E’ online il nuovo numero della rivista CPMC – Cuoio Pelli e Materie Concianti, magazine ufficiale dalla Stazione Sperimentale per l’Industria delle pelli e delle materie concianti.
Si tratta del primo numero per questo 2024.
Il Focus selezionato in questa edizione è “Il Cuoio made in Italy: un materiale circolare e intelligente”.
L’introduzione come di consueto è affidata ad una intervista a Edoardo Imperiale, Direttore Generale SSIP e Direttore responsabile della rivista CPMC.
“Una storia che continua per raccontare le innovazioni del comparto”
Il primo numero, dopo la celebrazione del centenario, ci proietta ancor di più nel futuro. Il focus scelto “Il Cuoio: un materiale circolare e intelligente” è, in sintesi, la narrazione di una epoca, di una sfida. Il materiale più antico del Mondo, quello che ha accompagnato l’umanità fin dai primi passi, si reinventa per agganciarsi alla modernità, per vincere la sfida della sostenibilità, per essere volano di crescita per le imprese. La filiera del cuoio, negli ultimi decenni e lo raccontiamo, ha mostrato grande capacità di misurarsi sulle innovazioni. Si sono esplorate nuove soluzioni, altre sono allo studio per incidere nelle produzioni, per rinnovare i processi in una ottica autenticamente sostenibile. In questo numero, con il contributo degli esperti e con approfondimenti di riconosciuta qualità, si struttura il percorso che consentirà al cuoio, mantenendo le sue caratteristiche naturali, di essere sempre più un materiale moderno e competitivo, un ‘materiale tecnologico’; tali sfide, non possono
prescindere, ancora una volta, dalla necessità di far rete attorno alla cultura e tecnologica conciaria e, più in generale, attorno alla cultura scientifica dei nuovi materiali circolari per il Made in Italy: dalle azioni sistemiche dei Cluster Tecnologici alle sinergie promosse dai Progetti di ricerca congiunti tra imprese ed università, con particolare riferimento al ruolo strategico delle reti scientifiche nate dal Partenariato Esteso MICS – Made in Italy Circolare e Sostenibile. Da tali contesti derivano, peraltro, i principali contributi tecnici degli autori di questo numero, con interventi che riguarderanno sia gli aspetti connessi ad azioni di sistema per la gestione delle innovazioni sostenibili, che aspetti prettamente scientifici e tecnologici, comprendenti il ricorso a nanotecnologie ed approcci di green chemistry per lo sviluppo di cuoi con funzioni aggiunte, nel rispetto dei principi di sostenibilità, circolarità e Simbiosi Industriale; tematiche che saranno affrontate, nello specifico, anche da partner afferenti
al Politecnico di Milano ed al Politecnico di Torino. In questa direzione, nelle pagine che seguiranno sarà chiara l’impostazione,
decisivo è il gioco di squadra. Lo stesso animo ci ha visto protagonisti, quali coordinatori, ad esempio, nel Progetto Automation, eco-sustainability and circularity for the manufacturing of nanofunctionalized leathers” (“Sinapsi – SIstemi evoluti e Nanotecnologie per la fabbricazione di pelli Sostenibili ed Innovative), co-finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (già MISE), di cui si riportano in questo numero i principali risultati ottenuti per lo sviluppo di cuoi “intelligenti”, sostenibili e circolari.
Ma soprattutto, questo è lo spirito che continua a guidarci nella più entusiasmante di tali attuali sfide, in qualità di soci partner
della Fondazione MICS – ente gestore della più grande azione volta a promuovere la ricerca di base in forma di partenariato
esteso mai realizzata nel nostro Paese, sui temi della Circolarità e Sostenibilità dei prodotti e dei processi del Made in Italy.
Un ambizioso programma finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca grazie ai fondi dell’Unione Europea –
nell’ambito del ProgrammaNextGenerationEU PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA (PNRR), la cui valenza strategica sarà richiamata da Fabrizio Cobis del Ministero dell’Università e della Ricerca, nella sua intervista ospitata da questo numero.
Le prospettive future del comparto dipendono, per fare mia la più efficace delle sintesi di Luigi Nicolais, dalla capacità di
adattarsi alle esigenze di un mondo in rapida evoluzione, dove la sostenibilità, la tecnologia, l’innovazione nel modello di business e la valorizzazione della materia prima giocano un ruolo cruciale. CPMC questi temi approfondisce, questi
ragionamenti stimola, questi processi costruisce. Lo ha fatto negli ultimi cento anni, lo farà nel futuro.
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