Nuove tecnologie per la rivalutazione degli scarti per l’industria di pelletteria

 

Il Progetto “NOW LET’s GO (NO Waste from LEather GOods) – Nuova vita agli scarti dall’industria della moda in pelle” – a valere sul Bando per il cofinanziamento di progetti di ricerca volti allo sviluppo di tecnologie per la prevenzione, il recupero, il riciclaggio ed il trattamento di rifiuti non rientranti nelle categorie già servite da consorzi di filiera, all’ecodesign dei prodotti ed alla corretta gestione dei relativi rifiuti – Edizione 2020 del  Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, avvia uno studio di ricerca industriale e sviluppo sperimentale finalizzato al riutilizzo degli scarti della lavorazione nella produzione di accessori in pelle per la creazione di nuovi materiali.

 

L’attività è volta a riutilizzare i rifiuti di pelle finita in combinazione con altre fibre per realizzare materiali compositi sostenibili, utilizzabili per applicazioni di consumo in settori come l’arredamento (tappezzerie, pareti e altri rivestimenti), la bioedilizia (fonoassorbenti, isolanti e traspiranti) ed altri settori industriali. Si intende così concretizzare il potenziale di circolarità nella gestione degli scarti del settore, nel segno dei principi di prevenzione, sostenibilità, responsabilizzazione e cooperazione dei soggetti coinvolti nella filiera produttiva, prescritti dall’art. 178 del D. Lgs. 152/2006. Il progetto potrà quindi fornire un utile contributo soprattutto in ottica della preparazione per il riutilizzo e del riciclaggio dei materiali, obiettivi indicati dall’art. 179 come criteri di priorità nella gerarchia della gestione dei rifiuti.

 

Ciò, del resto, coincide anche con il concetto di economia circolare generalmente noto come il superamento del trittico “prendi-produci-scarta” (take-make-dispose), per dare vita a sistemi chiusi in cui gli sprechi sono ridotti e/o reimpiegati nella catena del valore. È anche perfettamente in linea con il SDG numero 12 – Produzione e consumo sostenibili – che sostiene la riduzione dei costi economici, ambientali e sociali lungo tutta la catena del valore.

Ulteriori peculiarità del progetto sono la sua potenziale fattibilità e replicabilità e il potenziale innovativo. L’idea progettuale muove infatti dalle precedenti e già consolidate tecniche di rigenerazione delle fibre di cuoio studiando un nuovo processo di riutilizzo di tali scarti mettendo a punto la tecnologia formatrice Airlay. Verrà studiata ed applicata tale tecnologia sugli scarti in pelle per realizzare nuovi materiali con diverse destinazioni d’uso attraverso la combinazione con altre fibre sintetiche o naturali.

 

Anche nella letteratura scientifica sono già rintracciabili studi sulle applicazioni dell’economia circolare nel settore conciario, che evidenziano sia gli sprechi sia il potenziale di circolarità. Fra gli ostacoli più comuni rilevati si possono citare le tecnologie per il riciclo, l’appetibilità dei materiali per un mercato secondario di qualità e talvolta la fattibilità economica, che dipende anche dal sostegno economico fornito al settore. I processi di recupero già utilizzati peraltro, se adatti alla lavorazione dei cuoi conciati al vegetale, sono più complessi per la lavorazione di quelli conciati al cromo, di cui il progetto intende occuparsi. Il progetto mira quindi a contribuire allo sviluppo di nuove tecniche per sfruttare l’ulteriore potenziale dei prodotti di scarto.

Un altro problema ricorrente è la mancanza di una catena del valore sostenibile, coerente e ben funzionante. NOW LET’s GO intende ovviare a questo problema coinvolgendo attori con esperienza e interessi già orientati all’uso responsabile delle materie prime. Per esempio, il laboratorio Cartiera della coop. Abantu – uno dei partner di progetto – persegue già un modello di business basato su un uso “a cascata” delle risorse, con un approccio che attualmente prevede: (1) raccolta degli avanzi dalle catene di produzione delle aziende del settore moda e automotive; (2) trasformazione in prodotti del settore moda sostenibili ed etici. Attraverso la realizzazione del progetto NOW LET’s GO, si intende valorizzare ulteriormente le risorse utilizzate: da un lato, attraverso la realizzazione di prototipi definiti secondo i principi dell’ecodesign e, dall’altro, attraverso la valorizzazione dei propri residui di produzione da impiegare nella realizzazione di altri prodotti, che portino all’obiettivo “Zero Waste”.

 

Oltre allo studio LCA, SSIP in questa fase, si occuperà di rifinire il materiale composito con trattamenti di nobilitazione superficiali o coating del nuovo supporto rigenerato, sviluppato con tecnica Airlay per la fabbricazione di simil-pelle per la realizzazione di manufatti come solette, accessori per il settore moda, rivestimenti di arredo e tappezzeria (rivestimenti per sedute, pareti per la casa e della nautica, elementi estetici e funzionale per il settore del mobile. Ognuna di quest’ultime applicazioni avranno necessità di rivestimenti o rifinizioni proprie e specifiche del campo applicativo e destinazione d’uso. Saranno, infine, testate le performance tecniche, estetiche ed organolettiche dei prodotti realizzati, come ad esempio: aspetti estetici generali pertinenti all’articolo e capitolato di riferimento, resistenze meccaniche come strappo, abrasione o adesione dello strato di rifinizione, resistenze agli agenti atmosferici come luce e calore, resistenze agli agenti chimici denaturanti o sporcanti e all’acqua.

 

Articolo a cura di Marco Nogarole

Responsabile Ufficio Distretto Arzignano SSIP

 

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