Nov 26 2025
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DA CPMC – FLORIO (Resp. area Ricerca e Sviluppo SSIP): “Il percorso evolutivo del cuoio nell’universo multidimensionale della sostenibilità della produzione”
Considerate le antichissime origini della produzione conciaria e la sua diffusione globale fin dai tempi più remoti, a volerne ripercorrere le caratteristiche evolutive bisognerebbe tener conto delle principali trasformazioni che hanno investito l’intera umanità, dalla preistoria ai nostri giorni. Ne consegue che le tappe evolutive di tale produzione hanno riguardato non soltanto aspetti tecnologici, ma culturali, sociali, ambientali, economici, riflettendo i molteplici cambiamenti radicali affrontati dal- la società in un lasso di tempo così lungo.
È possibile, tuttavia, restringere il campo d’osservazione di tale percorso, focalizzando- si sul più attuale concetto di sviluppo sostenibile, il quale, consolidatosi progressivamente negli ultimi decenni, ha tracciato traiettorie che tutt’oggi delineano i contorni e orientano gli obiettivi delle azioni sistemiche da mettere in campo nei principali contesti produttivi; in tale contesto, il comparto conciario si è distinto per l’impegno crescente nella transizione verso processi a basso impatto ambientale, nell’adozione di tecnologie pulite e nella valorizzazione del ciclo di vita dei materiali, in risposta non solo alle sfide del mercato globale, ma anche alle stringenti normative ambientali europee e nazionali, che impongono standard sempre più elevati di responsabilità ambientale e sociale.
Sul piano tecnologico, per un materiale di origine naturale, come il cuoio, che viene tuttavia prodotto attraverso trasformazioni che in tempi recenti hanno previsto l’impiego di soluzioni caratterizzate da una complessità chimica crescente, gran parte del recente impegno sulla sostenibilità, ha riguardato innovazioni sul fronte dell’impiego di soluzioni di green chemistry e tecnologie sostenibili evolute. Tali cambiamenti, hanno comportato la rivisitazione sostanziale degli approcci produttivi, con ricadute evidenti sulle altre dimensioni della sostenibilità; la necessità di rivisitare in maniera sostanziale i paradigmi produttivi ha comportato non solo fabbisogni di cambiamenti tecnologici e infrastrutturali, ma anche il ricorso a figure professionali con caratteristiche di elevata specializzazione scientifica, con evidenti ricadute sul piano sociale/occupazionale e, più in generale, imponenti ricadute sui cambiamenti culturali necessari per affrontare le nuove sfide.
La Stazione Sperimentale ha accompagnato il settore verso questo sfidante e complesso percorso, potendo contare nel tempo su un numero crescente di qualificatissimi partner di ricerca. Un impulso determinante è venuto in tal senso alle azioni promosse nell’ambito del Partenariato Esteso MICS (Made in Italy Circolare e Sostenibile), e particolarmente dal Progetto 4.01 SOLARIS – Sustainable Options for Leather Advances and Recycling Innovative Solutions, promosso e coordinato dal- la SSIP, e che vede come partner l’Università degli Studi di Napoli Federico II, il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino, l’Università degli studi di Padova, Università degli Studi di Brescia, CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche. In tale ambito, difatti, è stato possibile non solo rafforzare l’offerta scientifica sulle tecnologie sostenibili alla base della progettazione di nuove generazioni di cuoi sostenibili e circolari, ma anche avvalersi del contributo di partner con competenze trasversali, in grado di concorrere alla progettazione di approcci sistemici per le imprese e filiere utilizzatrici di cuoio per l’adozione di tali soluzioni, nonché di sviluppare una visione integrata rispetto alle ricadute delle innovazioni sulle altre componenti della sostenibilità, ivi com- presa, la dimensione sociale.

Dirimente è stata in tal senso la collaborazione avviata nell’ambito del Progetto SOLARIS con partner caratterizzati da competenze non solo scientifiche e tecnologiche, ma anche umanistiche, economiche e manageriali. A completare le azioni sistemiche avviate per analizzare in maniera condivisa rischi e opportunità derivanti dall’adizione di nuove soluzioni sostenibili, è stata attivata una sinergia crescente con ulteriori Progetti di MICS, sia nell’ambito dello Spoke 4, pilastro tematico sui Materiali intelligenti e sostenibili per prodotti e processi industriali circolari e aumentati, che nell’ambito di altri Spoke del Partenariato Esteso; una sinergia che è andata progressivamente estendendosi ad un numero sempre maggiore di progetti focalizzati su campi di interesse sovrapponibili ai diversi obiettivi realizzativi del Progetto SOLARIS (figure 1 e 2). Proprio sul tema dell’analisi multidimensionale dell’innovazione sostenibile e circolare dell’industria conciaria, va particolarmente ci- tata la sinergia con lo Spoke 7 – Modelli di bu- siness innovativi e orientati al consumatore per catene di approvvigionamento resilienti e circolari, rispetto ad azioni svolte in collaborazione tra il Progetto SOLARIS ed il Progetto ReStart, progetto dello Spoke 7 che mira a promuovere l’evoluzione delle filiere produttive verso modelli più resilienti e circolari, attraverso lo sviluppo e l’applicazione di modelli predittivi e strumenti analitici scientificamente validati.

Come sarà rappresentato nei contributi suc- cessivi, è stata in tale ambito progettata e somministrata una accurata survey a produttori ed utilizzatori di cuoio, la cui analisi critica ha consentito di evidenziare lo stato dell’arte della sostenibilità del settore manifatturiero di riferimento, analizzando la dimensione tecnica, economica e socio-culturale d’impresa, cogliendone punti di forza e criticità, e ottenendo un dettaglio di informazioni necessario per la predisposizione di strumenti predittivi e decisionali per la gestione dell’in- novazione sostenibile dei settori manifatturieri considerati.
Tali approcci sistemici, vanno a completare il quadro delle azioni svolte nell’ambito del Progetto SOLARIS per implementare la sostenibilità delle imprese conciarie sul fronte scientifico e tecnologico: da un lato, sono state sviluppate soluzioni per migliorare la sostenibilità e circolarità del processo nelle fasi a umido e di rifinizione (particolarmente mediante sviluppo di molecole biobased da fonti rinnovabili, derivanti da scarti di diverse filiere produttive); dall’altro, implementando le strategie per la minimizzazione e la misurabilità dell’impatto ambientale. Rispetto al tema delle soluzioni per lo sviluppo di nuovi materiali circolari, a partire da scarti concia- rie di altre filiere, sono in corso studi finalizzati alla valutazione di requisiti ambientali e prestazionali di tali materiali, anche in un’ottica ‘End of Waste’; sono a tale fine in corso studi sistemici di biodegradabilità, svolti dalla Stazione Sperimentale su film biobased e nuovi materiali circolari sviluppati a partire da scarti conciari, in collaborazione con il Progetto MICS 4.05 WE-WASTE END, coordinato dai partner dell’ Università di Padova.
Ulteriori attività per promuovere la minimizzazione dell’impatto ambientale delle produzioni conciarie, svolte in collaborazione con il partenariato, riguardano il tema del tratta-mento dei reflui e del monitoraggio di analiti di interesse ambientale: su tale fronte, va citato l’impegno dei partner dell’Università di Napoli e dell’Istituto per la Tecnologia delle Membrane del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ITM), per le attività relative all’impiego di sistemi come la microfiltrazione (MF), l’ultrafiltrazione (UF), la nanofiltrazione (NF) e l’osmosi inversa (OI), per il trattamento dei reflui in un’ottica di economia circola- re, con recupero di concianti. Sugli aspetti di monitoraggio dei di concianti ed analiti di interesse ambientale nei bagni di concia e nei reflui, un forte impulso viene dagli studi della Stazione Sperimentale finalizzati alla messa a punto di approcci chemiometrici applicati alla spettroscopia NIR (Near Infrared): la rapidità delle acquisizioni NIR (pochi secondi) e la robustezza degli strumenti, unita alla possibilità di analizzare campioni senza preparazione, rendono la spettroscopia NIR ideale per il monitoraggio di processo (PAT – Process Analyti- cal Technology). Gli strumenti NIR possono essere integrati direttamente in linea o online, fornendo dati in tempo reale per il controllo qualità e l’ottimizzazione dei processi produttivi. Inoltre, l’uso di modelli chemiometrici avanzati permette di correlare gli spettri con le concentrazioni di diversi analiti, anche in matrici complesse; tali caratteristiche hanno consentito di sviluppare metodiche predittive su campioni acquosi di concianti ed analiti di interesse ambientale, aprendo prospettive di controllo di processo in un’ottica di uso efficientato delle risorse, minimizzazione dei chemicals e monitoraggio degli analiti di interesse nei reflui (figura 3).
Molti di questi rilevanti approcci e risultati scientifici sono stati discussi in occasione dell’Italian Leather Research Summit 2025, evento promosso dalla Stazione Sperimentale e tenutosi presso la Biblioteca Storica della facoltà di ingegneria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, lo scorso 13 giugno; un evento particolarmente significativo, dal quale è emerso il valore aggiunto derivante da progressivo ampliamento della rete di competenze multidisciplinari in materia di innovazione sostenibile e circolare del cuoio e del confronto costante con imprese e stakholder lungo tutta la filiera.

Acknowledgement
This work arises from a part of activities carried out within the MICS (Made in Italy – Cir- cular and Sustainable) Extended Partnership and received funding from the European Union Next-Generation EU (PIANO NAZIO- NALE DI RIPRESA E RESILIENZA (PNRR) – MISSIONE 4 COMPONENTE 2, INVESTIMEN-
TO 1.3 – D.D. 1551.11-10-2022, PE00000004). This manuscript reflects only the authors’ views and opinions, neither the European Union nor the European Commission can be considered responsible for them. We thank Samuele Lovato for providing preliminary results.
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