La Stazione Sperimentale, con decreto direttoriale dell’11 ottobre 2024, è stata selezionata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy fra gli idonei a ricoprire il ruolo di Certificatore del credito per attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica, ai sensi del DPCM 15 settembre 2023, con conseguente iscrizione al n. 545 dell’Albo consultabile sul sito del MIMIT al seguente link.

La Certificazione del Credito di Imposta è stata introdotta dall’articolo 23 del decreto-legge n. 73 del 2022 e rappresenta un’opportunità per le Aziende che hanno già usufruito in passato o intendano usufruire in futuro del Credito di Imposta derivante da investimenti per le attività inerenti a progetti di ricerca e sviluppo, di innovazione tecnologica e di design e ideazione estetica.

Infatti tale Certificazione, ideata con l’obiettivo di favorire l’applicazione in condizioni di certezza operativa sulla fruibilità del Credito di Imposta, ha effetti vincolanti nei confronti dell’Amministrazione finanziaria (quindi non può essere contestata) in relazione alla qualificazione delle attività sopra citate tranne nel caso in cui, sulla base di una non corretta rappresentazione dei fatti, la certificazione sia stata rilasciata per una attività diversa da quella concretamente realizzata.

Le attività ammissibili al Credito di Imposta sono le seguenti:

le attività di Ricerca e Sviluppo, come definite nel D.L. n. 145/2013 e nel D.M. 27/05/2015, svolte dal 2015 al 2019;
le attività di Ricerca e Sviluppo, Innovazione Tecnologica, anche nell’ambito del paradigma 4.0 e dell’economia circolare, Attività di Design e Ideazione Estetica come definite nella L. n. 160/2019e nel D.M. 26/05/2020, svolte dal 2020 in poi

In sintesi per gli investimenti effettuati dal 2015 in avanti può essere richiesta la certificazione, a condizione che le violazioni relative a crediti già utilizzati non siano già constatate con Processo Verbale di Constatazione (PVC) o contestate con atto impositivo.

I riferimenti normativi precisano, che ai fini della qualificazione di tali attività, è da ritenersi vincolante quanto previsto dal Manuale di Frascati, per le attività di Ricerca e Sviluppo, e dal Manuale di Oslo, per le attività di Innovazione Tecnologica, oltre che le disposizionicomunitarie inerente la disciplina degli aiuti di stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione.

La corretta qualificazione dell’attività risulta fondamentale per la definizione delle spese ammissibili di diversa natura (ad esempio personale, quote di ammortamento, spese per contratti, servizi di consulenza, e materiali) costituiranno la base di calcolo del Credito; allo stesso modo la natura delle attività determina anche l’aliquota, ovvero la misura del Credito di Imposta spettante.

Pertanto, per usufruire dell’agevolazione è necessario presentare una documentazione dettagliata sia di natura contabile sia tecnica, relativa alle annualità per le quali si richiede il beneficio, che consenta di attestare il rispetto dei requisiti necessari.

A tal fine la SSIP si propone di affiancare le imprese in tutte le fasi previste dalla normativa di settore: dalla valutazione preliminare della documentazione necessaria ad attestare la validità delle spese ai fini agevolativi, sino all’ottenimento della certificazione da allegare alla dichiarazione dei redditi al fine di fruire del beneficio fiscale, assicurando che ogni passaggio sia eseguito con precisione e conformità alle leggi vigenti.

Per maggiori informazioni e per attivare il servizio è necessario accedere alla Piattaforma digitale per la gestione dei contributi industriali della SSIP, disponibile sul  sito istituzionale della Società alla pagina “Sezione contributi” od, in alternativa, al seguente  link, alla sezione dedicata “Certificazione del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo ai sensi del DPCM 15 settembre 2023”.

 

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