Nell’ambito della Giornata Nazionale del Made in Italy promossa dal MIMIT, la SSIP ha organizzato, in collaborazione con la Regione Campania, l’evento dal titolo: Intelligenza Artigianale – Ricerca, Innovazione e formazione a supporto delle eccellenze del Made in Italy.


“Alla base delle nuove tecnologie, dei processi di innovazione c’è sempre l’essere umano con la creatività, con il sistema di competenze che va sempre aggiornato e stimolato. Con questo spirito è nato l’evento organizzato nell’ambito della Giornata Nazionale del Made in Italy promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy in collaborazione con la Regione Campania”.
Durante la giornata, nell’ambito di un Workshop promosso in collaborazione con il Partenariato Esteso MICS – Made in Italy Circolare e Sostenibile, un focus sui temi della sostenibilità e circolarità del Made in Italy.

“Una sfida che la filiera pelle gioca da tempo grazie al dinamismo di un comparto che ha sempre avuto visione. La pelle – ha ricordato Imperiale – è un materiale intelligente, è millenaria ma votata all’innovazione per essere più bella e più sostenibile. Siamo pronti, con questo spirito, alla sfida del 5.0. e lo facciamo grazie a partenariati robusti e di qualità, a progetti di partecipazione pubblico-privato come quello del MICS”.

Il workshop, introdotto da Edoardo Imperiale e moderato da Claudia Florio, ha visto susseguirsi numerosi interventi di partner di MICS afferenti il mondo accademico, con particolare riferimento ad esponenti dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, come i professori Antonio Lanzotti e Domenico Caputo, che hanno introdotto il contesto MICS e le relative tematiche; si è poi entrati nel vivo delle progettualità degli approcci scientifici multidisciplinari necessari per affrontare le numerose sfide dell’industria conciaria e per accostare quest’ultima ad altri settori produttivi strategici del Made in Italy, in un’ottica di Simbiosi Industriale; in tale direzione si sono susseguiti gli interventi, oltre che della Florio, del prof. Maurizio Masi del Politecnico di Milano, e dei professori, Martino di Serio, Cinzia Pezzella e Stanislao Grazioso, dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, che sono intervenuti, rispettivamente, nel rappresentare lo scenario attuale, i rischi e le opportunità dell’adozione di approcci avanzati di Green Chemistry per la valorizzazione degli scarti industriali, nell’ottica di integrare la filiera agroalimentare con quella conciaria per la realizzazione di materiali circolari ad elevato valore aggiunto, e miglioramenti prestazionali ed ambientali misurabili, nonché nel rappresentare il ruolo primario delle tecnologie abilitanti, come biotecnologie, nanotecnologie e approcci automatizzati 4.0, per il conseguimento di tali obiettivi, nonché per l’esplorazione di impieghi innovativi di materiali e tecnologie integrate (come nel caso del possibile accostamento del settore conciario a quello della soft robotics).

La discussione si è inoltre nutrita del prezioso intervento del prof. Luigi Nicolais, consigliere Scientifico della SSIP, che ha evidenziato il valore della contaminazione scientifica tra settori disciplinari diversi, facendo altresì emergere l’esigenza accorciare le distanze tra la ricerca fondamentale e l’innovazione industriale.

Nel corso dei lavori è infine intervenuto Antonio Marchiello, assessore regionale alle Attività Produttive, Lavoro, Demanio e patrimonio Regione Campania. “La Regione – ha sottolineato – lavora a una Campania dei distretti. Sui temi del sostegno alla Ricerca, volano per le imprese, garantiamo il massimo impegno. Sulla moda siamo più avanti grazie al marchio Modec, ora avanti sulla Pelle, sul cuoio, accelereremo questo processo in sinergia con la Stazione Sperimentale e nell’ambito di un tavolo progettuale con le imprese già avviato. Siamo pronti al gioco di squadra ed a fornire tutto il sostegno necessario anche per gli obiettivi di ricerca e formazione. Ci sono eccellenze che vanno sostenute, lo faremo”.

 

 

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