Lo scopo dell’ingrasso è quello di rivestire con uno strato oleoso gli elementi fibrosi della pelle disidratati dai processi di concia. Tale rivestimento con sostanze grasse può essere paragonato ad un’azione lubrificante la quale consente un più adeguato scorrimento delle fibre tra di loro. 

I prodotti ingrassanti hanno notevole influenza su diverse proprietà del cuoio quali la morbidezza, il tatto superficiale, la cedevolezza, le caratteristiche di resistenza allo strappo, l’impermeabilità all’acqua, la permeabilità all’aria e al vapore acqueo, il peso specifico e così via. 

Le sostanze grasse utilizzate nell’industria conciaria possono essere suddivise in due grandi gruppi, quelle di origine naturale e quelle ottenute per sintesi. Le sostanze grasse di origine naturale provengono dal regno animale e vegetale; in particolare dal regno animale è possibile distinguere i grassi da animali terrestri (strutto, sugna, sego, etc.) e gli oli di animali marini (merluzzo, sardine, tonno, etc.). Gli oli vegetali comprendono olio di cocco, olio di ricino, olio di colza, olio di palma, olio di soia etc. Le sostanze grasse ottenute per sintesi, nel gergo conciario, si riferiscono ai cosiddetti ingrassanti “sintetici”, terminologia usata per descrivere sia i prodotti derivati dalla petrolchimica (oli minerali, paraffine solfoclorurate) sia quelli ottenuti per sintesi (prodotti che imitano gli oli naturali nella loro struttura chimica). 

In generale, al fine di rendere le sostanze grasse emulsionabili e renderne possibile l’utilizzo nel processo conciario, queste sostanze vengono sottoposte a trattamenti che aggiungono specie ioniche alla catena idrocarburica; classicamente questi trattamenti portano all’ottenimento di ingrassi solforati o di ingrassi solfitati. 

Le caratteristiche dei singoli ingrassi così trattati vengono ulteriormente modificate attraverso l’aggiunta di emulsionanti sintetici anionici e non ionici e, in casi particolari, anche cationici. Questi emulsionanti hanno lo scopo fondamentale di migliorare la resistenza delle emulsioni e talvolta di modificare le caratteristiche del grasso e dello stesso cuoio. La natura di questi emulsionanti è molto diversa: per gli anionici si tratta in genere di alcoli grassi solfatati, alchilsolfonati e prodotti di condensazione di acidi grassi mentre i non ionici sono in genere rappresentati da esteri ed eteri poliglicolici, monogliceridi di acidi grassi ed esteri poligliceridi. Nel caso di conce al cromo, possono essere utilizzati anche emulsionanti cosiddetti complesso-attivi composti da acidi organici, quali il citrico, tartarico o fosforico, legati a gruppi lipofili e salificati sotto forma di sali ammonici o sodici; questi emulsionanti si legano al complesso cromo-collagene dando un’ottima resistenza all’acqua ed un miglioramento della grana del fiore. 

In genera la composizione tipica di un prodotto di ingrasso può prevedere comunque la presenza acqua, sostanze volatili, e sostanze minerali (sali inorganici) idrosolubili, a complemento delle sostanze ingrassanti, che, per quanto detto sopra, comprendono sia i grassi naturali che sintetici che gli emulsionanti (tensioattivi anionici, cationici e non ionici). 

 

Le tecniche che possono essere utilizzate per la caratterizzazione quantitativa della composizione sono di natura classica, gravimetrica e/o volumetrica, sui cui principi di basano 

  1. Metodo Panzer Niebuer per la separazione della frazione lipofila da quella idrofila e determinazione dei parametri relativi alle due aliquote. 
  • Frazione lipofila: 
  • acidi grassi liberi 
  • sostanze grasse insaponificabili 
  • sostanze grasse saponificabili 
  •  Frazione idrofila: 
  • emulsionanti 
  • sostanze minerali idrosolubili 
  1. Metodo Marcusson per la determinazione dell’acqua 
  1. Determinazione quantitativa dell’umidità e delle sostanze volatili 

a cui si possono accoppiare altri metodi, anche molto più sofisticati per la qualificazione del prodotto ingrassante, ovvero per la determinazione di elementi in tracce, quali ad esempio: 

 

  • Determinazione del numero di Iodio, correlato alla presenza di grassi insaturi; 
  • Determinazione qualitativa e quantitativa delle sostanze volatili con la tecnica Purge and Trap e GC-MS 
  • Caratterizzazione e quantificazione di sostanze semivolatili di diversa natura tramite GC-MS nella frazione lipofila 
  • Spettroscopia qualitativa AT-IR dell’ingrasso, della frazione lipofila e di quella idrofila. 

 

 

 

 

Per ulteriori informazioni rivolgersi a: 

Dott. Gianluigi Calvanese  
Responsabile Area Laboratori e Servizi alle Imprese  
g.calvanese@ssip.it   

 

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