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Critical Row Materials (CRM) Innovation Frontiers: il racconto del Workshop organizzato da ENEA
Critical Row Materials (CRM) Innovation Frontiers: il racconto del Workshop organizzato da ENEA

Si è tenuto, nelle giornate del 10 e dell’11 dicembre 2020 l’International Virtual Workshop “Critical Row Materials (CRM) Innovation Frontiers” organizzato da ENEA nell’ambito delle attività dell’EITRM Hub – Regional Center Southern Italy, la parte di programmi regionali di EIT RawMaterials, una piattaforma internazionale per l’innovazione fondata dall’ European Institute of Innovation and Technology (EIT).

La manifestazione, che ha rappresentato un’opportunità per condividere le strategie di innovazione nel settore delle materie prime critiche, sotto il profilo industriale, della ricerca e dello sviluppo del territorio, ha visto una forte partecipazione di esperti del panorama locale ed internazionale.

 

All’interno di questo stimolante territorio di confronto è stato in particolare previsto uno spazio dedicato al tema: Raw materials: circular economy in Campania and RCSI regions, che ha visto il coinvolgimento di attori provenienti da diversi contesti del mondo della ricerca, che hanno avuto modo di confrontarsi sui principali approcci a supporto dell’economia circolare per diversi settori di riferimento; in tale ambito, è stata chiamata ad intervenire la Stazione Sperimentale, con un intervento dal titolo ”Circular Solutions for Leather Industry” (relatore: Claudia Florio), attraverso il quale sono stati illustrati gli approcci e le possibili strategie mirate da adottare in ambito conciario. 

Il confronto ha dato luogo ad interessanti spunti per l’adozione di soluzioni tecnologiche trasversali ed interdisciplinari, in grado di favorire lo sviluppo dei diversi settori di riferimento secondo approcci innovativi e circolari.

 

 

 

Rivista “Pro-Leder” edizione di ottobre 2020
Rivista “Pro-Leder” edizione di ottobre 2020

◊ Letture presso la Biblioteca della Stazione Sperimentale Pelli ◊

 

Rivista di settore: Pro-Leder

 

Il magazine viene edito a cadenza bimestrale in 6 numeri/anno, da “Profashional Media GmbH”. Si tratta di una pubblicazione tedesca in cui vengono riportati gli eventi più importanti del mondo della pelle

ITS Moda Campania: al via il bando per la formazione degli Innovation Leather Manager del futuro
ITS Moda Campania: al via il bando per la formazione degli Innovation Leather Manager del futuro

Al via il nuovo corso ITS lanciato dalla Fondazione ITS Moda Campania, di cui la Stazione Sperimentale è tra i soci fondatori. La presentazione avvenuta alla Camera di Commercio di Napoli con il Presidente Ciro Fiola, con Fabrizio Luongo, presidente ‘Si Impresa’, con il direttore generale della SSIP Edoardo Imperiale e con Carlo Palmieri, Fondazione ITS Moda Campania. 

L’iniziativa si pone come obiettivo quello di far nascere la figura dell’Innovation Leather Manager, per la ricerca e lo sviluppo di prodotti e processi sostenibili nella filiera dei prodotti in pelle con un approccio di filiera attento anche agli aspetti del recupero, dell’up-cycling, della nobilitazione.

 

Il bando di selezione per l’ammissione al corso “Tecnico superiore per il coordinamento di processo di qualità, sostenibilità ed innovazione tecnologica nella filiera dei prodotti in pelle’ pubblicato in data sul sito della Fondazione MIA www.miafondazioneits.it, è rivolto a giovani e adulti con età tra 18 e 35 anni.

È gratuito ed è finanziato dal Miur e dalla Regione Campania.  

 

Il Corso biennale e gratuito, che prevede una durata complessiva di 1800 (di cui 1080 ore di aula e laboratori pratici e 720 ore di stage curriculare), si svolgerà presso la sede della Stazione Sperimentale per l’Industria delle pelli e delle materie concianti, all’interno del  Comprensorio Adriano Olivetti  sito in Pozzuoli (NA) e nelle sedi dei Soci della Fondazione. I tirocini curriculari si svolgeranno presso le Aziende socie dell’ITS ed altre Aziende della filiera Moda.

Lo sviluppo di conoscenze specifiche, unitamente a quelle trasversali, consentirà una collocazione della figura professionale in uscita anche nelle divisioni “Ricerca & Sviluppo”, “Sostenibilità”, “Controllo qualità”, “Product management” e “Innovation Management”, oltre che negli uffici di pianificazione strategica aziendale.

 

Ciro Fiola, presidente della Camera di Commercio, ha dichiarato: “Noi dovremmo incentivare ancora di più questo sistema di formazione che è alla base di tutto. In Italia, non solo in Campania, spendiamo migliaia di euro per la formazione che difficilmente forma i ragazzi. Puntiamo a un sistema virtuoso con gli Its ma anche con la Stazione Sperimentale Pelli di cui la Camera di Commercio è socio”.

Abbiamo – ha aggiunto – che vogliamo investire in questa nuova modalità di fare formazione, sia attraverso questa realtà che ha laboratori eccezionali nella sede di Pozzuoli, ma anche attraverso le aziende perché i ragazzi devono stare nelle aziende. Un po’ come avviene in qualche altro paese europeo. Noi non dobbiamo sperperare i soldi della formazione è la base sulla quale si possono costruire le certezze dei giovani che poi devono essere inseriti nel mondo del lavoro. Non dobbiamo fare la formazione dei certificati perché altrimenti quando i ragazzi vanno a fare i colloqui presentano solo i certificati. La Stazione Sperimentale Pelli sicuramente è un’eccellenza, che deve essere da esempio. Dobbiamo però insistere anche in altri settori, come la gastronomia. Un vanto italiano che deve potersi giovare di giovani interpreti formati affinché, nei ristoranti, nelle pizzerie, ci siano nuovi e straordinari interpreti della dieta mediterranea”.

 

Con questo corso ITS lanciato dalla Fondazione ITS Moda Campania continua – ha sottolineato Carlo Palmieri, presidente della Fondazione – un percorso di alta formazione nel solco di un nuovo approccio, non solo italiano ma europeo. Le professionalità formate sono fondamentali per i cambiamenti che affrontano le aziende”.

 

Ed è Serena Iossa, della SSIP, a concludere “Il nuovo corso formerà la figura dell’Innovation Leather Manager per la ricerca e lo sviluppo di prodotti sostenibili nella filiera pelle in un’ ottica innovativa e 4.0. Abbiamo fatto tesoro dell’esperienza passata che è in fase di conclusione

 

Intervista a Daniela Caracciolo, Dipartimento tecnologie per l’ambiente SSIP
Intervista a Daniela Caracciolo, Dipartimento tecnologie per l’ambiente SSIP

Daniela Caracciolo, ha in tasca una laurea in ingegneria chimica con voto 110/110 presso l’Università degli Studi di Salerno, oggi è Coordinatore del Dipartimento tecnologie per l’ambiente della SSIP.

In SSIP arriva nel 1999 vincendo una borsa di studio e, da quel momento, si è occupata di caratterizzazione di acque reflue, rifiuti e fanghi. Con la forma mentis dell’ingegnere chimico, Daniela Caracciolo ha sempre affrontato nuove sfide interessandosi non solo della parte analitica del settore ambientale, ma anche degli aspetti legislativi, sia per poter seguire gli aspetti autorizzativi ambientali che per le assegnazioni del Codice CER ai rifiuti.

 

Come continua e cambia il ruolo della SSIP alla luce degli interventi legislativi e delle nuove sfide?

 

Le leggi in ambito ambientale sono in continua evoluzione ed aggiornamento; dietro la spinta della Comunità Europea vi sono modifiche continue di varia natura e importanza. Solo per citarne alcune abbiamo:

  • in tema di gestione dei rifiuti – dalla soppressione del Sistri, alle varie disposizioni inserite nella legge europea per il 2018, a nuovi interventi sulla questione della cessazione della qualifica di rifiuto (end of waste) fino alla gestione dei rifiuti con il D. Lgs. 3 settembre 2020, n. 116.
  • l’evoluzione in materia di autorizzazioni e valutazioni ambientali, a esito del restyling normativo del 2017 e 2020;
  • aggiornamenti in materia di emissioni (idriche e gassose), bonifiche, gestione dei materiali di scavo;
  • aggiornamenti su “altre forme di inquinamento”, in particolare, inquinamento acustico, elettromagnetico e luminoso nonché sui temi delle emissioni odorigene e dei gas ad effetto serra.

Il dipartimento di tecnologie per l’ambiente pone molta attenzione agli aspetti normativi ed ai suoi continui aggiornamenti, in modo da poter affiancare le industrie conciarie, considerando che trattandosi di piccole e medie imprese spesso non hanno internamente una figura dedicata a tali attività, mission che la Stazione Sperimentale ha sempre tenuto a cuore.

 

Il dipartimento che lei guida è centrale. Perché lo sarà sempre di più?

 

Gli aspetti ambientali insieme alla sostenibilità e all’economia circolare, intesa come recupero dei materiali, oggi stanno assumendo un interesse sempre maggiore.

I principali obiettivi del Dipartimento Tecnologie per l’Ambiente sono la messa a punto e lo sviluppo di sistemi innovativi di trattamenti finalizzati al recupero energetico e al recupero delle acque all’interno dei distretti industriali conciari. L’utilizzo di tecnologie innovative grazie alla presenza di nano-agenti modificati e di tecnologie che sfruttano l’ossidazione avanzata, in grado di degradare gli inquinanti recalcitranti presenti nelle acque e trasformare i fanghi conciari in energia e sostanze inerti.

Argomenti di forte interesse per molti settori industriali, come quello conciario, che risultano essere energivori ed utilizzano grandi quantità di acqua.

Nasce l’esigenza di ottimizzare la struttura produttiva per ottenere una più elevata qualità con un minor costo di materie prime, di energia e di impatto ambientale; e allo stesso tempo sono fondamentali la capacità di monitoraggio dei processi energivori e potenzialmente dannosi, e una più accurata e completa gestione dei rifiuti, degli scarti di lavorazione e delle acque di processo e di fognatura, da trasformare in risorsa piuttosto che in un costo socio-economico.

È comunemente riconosciuta l’esigenza di un cambiamento dei modi produttivi e di consumo per renderli più adeguati ad una sostenibilità globale, ambientale e sociale. Ad oggi vi è una diffusa consapevolezza della necessità di processi produttivi competitivi dal punto di vista qualitativo ed economico, ma al tempo stesso praticabili dal punto di vista di un benessere e di una salute visti in modo globale.

 

Sostenibilità e sviluppo. Negli anni passati sembravano temi in antitesi. Oggi non c’è sviluppo senza sostenibilità. Le imprese, a suo giudizio, sono sintonizzate con questa missione?

 

L’accresciuta consapevolezza che lo sviluppo economico stabile e durevole passa attraverso l’incremento della competitività ispirata a criteri di minore impatto ambientale ed utilizzo sostenibile delle risorse, determina la spinta dello sviluppo industriale.

Il mondo dell’alta moda è particolarmente sensibile all’argomento sostenibilità, via motu proprio, o sotto la spinta di associazioni ambientaliste; per questo motivo sono nate associazioni di brand importanti interessate allo sviluppo di programmi per la sostenibilità dei loro prodotti.

Le aziende sanno che per poter essere competitive e rivestire un ruolo leader nel settore di interesse, devono occuparsi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Le imprese sanno anche che oggi riveste un ruolo importante la comunicazione e l’informazione al cliente di quanto impegno si mette in campo per la produzione di un prodotto.

Ciò avviene non solo attraverso le certificazioni ambientali come sistemi, metodologie e strumenti di gestione ambientale (ISO 14001, EMAS, etc.) ma anche di etichette ambientali di prodotto come la PEF (Product Environmental Footprint).

Per poter affermare che un prodotto è sostenibile è necessario analizzarlo con strumenti di valutazione ambientale e socio-economica che ne quantifichino gli impatti sull’ambiente e sui diversi attori della filiera, inclusi i lavoratori, le comunità locali, i consumatori. Riuscire a modellare filiere, spesso complesse e globali, nelle loro relazioni tecnologiche, di mercato e socio-economiche permette di identificare dove è prioritario intervenire e come farlo senza causare trasferimenti di impatto lungo la catena di fornitura e fra comparti ambientali diversi. L’LCA, Life Cycle Assessment, oggi è affiancata dalla Life Cycle Costing e Social-LCA che integrano gli aspetti sociali ed economici.

 

Gaetano Amatruda

Ufficio Stampa SSIP

 

 

Magazine “Indian Leather” notizie sul mondo della pelle
Magazine “Indian Leather” notizie sul mondo della pelle

◊ Letture presso la Biblioteca della Stazione Sperimentale Pelli ◊

 

Rivista di settore: Indian Leather

 

INDIAN LEATHER è una pubblicazione, istituita nel 1967 dallo scienziato indiano Sri S. Sankaranchan, che raccoglie notizie dal mondo della pelle, della calzatura e delle industrie affini. Vengono riportati report di tutte le principali fiere ed eventi internazionali, affrontando anche le maggiori issues del momento; pubblica notizie su seminari tecnici, documenti tecnici, profili aziendali, nuovi prodotti, notizie di mercato, sviluppi tecnologici e tendenze e previsioni della moda.

INDIAN LEATHER é anche Media Partner in molte fiere internazionali della pelle organizzate in Cina, Indonesia, Bangladesh, Russia, Sri Lanka, ecc., come anche in importanti eventi di scientifici quali il Congresso IULTCS e World Footwear Congress, organizzati in tutto il mondo.

 

Target readers: Conciatori, Produttori / Rivenditori di prodotti chimici per cuoio, Produttori di calzature, articoli in pelle ed abbigliamento, Produttori di macchinari, componenti ed accessori, Istituzioni ed Enti governativi.

 

Editore: Indian Leather – No .120, Vepery High Road, Periamet, Chennai (India)
e-mail: indianleather@yahoo.com

 

Contents: Indian Leather, Vol.54, Issue 10, dicembre 2020

 

Fiere: IFCOMA Shoetech 2020 & Shoetech Innovation Summit 2020 – APLF Hong Kong – Shoes and Leather Vietnam 2021

Tecnologia: La chimica dell’acqua – Trasparenza nella concia delle pelli – Green leather industry for the Environment

Business: The Regional Comprehensive Economic Partnership (RCEP) – Export Gateway to Africa

 

Questa rivista e tutte le edizioni precedenti possono essere consultate presso la nostra Biblioteca

 

Sede Biblioteca 

Stazione Sperimentale per I’Industria delle Pelli e delle Materie Concianti srl – c/o Comprensorio Olivetti
Via Campi Flegrei, 34 • 80078 Pozzuoli (NA) –  per consultazione è gradito appuntamento  ai seguenti recapiti – tel: 081 597 91 12  e-mail: c.grosso@ssip.it

 

SSIP all’International Virtual Workshop on “CRM Innovation Frontiers” organizzato da ENEA
SSIP all’International Virtual Workshop on “CRM Innovation Frontiers” organizzato da ENEA

Nell’ambito delle attività dell’EITRM Hub – Regional Center Southern Italy, l’ENEA organizza l’ “International Virtual Workshop on Critical Raw Materials (CRM) Innovations Frontiers” nei giorni 10-11 Dicembre 2020.

 

SSIP parteciperà con un intervento della dott.ssa Claudia Florio, coordinatore scientifico del Dipartimento Biotecnologie conciarie della Stazione, venerdì 11 dicembre nella sessione “Raw materials: circular economy in Campania and RCSI regions” 

 

Per registrarti e partecipare all’evento online, clicca qui

Gambicorti: “Il settore normazione è strategico. I metodi standardizzati sono una garanzia di affidabilità”
Gambicorti: “Il settore normazione è strategico. I metodi standardizzati sono una garanzia di affidabilità”

Tiziana Gambicorti, una laurea in chimica indirizzo organico-biologico voto, alla Università di Pisa è, oggi, la responsabile e Ufficio Normazione SSIP, all’interno della Stazione ha maturato diverse competenze dopo significative esperienze nelle multinazionali di settore.

Con le nuove disposizioni in materia di utilizzo dei termini “cuoio”, “pelle” e “pelliccia” e di quelli da essi derivati o loro sinonimi e la relativa disciplina sanzionatoria ai sensi dell’articolo 7 della legge 3 maggio 2019, n. 37 – Legge europea 2018, come cambia il ruolo della SSIP?

 

In realtà la Stazione Sperimentale è stata sempre considerata un’autorità nel campo dell’identificazione del materiale cuoio, così come nell’attribuire l’origine del pelo animale, e Il Decreto 68/2020 ufficializza questo espertise. L’avere questa specifica esperienza si riflette anche sul contribuire ad avere metodi standardizzati adeguati ed aggiornati. Ad esempio, nel maggio del 2020 si è conclusa la revisione del metodo UNI EN ISO 17131, che utilizza il microscopio per identificare il cuoio e distinguerlo da altri materiali. Questa revisione è stata proposta dal nostro laboratorio di microscopia ottica ed elettronica allo scopo di ampliare il tipo di microscopi con cui fare questa importante determinazione ed il nostro ufficio normazione ne ha curato l’iter nelle varie fasi della revisione all’interno della commissione CEN/TC289, dove siamo presenti come esperti italiani.

 

In questo contesto ed alla luce delle attività di sempre, quali le sfide del settore ‘normazione’

 

Il settore della normazione è strategico per la filiera conciaria perché contare su metodi standardizzati è una garanzia di affidabilità sui risultati delle analisi effettuate. Al settore conciario viene richiesto sia per la legislazione cogente, il Reach innanzitutto, ma anche da capitolati privati ed etichette ecologiche, un controllo stringente sulla eco-sostenibilità del prodotto e del processo.

 

Infatti, alle concerie vengono sottoposti sempre più frequentemente MRSL (Manufacturing Restricted Substances List) da rispettare, ovvero viene richiesto che all’interno della catena produttiva certe sostanze o non vengano utilizzate o che vengano utilizzate al di sotto di una certa concentrazione massima. Quindi ciò sposta il controllo analitico dal Product (pellame) a tutti i prodotti utilizzati per conciarlo, ed alle acque di scarico: mentre per il pellame sono molti i metodi che nel corso del tempo sono stati normati e rappresentano ad oggi una sicurezza, per quanto riguarda i chemicals utilizzati in produzione, e quindi le MRSL, esistono pochissimi metodi di analisi ufficiali (ISO/EN) e specifici, qualche metodo del cuoio utilizzabile ufficialmente per i prodotti e tutto il resto dei metodi ancora non normato. Quindi una delle sfide principali della normazione è andare a colmare questo gap: è a tale scopo che come sistema Italia guidato da UNI, abbiamo chiesto alla commissione CEN/TC 289 Leather di attivare un nuovo gruppo di lavoro dedicato proprio alla standardizzazione dei metodi analitici per i prodotti chimici per il settore conciario. Sono stata incaricata, attraverso la creazione di un Ad Hoc Group, di verificare se sussistono le condizioni e sto lavorando attivamente su questo.

 

Un settore in continua evoluzione?

 

A livello di legislazione europea non dobbiamo dimenticare che il Reach è un regolamento in continua evoluzione e che nuove restrizioni che coinvolgono il settore pelle devono essere affrontate anche con lo sviluppo di metodi analitici adeguati. Mi riferisco specificatamente alla proposta franco-svedese di restrizione sulle sostanze sensibilizzanti cutanei nel settore abbigliamento (quindi tessile e pelle) presentata nel 2019. Al momento la richiesta ha superato tutti gli step previsti e si attende, a brevissimo, la decisione finale della commissione europea. Se la richiesta verrà approvata, come si suppone, dovranno essere messi a punto, e standardizzati, una grande quantità di metodi analitici per andare a verificarne, e quantificarne, l’eventuale presenza. Di questo compito sarà investita la commissione CEN/TC 289 Leather, di cui faccio parte: un enorme lavoro, senza dubbio, ma che servirà comunque a tutelare e qualificare il prodotto made in Italy, considerando che più del 60% del pellame prodotto in Europa è fatto in Italia.

 

 

Sistema FAIBENELAPELLE: valutazione e certificazione della sostenibilità. Il racconto del webinar del 27 novembre

Il 27 Novembre si è tenuto il nostro webinar “Sistema FAIBENELAPELLE” : un appuntamento dove il filo conduttore è stato la valutazione e la certificazione della sostenibilità nel processo conciario. 

 

La sessione è stata introdotta da Edoardo Imperiale, Direttore Generale di SSIP, che ha ricordato l’impegno della Stazione Sperimentale verso l’ecosostenibilità e in particolare ha inviato tutti i partecipanti ad approfondire il nuovo programma di Open Innovation, Leather Innovation Challenges 2025, una call for proposal riguardo alle nuove sfide tecnologiche volte a promuovere lo sviluppo dell’industria conciaria in un’ottica di sostenibilità.

 

Edoardo Imperiale ha poi passato la parola a Tiziana Gambicorti, Coordinatore Dipartimento Tecnologie di Processo  di SSIP, e a Paolo Masoni, presidente di Ecoinnovazione. 

 

Durante il webinar è stato messo in luce come sia importante analizzare l’intero ciclo di vita (Life Cicle Assessment) di un prodotto o di un processo per determinarne l’Impronta Ambientale di Prodotto (Product Environmental Footprint PEF), in modo da essere obiettivi e non cadere nell’errore del green washing.  

 

È stato poi affrontato il tema delle relative certificazioni di eco-sostenibilità, come il marchio Made Green in Italy (MGI), che certifica sia la provenienza Made in Italy del prodotto sia la sua conformità PEF, o la Dichiarazione Ambientale di Prodotto (Environmental Product Declaration EPD): strumenti attraverso i quali è possibile fare una valutazione reale e comparativa della produzione industriale.

 

È stato presentato quindi il Sistema “FAIBENELAPELLE”, messo a punto dalla SSIP con il supporto tecnico-scientifico di Ecoinnovazione

La finalità di questo progetto congiunto, non è solo quella di aggiungere un servizio di sostenibilità ulteriore, oltre a quello che è già il portafoglio dei servizi della Stazione, per le imprese, ma anche offrire a queste ultime un sistema semplice e meno costoso per calcolare la propria impronta ambientale

In questo modo, le aziende sono agevolate nel comunicare i dati relativi alla sostenibilità dei propri prodotti in maniera da ottenere tempi brevi il marchio Make Green in Italy e poter accedere alle numerose opportunità nazionali ed internazionali relative all’eco innovazione.

 

È stato poi lasciato spazio al un breve Q&A e ai saluti finali. Grazie a tutti per aver partecipato: vi ricordiamo che sono previsti altri 2 webinar di approfondimento incentrati sui temi della chimica e della tecnologia conciaria. 

 

Continuate a seguirci per restare aggiornati sulle nostre attività.

 

 

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