrice a nastro con aspirazione (foto 3) viene, invece, utilizzata solo per pelli meno lavorate, piclate o wet-blue, indipendentemente dalla grandezza. In tutti i casi, dopo aver effettuato la misura, il valore viene riportato sulla superficie mediante timbratura. La SSIP, val la pena ricordarlo, è l’unico ente riconosciuto ufficialmente dall’ICT in ambito di metrologia legale laddove ci siano da derimere contenziosi.