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Alla SSIP serata tra arte e ricerca: vernissage per la mostra “La pelle nell’Arte. Dal Seicento ad oggi” e lancio del terzo numero della rivista scientifica CPMC. 
Alla SSIP serata tra arte e ricerca: vernissage per la mostra “La pelle nell’Arte. Dal Seicento ad oggi” e lancio del terzo numero della rivista scientifica CPMC. 

Le opere d’arte antica e la ricerca più innovativa: sono stati questi due elementi, accumunati dal materiale “pelle”, i protagonisti del vernissage della mostraLa pelle nell’arte. Dal Seicento ad oggi”, a cura della Fondazione De Chiara De Maio, che si è tenuto alla Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e Materie Concianti, in occasione del quale è stata presentato il terzo numero della rivista “CPMC Cuoio Pelli Materie Concianti” edita dalla SSIP, con focus sul tema “Il Cuoio Made in Italy: materiale di punta della Bioeconomia Circolare”.

Dallo Scultore, ragazzo e modella con gruppo rappresentante il Ratto d’Europa, Acquaforte su pelle di agnello, di inestimabile valore di Pablo Picasso, al Ritratto di Comandante con baffi e moschetta di Filipe Diricksen ( attribuzione) con annessa riproduzione fedele della divisa in pelle; dall’Ephemeral Bliss: Embracing The Present, installazione di Marco Gallotta, con pelle intagliata applicata su supporto acrilico, sino all’opera dell’artista-attore Francesco Paolantoni (cubetti di pelle, mosaico in pelle), le opere della mostra, la cui finalità è anche quella di raccontare la nobiltà e versatilità di un materiale – la pelle – che accompagna da secoli la vita degli uomini, a livello artigianale, industriale, artistico, resteranno in esposizione presso la sede SSIP del Polo Tecnologico Olivetti di Pozzuoli, sino al 23 marzo 2025.

All’evento sono intervenuti, per la Stazione Sperimentale, EDOARDO IMPERIALE, Direttore generale SSIP; CARMELINA GROSSO, Responsabile Biblioteca e Servizio Documentazione SSIP; CLAUDIA FLORIO, Responsabile Ricerca SSIP; DIODATO DE MAIO, Presidente Fondazione De Chiara De Maio per la Fondazione e NICOLA SALDUTTI (caporedattore del Corriere della Sera) e VINCENZO DE LUCA, Docente di Storia dell’Arte.

Durante l’inaugurazione della mostra, l’artista Angelo Maisto ha eseguito una performance di acquerello su pelle che resterà in esposizione.

“Abbiamo voluto coniugare in questa occasione la tradizione artistica legata alla pelle e la presentazione della nostra rivista CPMC – CUOIO PELLE MATERIE CONCIANTI, per esaltare il valore di un materiale antico che rappresenta però ancora oggi un elemento imprescindibile per il Made in Italy”, ha sottolineato Imperiale: “Non a caso con questo terzo numero di CPMC abbiamo completato l’analisi “tridimensionale” del Cuoio Made in Italy, scomposto, nei tre numeri della rivista, nelle diverse dimensioni che lo costituiscono: un materiale circolare e intelligente, sostenibile e di qualità e, infine, un materiale Bio-Based per natura, tematica, tra l’altro, su cui verte il Progetto SOLARIS promosso dalla SSIP, nell’ambito del Partenariato Esteso MICS (Made in Italy Circolare e Sostenibile), finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU – PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA (PNRR), e totalmente finalizzato a soddisfare i fabbisogni di innovazione, sostenibilità, circolarità e tracciabilità della filiera della Pelle”.

 

“La produzione artistica che abbiamo presentato per la mostra La pelle nell’Arte. Dai Seicento ad oggi è un aspetto stimolante dell’attività conciaria poiché ci consente di osservare la riuscita intersezione tra industria e cultura. La rinnovata collaborazione con La Stazione Sperimentale, che ringraziamo per la fiducia accordataci, ci conferma la possibilità di fare Arte con la pelle. Da parte nostra ed in particolar modo mia, quale presidente della Fondazione nonchè imprenditore, affermo l’impegno in questo settore. Territorialità, imprenditoria e cultura sono elementi imprescindibili del nostro operato, nel rispetto della nostra mission e del nostro lavoro per la comunità”, ha commentato De Maio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FORMAZIONE: Alla SSIP si è tenuto l’info day a cura della Fondazione Mia Academy ITS Moda.
FORMAZIONE: Alla SSIP si è tenuto l’info day a cura della Fondazione Mia Academy ITS Moda.
Si è tenuto alla Stazione Sperimentale, l’info day a cura della Fondazione Mia Academy ITS Moda. Folto il gruppo di partecipanti target che hanno preso parte alla presentazione dei bandi, sei in tutto, di cui uno che si terrà nella sede di Pozzuoli e incentrato, naturalmente sul settore conciario. Presenti il Direttore della fondazione e responsabile del Politecnico del Cuoio, Serena Iossa; Gianluigi Calvanese, Responsabile servizi alle imprese SSIP; Michela De Risi Project manager Fondazione. Interessanti le due testimonianze di chi ha già preso parte ai corsi e ora lavora stabilmente nell’ambito conciario, alla SSIP e presso l’azienda Carpisa.
“E’ importante sottolineare che la qualifica dei corsi ITS è molto più di un semplice diploma”, ha sottolineato la Iossa: “si ottiene infatti il Conseguimento del Diploma Tecnico Superiore, di V livello EQF (Quadro Europeo delle Qualifiche), riconosciuto a livello europeo mediante Europass Diploma Supplement, oltre a crediti formativi per l’accesso all’università, rilasciati dalle università partner di MIA Academy (fino a 12 CFU per  corsi di laurea in Design per l’Innovazione e Design per la Moda, fino a 12 CFU per il Corso di laurea in Economia aziendale), con un Placement, è bene sottolineare di circa l’80% dei diplomati ITS che trova lavoro entro un anno in aziende del settore moda”, continua il Direttore, “Sono figure altamente qualificate, per rispondere alle esigenze del settore. E inoltre, non va sottovalutato il target, dai 18 ai 55 anni non compiuti, con la possibilità di accedere a borse di studio”.
Nello specifico, su Pozzuoli sarà avviato il Corso ITS “Made in Italy Leather Fashion Manager”  che intende risponde al fabbisogno delle imprese della filiera Moda di figure specializzate sui temi della sostenibilità, Marketing e che siano in grado di supportare la realizzazione di strategie di internazionalizzazione basate sulla valorizzazione delle proprie produzioni Made In Italy. La figura così formata promuove i prodotti in pelle del Made in Italy; cura la pianificazione strategica nei Mercati Internazionali; predispone piani di Marketing e Comunicazione su canali tradizionali e digitali. Una formazione specifica e subito spendibile, grazie alle 1800 ore tra aula e stage presso aziende.

 

 

MAGAZINE International Leather Maker – Issue 68 Nov/dic 2024
MAGAZINE International Leather Maker – Issue 68 Nov/dic 2024

◊ Letture presso la Biblioteca della Stazione Sperimentale Pelli ◊   Rivista di settore: ILM International Leather Maker   

International Leather Maker è una pubblicazione di informazioni provenienti dal mondo del cuoio e delle pelli, a distribuzione internazionale che offre approfondimenti tematici sia nel settore industriale, dei brand della moda, della ricerca e della sostenibilità.

 

Editore: Edify Digital Media Ltd. – London, SE12RE (United Kingdom) e-mail: customerservices@edifydigitalmedia.com

 

 

 

 

La casa editrice inglese offre la possibilità di abbonarsi al “ILM Digital & Print Pack” ricevendo, 6 numeri di ILM Magazine in formato stampato, accesso al sito web ILM compreso il contenuto alle gated news e tanto altro.

 

Editoriale Nonostante le difficoltà, la pelle si sta muovendo nella giusta direzione.

La colonna di sequoia Da dove verrà il prossimo boom della pelle?

Punto di discussione Come possono le aziende prepararsi all’EUDR?

Rassegna di notizie Il Gruppo Mastrotto acquisisce Coindu.

Il 2024 si chiude con una nota difficile.

      Per informazioni potete consultare la nostra Biblioteca   Sede Biblioteca  Stazione Sperimentale per I’Industria delle Pelli e delle Materie Concianti srl – c/o Comprensorio Olivetti Via Campi Flegrei, 34 • 80078 Pozzuoli (NA) –  per consultazione è gradito appuntamento  ai seguenti recapiti – tel: 081 597 91 12  e-mail: c.grosso@ssip.it

 

Il cuoio: materiale realizzato da biomasse con buone prassi in termini di circolarità e Simbiosi Industriale
Il cuoio: materiale realizzato da biomasse con buone prassi in termini di circolarità e Simbiosi Industriale

Viaggiare sulle vie della modernità è una delle scommesse di CPMC: per la terza uscita del 2024 ci concentriamo sulla “Bioeconomia Circolare”. Con questo ultimo numero dell’anno si completa l’analisi “tridimensionale” del Cuoio Made in Italy: nei tre numeri della rivista, infatti, la riflessione è stata sulle diverse dimensioni che lo caratterizzano, come un materiale circolare e intelligente, sostenibile e di qualità e, infine, un materiale Bio-Based per natura. In particolare ragioniamo, nelle pagine che seguiranno, sul valore aggiunto intrinseco del cuoio come materiale realizzato da biomasse e sulla creazione di buone prassi in termini di circolarità e Simbiosi Industriale. Nel numero in questione grazie ad esperti e a protagonisti del comparto, discutiamo sulle nuove frontiere tecnologiche, a servizio della sfida, e sulla necessaria condivisione di competenze, esperienze e vedute intersettoriali per raggiungere risultati apprezzabili. La bioeconomia italiana, ed è bene ripartire da numeri generali per inquadrare il tema, rappresenta il 10% in termini di valore della produzione e il 7,6% per quanto riguarda l’occupazione sul totale dell’economia, come riportano i dati del Rapporto sulla Bioeconomia in Europa (a cura di Intesa San Paolo, Federchimica, Cluster Spring), riferiti al 2023. Lo scorso anno, secondo il rapporto, le attività connesse alla bioeconomia hanno generato beni per 437,5 miliardi di euro, 9,3 in più rispetto al 2022, occupando circa due milioni di persone. In questo scenario, l’Italia, come emerge dalla sintesi proposta dello studio, possiede competenze all’avanguardia e una serie di prodotti bio-based unici e in continua evoluzione nonché una piattaforma di bioeconomia circolare che ci permette di essere eccellenza in Europa. L’analisi della composizione settoriale della Bioeconomia vede l’Italia primeggiare per l’importanza della filiera della moda. Un rilevante 11% sul totale racconta di scelte strategiche vincenti e testimonia percorsi ben avviati. La quota bio-based del Sistema Moda italiano (che include la filiera del tessile-abbigliamento e della pelle) si posiziona su livelli poco inferiori al 50% del totale. Un primato italiano, questo, che è costruito sul comparto conciario, centrale perché parliamo sia di un settore che per definizione lavora partendo da biomassa/fonti rinnovabili, che costituiscono scarti di un’altra filiera, sia di un comparto che ha nel suo DNA, questa propensione come ricorda Fulvia Bacchi, direttore UNIC – Concerie Italiane. Scoprirete, nel prezioso contributo di Fabrizio Nuti, presidente UNIC – Concerie Italiane, dati e traiettorie di crescita. Vi imbatterete, sfogliando le pagine, in progetti che costituiscono il paradigma dei principi di Simbiosi Industriale, con implicazioni che si spostano sempre di più dalla frontiera della ricerca a quella della sperimentazione nella dimensione d’impresa. È proprio su tali tematiche che verte il Progetto  SOLARIS – Sustainable Options for Leather Advances and Recycling Innovative Solutions, promosso dalla SSIP, nell’ambito del  Partenariato Esteso MICS (Made in Italy Circolare e Sostenibile),  finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU – PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA (PNRR), e totalmente finalizzato a soddisfare i fabbisogni di innovazione, sostenibilità, circolarità e tracciabilità della filiera della Pelle, in connessione con i settori tessile ed agri-food, tanto per citare un esempio di quanto già in cantiere. Concetti, valori soprattutto, che sono il cuore sempre più pulsante di MICS e della Stazione Sperimentale per l’’Industria delle Pelli e materie concianti, che assieme all’’Università degli Studi di Napoli Federico II, ha promosso la II tappa del roadshow – dal titolo “Materiali intelligenti per prodotti sostenibili e circolari”, del più grande partenariato esteso nazionale che si è svolta lo scorso 22 novembre a Napoli. Il roadshow è stato preceduto da un’intensa giornata in cui si è entrato nel vivo dello Spoke 4 con il relativo Mid-Term Meeting guidato da Domenico Caputo, Università degli Studi di Napoli Federico II, dal titolo Materiali intelligenti e sostenibili per prodotti e processi industriali circolari e aumentati. MICS è un corpo unico, che muove i suoi passi sempre più audacemente verso l’innovazione sostenibile e circolare dei prodotti di punta del Made in italy; come è emerso dal Tavolo Inter-Spoke Progetti MICS coordinato da Claudia Florio, responsabile ricerca SSIP: un momento di fondamentale riflessione per massimizzare il potenziale espresso delle varie anime di MICS, che integrano, in tutte le relative declinazioni, i concetti di design, progettazione e adozione di approcci sistemici per le imprese e le filiere, oltre che competenze tecnico-scientifiche sui materiali avanzati e sulle ultime frontiere delle tecnologie abilitanti. Unica è la visione che MICS sta maturando, grazie al contributo trasversale dei suoi partner. Una due giorni che ha visto la SSIP protagonista dei diversi momenti, in particolare del panel dedicato alla Moda e al Made In Italy, vero fulcro, quest’ultimo, del cambiamento, sessione che ho avuto il piacere di presiedere. Al termine dei lavori si è svolta, infine, l’inaugurazione presso il Polo di San Giovanni a Teduccio della Sede Sud di MICS, che ospiterà anche la SSIP, un nuovo HUB dedicato alla crescita del Mezzogiorno, ponendosi come punto di riferimento per la formazione, la ricerca e l’innovazione, con un focus particolare sullo sviluppo di nuovi materiali e le loro applicazioni nell’Arredamento, Filiera Moda e AutomazioneMeccanica. Il trend è positivo, in riferimento ai numeri e alla qualità del prodotto, e può solo crescere: enti come la SSIP lavorano in questa direzione e magazine come quello che state sfogliando vogliono rappresentare occasione di approfondimento, analisi e studio. “La storia del cuoio è molto più di una evoluzione tecnologica che il settore ha sperimentato negli ultimi anni. È una storia – per usare le parole del professore Nicolais – di innovazione, creatività e circolarità, in cui le conoscenze e le tradizioni di molte culture si sono fuse per creare prodotti che hanno migliorato la vita dell’uomo”.  Una storia che deve continuare per costruire il futuro e noi, come sempre, faremo la nostra parte.

 

 

Focus: Cuoio, soft robotics e prodotti aumentati: le nuove sinergie per Progetti Flagship di MICS
Focus: Cuoio, soft robotics e prodotti aumentati: le nuove sinergie per Progetti Flagship di MICS

A poche settimane dall’evento dello “Spoke4”, tenutosi lo scorso novembre, in concomitanza della tappa napoletana del Roadshow del Partenariato Esteso MICS (Made in Italy Circolare e Sostenibile), prendono avvio le nuove fasi di collaborazione all’interno dello Spoke e del Partenariato, particolarmente nell’ottica di presidiare i progetti emblema di MICS.

Focus completo qui

 

A cura della Dr. ssa Claudia Florio 13-12-2024

MAGAZINE – “World Sports Activewear (WSA)” – Cifre basse per il riciclo delle fibre
MAGAZINE – “World Sports Activewear (WSA)” – Cifre basse per il riciclo delle fibre

◊ Letture presso la Biblioteca della Stazione Sperimentale Pelli ◊

Rivista: WSA Sportstextiles – Materiali per l’abbigliamento sportivo vol. 30 – 2024 

Pubblicazione leader per lo sviluppo di materiali nel mercato dell’abbigliamento sportivo.

Editore: World Trades Publishing Ltd, Liverpool, (UK)

Nel corso del 2001, per completare la rivista “World Sports Activewear (WSA)”, è stato lanciato Sportstextiles.com, come portale di notizie. Più di 100 storie da tutte le parti del mondo, riguardanti gli sviluppi nei tessuti, nei materiali e nei prodotti finiti, vengono pubblicate ogni mese.

Contents: World Sports Activewear (WSA), Vol.30, Issue 4, 2024

Approfondimenti: 

Accettare la sfida: Geno e Hyosung

Nuovi arrivati: Startup di nuova generazione

Intervista: Vincent Djen, Cheng Kung Garments

 

Questa rivista e tutte le edizioni precedenti possono essere consultate presso la nostra Biblioteca

Sede Biblioteca 

Stazione Sperimentale per I’Industria delle Pelli e delle Materie Concianti srl – c/o Comprensorio Olivetti
Via Campi Flegrei, 34 • 80078 Pozzuoli (NA) –  per consultazione è gradito appuntamento  ai seguenti recapiti – tel: 081 597 91 12  e-mail: c.grosso@ssip.it

 

Da CPMC – Nuti (presidente UNIC): Per un’idea progettuale di qualità
Da CPMC – Nuti (presidente UNIC): Per un’idea progettuale di qualità

“Qualità” è ben più di una parola. Per la pelle italiana, è la dimensione essenziale ed estesa di una supremazia globale che va oltre il prodotto stesso e che richiede di essere scritta con la Q maiuscola. La Qualità conciaria italiana, infatti, è un concetto che al suo interno contiene e declina una moltitudine di vincenti significati creativi, tecnologici, commerciali. La nostra Qualità è la bussola che – storicamente – ha guidato la crescita e lo sviluppo del settore in Italia e nel mondo. È l’arma concorrenziale inattaccabile che ci ha permesso di elevarci sopra la massa di produzioni che basavano – e basano – tutto o quasi sul prezzo.
La nostra Qualità è una garanzia di stile e performance. Ma non è più soltanto questo, perché non può più essere riferita al solo prodotto, al solo materiale, alla sola pelle. La Qualità dell’industria conciaria italiana è la testimonianza – quotidiana e rigorosa – di un misurabile approccio sostenibile e di un inesausto impegno su tracciabilità, origine e provenienze della materia prima. Un fattore, quest’ultimo, che ci pone all’avanguardia e ci pone in una condizione di profondo disagio e preoccupazione davanti a scenari legislativi dei quali condividiamo le finalità, ma non i metodi di messa a pratica. Il riferimento è – inevitabilmente – al Regolamento Anti- Deforestazione EUDR varato dall’Unione Europea e allo sforzo che UNIC – Concerie Italiane, insieme a Cotance (la rappresentanza conciaria continentale), sta sostenendo per razionalizzarne le pratiche.
La nostra Qualità è – anche – il frutto di una capillare attenzione alla salute, alla sicurezza sul luogo di lavoro e di una sostanziale assunzione di responsabilità sociale diffusa in tutti i nostri territori di riferimento: i distretti produttivi più organizzati e strutturati, i luoghi in cui operano in modo più isolato alcune significative esperienze conciarie d’impresa. La Qualità della pelle e della conceria italiane, però, sarebbe autoreferenziale se non fosse certificabile e certificata. Non è un caso che il settore abbia promosso la nascita di ICEC, l’unico Istituto di Certificazione in Europa e nel mondo specializzato esclusivamente nella filiera della pelle. ICEC, dal 1994, ha ampliato la propria sfera di influenza operativa e organizzativa, accogliendo, tra i suoi soci, le associazioni nazionali di categoria della calzatura, della pelletteria e della pelliccia; le rappresentanze dei produttori di accessori e componenti; i produttori di prodotti chimici; SSIP (Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle Materie Concianti), il MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy). A sua volta ICEC è accreditato ACCREDIA per il sistema di gestione qualità (ISO 9001), ambiente (ISO 14001), EMAS, salute e sicurezza (OHSAS 18001/ISO 45001), prodotto (Norme UNI o specifica tecnica del produttore) e denominazione di origine della pelle (EN 16484). La nostra Qualità è ben più di una parola. La nostra Qualità è una garanzia progettuale.

FORMAZIONE CONCIARIA, ALLA SSIP DI POZZUOLI INFO DAY A CURA DELLA FONDAZIONE MIA ITS ACADEMY MODA CAMPANIA
FORMAZIONE CONCIARIA, ALLA SSIP DI POZZUOLI INFO DAY A CURA DELLA FONDAZIONE MIA ITS ACADEMY MODA CAMPANIA
Martedì 17 dicembre, dalle ore 10 alle ore 12 alla Stazione Sperimentale delle Pelli e Materie Concianti in Via Campi Flegrei n. 34 – Polo tecnologico Olivetti (Pozzuoli), l’INFO DAY dedicato alla formazione, organizzato dalla Fondazione Mia ITS Academy Moda Campania, in collaborazione con la SSIP, socio fondatore, per scoprire l’offerta formativa dell’ITS Moda MIA, con un focus specifico sul corso, che si terrà nella sede SSIP di Pozzuoli, per tecnico superiore manager prodotti moda pelle sui mercati internazionali – Made in Italy Leather Fashion Manager.
A seguito dell’incontro di presentazione sarà possibile visitare i laboratori della Stazione sperimentale e la mostra permanente “la Casa del Guanto”.
Una formazione dedicata al settore conciario, rivolta ad un’utenza dai 18 ai 55 anni, non compiuti, con l’obiettivo di acquisire competenze immediatamente spendibile in un ambito che continuamente richiede figure specializzate.
“Il settore tessile in generale e quello conciario in particolare, rappresentano un eccezionale bacino per chi voglia di lavorare in maniera stimolante nel mondo del Made in Italy”, spiega Serena Iossa, Direttore della Fondazione Mia ITS Academy Moda Campania, “e, attraverso i nostri corsi, gratuiti e con possibilità di accedere a borse di studio, vogliamo creare opportunità non solo per le aziende ma soprattutto per il territorio”. 

Posti limitati. Prenotazione in presenza qui 

Per seguire l’evento da remoto inviare una mail a info@miafondazioneits.it

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