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Il talk “CUOIO MADE IN ITALY – Avanzamenti e nuove sfide della ricerca promossa da MICS per favorire l’evoluzione della filiera”
Il talk “CUOIO MADE IN ITALY – Avanzamenti e nuove sfide della ricerca promossa da MICS per favorire l’evoluzione della filiera”

Si intitola CUOIO MADE IN ITALY – CIRCOLARE, SOSTENIBILE, INNOVATIVO “Avanzamenti e nuove sfide della ricerca promossa dal Partenariato Esteso MICS per favorire l’evoluzione della filiera”, il Talk in programma il prossimo 26 febbraio 2025 ore 11.00 all’Evento fieristico LINEAPELLE MILANO, SEGRETERIA LINEAPELLE Pal. O 16 – Corso Italia – Primo piano, a cura della SSIP.

Interventi di:

Edoardo Imperiale – Direttore Generale Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli

(Consigliere di Amministrazione di MICS) che introduce

Fulvia Bacchi – Direttore Generale di UNIC (Stakeholder di MICS) e CEO di LINEAPELLE – Sinergia UNIC – MICS per favorire lo sviluppo di filiera

Omar Bellicini – Responsabile delle Relazioni Esterne di MICS (Interviene e modera) – Stato di avanzamento dei Progetti di MICS e presentazione dei Progetti Flagship

Claudia Florio – Responsabile Ricerca SSIP -Componente del CTS di MICS/Project Leader

(Interviene e modera) – Stato di avanzamento dei Progetti MICS per la filiera del cuoio e nuove sfide

Casi studio e ricadute per il settore conciario: (prevista la partecipazione di Maurizio Masi – Partner Politecnico di Milano di MICS, Rosa Turco – Partner Università degli Studi Di Napoli “Federico II” di MICS, Rosa Vitiello – Partner Università degli Studi Di Napoli “Federico II” di MICS e di Elisabetta Scaglia – UNIC Stakeholder di MICS): Soluzioni green e circolari per ottimizzare la concia al cromo, minimizzandone le criticità e per sviluppare nuove generazioni di cuoio circolare e sostenibile.

ABSTRACT:

La Fondazione MICS, di cui la SSIP è socio partner, è l’ente gestore della più grande azione volta a promuovere la ricerca di base in forma di partenariato esteso mai realizzata nel nostro Paese, sui temi della Circolarità e Sostenibilità dei prodotti e dei processi del Made in Italy. Un ambizioso programma finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca grazie ai fond i dell’Unione Europea – nell’ ambito del Programma NextGenerationEU – PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA (PNRR).

A valle del secondo anno di attività, il Partenariato ha conseguito risultati di elevato valore scientifico, frutto di contaminazioni preziose tra gli autorevoli partner pubblici e privati, che hanno concorso ad elevare il livello di cultura scientifica sulle nuove frontiere sostenibili e circolari delle produzioni Made in Italy.

In tale contesto, la SSIP ha lavorato strenuamente per promuovere e consolidare la cultura scientifica del cuoio, attivando progettualità e tematiche di interesse per le filiere di riferimento, con particolare riferimento al Progetto 4.01 SOLARIS, (Sustainable Options for Leather Advances and Recycling Innovative Solutions), favorendo il ricorso ad approcci multidisciplinari che vanno dalla green chemistry, alle nuove tecnologie abilitanti per l’innovazione e il monitoraggio di prodotto e processo e la gestione circolare degli scarti di produzione in un’ottica di Simbiosi Industriale; approcci che hanno favorito sinergie tra i settori della moda, dell’automazione, dell’automotive e del design. Proprio su tali tematiche si innestano, peraltro, anche diverse proposte ammesse al finanziamento nell’ambito del bando a cascata da 15.000.000 di euro rivolto da MICS alle imprese.

Nuove sfide sono inoltre in campo, anche alla luce dei “Progetti Flagship” di MICS, che mettono insieme le esperienze derivanti dai diversi progetti e dalle diverse anime e competenze che alimentano trasversalmente il Partenariato.

Il talk sarà una occasione di rappresentazione degli avanzamenti della ricerca, anche attraverso la presentazione di casi studio che coinvolgono anche UNIC – Unione Nazionale Industria Conciaria (Stakeholder di MICS); sarà inoltre una occasione di presentazione delle nuove sfide, nonché di discussione su tali fronti, nell’ottica di favorire l’evoluzione sostenibile e circolare delle più rilevanti filiere del Made in Italy.

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DA CPMC – Cannizzaro (Commissario CCIAA Napoli): “Bioeconomia circolare, leva fondamentale per lo sviluppo delle imprese meridionali”
DA CPMC – Cannizzaro (Commissario CCIAA Napoli): “Bioeconomia circolare, leva fondamentale per lo sviluppo delle imprese meridionali”

Sul tema della Bioeconomia, secondo i recenti dati elaborati dall’istituto “Tagliacarne”, il Sud vince la sfida con il Nord. E questa è senz’altro una notizia positiva per le imprese del territorio di Napoli e provincia, su cui incide l’azione della Camera di Commercio. I numeri sono molto incoraggianti: il 23,6% delle aziende del nostro Mezzogiorno è “bio”, punta cioè sull’utilizzo di risorse biologiche, compresi gli scarti, nelle proprie produzioni. Contro il 19.7% di media del resto del paese, che a livello europeo sconta ancora qualche ritardo. Ma ciò che sorprende maggiormente è che nel Sud, le imprese “bio” sono anche particolarmente innovative. Oltre a stare sul mercato con performances che offrono ottimi risultati, sono capaci di dotarsi dei più moderni supporti tecnologici e sfruttano la ricerca avanzata.

In questa partita il cuoio Made in Italy è uno dei grandi protagonisti: prodotto sostenibile e di qualità, materiale bio per natura e che si può definire a giusta ragione “circolare e intelligente”. Qui c’è da fare una riflessione, che non può sfuggire a chi ha l’onere di guidare una realtà che associa circa 360mila imprese e che ha tra gli obiettivi principali quello di sostenerne le attività, di analizzare gli scenari attuali e futuri e creare occasioni di promozione dei settori. La bioeconomia circolare, rappresenta una leva fondamentale per le imprese del settore. Ma tale congiuntura può creare qualche criticità a una realtà così dinamica, che necessità di procedere con ulteriore slancio nella direzione tracciata. Il comparto conciario, che nelle nostre aree interne ha una tradizione secolare, è tra i più trainanti in quanto è per sua natura legato inscindibilmente alla lavorazione di fonti rinnovabili (definite anche biomasse) che non sono altro che gli scarti di un’altra filiera. Ciò che costituisce un elemento virtuoso, però, spesso non trova spazio nella comunicazione che, puntando più sui prodotti finiti legati alla moda e al lusso, tralascia ciò che ne ha generato la qualità.

Tra gli obiettivi che occorre perseguire, e in questo la Stazione Sperimentale per l’industria delle Pelli e delle Materie Concianti è sede virtuosa e privilegiata, ci sono lo sviluppo delle tecnologie applicate al riciclo e la ricerca scientifica, orientata all’innovazione e alla sostenibilità. Percorsi già avviati nel tempo e che stanno portando a risultati molto soddisfacenti, che necessitano di un continuo sostegno. Così come occorre promuovere la formazione, proprio nell’ambito della bioeconomia, ideando contenuti, metodi, strumenti e strutture per l’istruzione, con la finalità di accrescere la rilevanza di tale argomento in settori come l’agricoltura, la pesca, la bioingegneria e nelle altre discipline del settore biologico. In questo possono offrire un importante contributo gli ITS, orientati a promuove- re competenze in questo settore, che risulta molto attraente e collegato direttamente al mondo del lavoro e della produzione.

La Camera di Commercio di Napoli guarda con grande favore tali attività ed intende continuare con convinzione a promuovere l’Organismo di Ricerca Nazionale, per offrire alle imprese del territorio il know-how necessario a migliorarne la competitività sia sul piano nazionale che su quello internazionale.

FORMAZIONE: Inaugurati a Solofra (AV) due corsi ITS MODA. Iossa: “Puntiamo a formare tecnici con competenze subito spendibili”
FORMAZIONE: Inaugurati a Solofra (AV) due corsi ITS MODA. Iossa: “Puntiamo a formare tecnici con competenze subito spendibili”

Sono stati inaugurati nell’Aula Magna dell’ISISS “Gregorio Ronca” di Solofra, due corsi ITS MODA, a cura della Fondazione MIA ACADEMY ITS MODA CAMPANIA e del Politecnico del Cuoio: si tratta di CORSO IN TECNICO SUPERIORE – PER IL COORDINAMENTO DEI PROCESSI DI QUALITÀ, SOSTENIBILITÀ E INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELLA FILIERA PELLE “LEATHER INNOVATION MANAGER” e CORSO IN TECNICO SUPERIORE – ESPERTO PER LA PRODUZIONE SOSTENIBILE E DIGITALE DI ARTICOLI IN PELLE “LEATHERGOODS INNOVATION SPECIALIST”. Presenti all’avvio, dei corsi stessi, Edoardo Imperiale, Direttore generale SSIP- Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli; Serena lossa, Direttore Fondazione MIA ITS Academy Moda Campania; Gianluigi Calvanese, Responsabile Divisione Innovazione e Tecnologia Conciaria SSIP; Nicola Moretti, Sindaco Città di Solofra; Mariangela Vietri, assessore con delega all’istruzione del Comune di Solofra; Carlo Palmieri, Presidente Fondazione MIA ITS Academy Moda Campania; Emilio De Vizia, Presidente Confindustria Campania; Antonio Spagnuolo, Dirigente scolastico I.S. “V. De Caprariis”; Ciro Bruno, UNIC.

“E’ un progetto della comunità, un progetto della Fondazione ITS Moda che vede coinvolti tanti attori locali, regionali e nazionali ed è un progetto per i giovani che punta a sviluppare nuove competenze utili alle imprese che possono essere fondamentali per uno sviluppo sempre dinamico del distretto industriale di Solofra”, ha spiegato Imperiale, “Ci sono sia dei giovani ma anche dei dipendenti di alcune concerie, quindi sicuramente c’è stata un’importante partecipazione. Sono due corsi molto specialistici e sono due corsi che potranno dare grande soddisfazione, innanzitutto ai formandi ma anche alle aziende che potranno avere a disposizione delle nuove competenze specialistiche”. “Oggi è un giorno che ci rende molto felici, perché c’è stato uno sforzo congiunto dell’intero distretto, sono stati coinvolte tutti gli stakeholder del territorio, a partire dai soci della fondazione, al comune di Solofra, alla provincia, alla scuola, ma anche le imprese, il territorio: tutti hanno collaborato per la buona riuscita di questi corsi e per l’avvio di questi corsi”, ha sottolineato Iossa: “Abbiamo raggiunto il numero di iscrizioni adeguato per partire e quindi si dà il via a questo percorso di innovazione, di trasformazione, dove ovviamente la fondazione cerca di dare il suo supporto sui temi della formazione ed è il primo, ci auguriamo, di una lunga serie di attività che possiamo fare qui sul distretto di Solofra, con l’obiettivo di formare tecnici con competenze subito spendibili nel mondo del lavoro”. Per il sindaco Moretti: “È veramente un nuovo inizio, perché iniziare guardando il futuro per noi è qualcosa di eccezionale. Abbiamo messo a disposizione i locali più belli della città, il centro della città. Per realizzare per i nostri giovani un futuro certo: entrare nel campo della moda per noi è un obiettivo e noi puntiamo sui giovani”. Infine, per Spagnuolo: “Questa è una importantissima iniziativa formativa che vede l’ex Ronca al centro dell’offerta dell’ITS ed è una continuazione importante nella formazione dei tecnici del cuoio chimico e chimico conciario. Crediamo molto in questa opportunità e riteniamo sia una perla importante per il nostro istituto”. 

Info su www.miafondazioneits.it 

 

MOSTRA: “Glove – Percorsi e storie di guanti a Napoli” sarà in esposizione alla Fondazione Banco di Napoli sino al 21 Febbraio 2025 
MOSTRA: “Glove – Percorsi e storie di guanti a Napoli” sarà in esposizione alla Fondazione Banco di Napoli sino al 21 Febbraio 2025 

Sarà in esposizione fino al 21 Febbraio 2025, all’Archivio Storico del Banco di Napoli – Fondazione Banco di Napoli, la mostra Glove, Percorsi e storie di guanti a Napoli. I guanti di Napoli: Storia, cultura e innovazione di una produzione secolare della pelle, inaugurata lo scorso 22 gennaio. La mostra è organizzata dalla Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli (SSIP) e sostenuta dalla Regione Campania e dalla Fondazione Banco di Napoli, con il supporto di UNIC Concerie italiane e LINEAPELLE.

La mostra celebra il guanto in pelle come simbolo di eccellenza artigianale, sostenibilità e innovazione tecnologica. «Già da tempo, attraverso mostre ed eventi culturali Stazione sperimentale valorizza uno dei prodotti più rappresentativi di Napoli e del suo antico artigianato: il guanto in pelle, che questa mostra celebra come simbolo di eccellenza artigianale, sostenibilità e innovazione tecnologica», ha spiegato Imperiale: «Inoltre, il coinvolgimento di partner privati e istituzionali, come la Rete Chiroteca e la Regione Campania, permette di creare quella necessaria, anzi indispensabile sinergia per promuovere sempre di più e sempre meglio l’antico artigianato, che non può prescindere dal supporto di enti di ricerca, quali appunto la SSIP, che s’ impegna nella ricerca, nello sviluppo e nell’innovazione delle tecniche di lavorazione e dei materiali del settore conciario».

«Ospitando la mostra “Glove Percorsi e storie di guanti a Napoli” organizzata dalla SSIP, la Fondazione Banco di Napoli ha inteso dare spazio a un fenomeno di moda che a Napoli è andato al di là della contingenza di costume, per rappresentare un fatto culturale, sociale ed economico di portata ampia e persistente», ha sottolineato Castaldo, «Grazie all’esposizione che si terrà nei locali istituzionali, sarà testimoniata una tradizione napoletana, che ha prodotto un artigianato di prestigio e ha avuto modo anche di costituire un riferimento per la moda internazionale. La Fondazione così crede di contribuire al consolidamento dell’immagine di Napoli come luogo di creatività e sperimentazione».

Il progetto coinvolge la Rete di Impresa Chirotèca, di cui fanno parte i guantifici napoletani Gala Gloves, Andreano, Artigiano del Guanto; Gargiulo Leather, produttore di pellame per guanteria oltre alla stessa SSIP e a LINEAPELLE con il supporto dell’Unione Industriale Napoli e in collaborazione con prestigiosi partner quali l’Accademia delle Belle Arti, la Fondazione Mondragone Museo della Moda, la Biblioteca IsMed del Consiglio Nazionale delle Ricerche, con docenti dei Dipartimenti di Studi Umanistici in Scienze Storiche e di Scienze Chimiche.

In esposizione una selezione di antichi manufatti e strumenti di lavorazione, preziose testimonianze di un’arte tramandata da generazioni. A questi si affiancheranno fotografie e documenti storici provenienti dall’Archivio SSIP, che raccontano la storia della scuola del guanto, un’idea sorta nel 1919 e concretizzata nel 1952, con l’obiettivo di formare artigiani in grado di preservare l’eredità della produzione di guanti a Napoli.

La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 17; sabato e domenica dalle 10 alle 14. Prenotazione obbligatoria per gruppi superiori a 5 persone e per le scolaresche. Info c.grosso@ssip.it

 

FORMAZIONE: Riaperti i termini per la presentazione della domanda di partecipazione al bando per il Corso ITS “Made in Italy Leather Fashion Manager”
FORMAZIONE: Riaperti i termini per la presentazione della domanda di partecipazione al bando per il Corso ITS “Made in Italy Leather Fashion Manager”

Riaperti i termini per la presentazione della domanda di partecipazione al bando per il Corso ITS “Made in Italy Leather Fashion Manager”: nuova scadenza 7 febbraio 2025 alle ore 00.00.

 

Il Corso ITS “Made in Italy Leather Fashion Manager” intende rispondere al fabbisogno delle imprese della filiera Moda di figure specializzate nel Marketing che siano in grado di supportare la realizzazione di strategie di internazionalizzazione basate sulla valorizzazione delle proprie produzioni Made In Italy.

Il Made in Italy Leather Fashion Manager

  • Promuove i prodotti in pelle del Made in Italy;
  • Cura la pianificazione strategica nei Mercati Internazionali;
  • Predispone piani di Marketing e Comunicazione su canali tradizionali e digitali.

Titolo finale e certificazioni

Al termine del corso sarà rilasciato il Diploma di specializzazione per le tecnologie applicate in Tecnico superiore per la progettazione, promozione e internazionalizzazione dei prodotti del sistema Moda con la certificazione delle competenze corrispondenti al V livello del Quadro europeo delle qualifiche (V EQF). Il titolo verrà corredato dall’EUROPASS diploma supplement per favorire la circolazione in ambito nazionale ed europeo.

Il corso si svolgerà presso la sede di Pozzuoli (Via Campi Flegrei n. 34 – Polo tecnologico Olivetti) della Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli – Socio Fondatore della Fondazione MIA Academy ITS Moda Campania. 

 

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FORMAZIONE – Il 30 gennaio a Solofra inaugurazione di due corsi ITS MODA
FORMAZIONE – Il 30 gennaio a Solofra inaugurazione di due corsi ITS MODA

Giovedì 30 gennaio 2025 alle ore 17:00 nell’Aula Magna dell’ISISS “Gregorio Ronca” di Solofra, si terrà l’inaugurazione di due corsi ITS MODA, a cura della Fondazione MIA ACADEMY ITS MODA CAMPANIA e del Politecnico del Cuoio.

In particolare saranno inaugurati:

CORSO IN TECNICO SUPERIORE

PER IL COORDINAMENTO DEI PROCESSI DI QUALITÀ, SOSTENIBILITÀ E INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELLA FILIERA PELLE “LEATHER INNOVATION MANAGER”

CORSO IN TECNICO SUPERIORE

ESPERTO PER LA PRODUZIONE SOSTENIBILE E DIGITALE DI ARTICOLI IN PELLE “LEATHERGOODS INNOVATION SPECIALIST”

Alla presentazione interverranno:

Fulvia Bacchi, Direttore generale UNIC (Unione Nazionale Industria Conciaria)

Gianluigi Calvanese, Responsabile Divisione Innovazione e Tecnologia Conciaria SSIP

Edoardo Imperiale, Direttore generale SSIP- Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli

Serena lossa, Direttore Fondazione MIA ITS Academy Moda Campania

Nicola Moretti, Sindaco Città di Solofra

Carlo Palmieri, Presidente Fondazione MIA ITS Academy Moda Campania Antonio Spagnuolo, Dirigente scolastico I.S. “V. De Caprariis”

 

 

DA CPMC: Tamburini (Pres. Camera Commercio Toscana Nord-Ovest) “Sostenibilità e visione green sono temi trasversali ad ogni attività umana e anche a quella delle imprese”
DA CPMC: Tamburini (Pres. Camera Commercio Toscana Nord-Ovest) “Sostenibilità e visione green sono temi trasversali ad ogni attività umana e anche a quella delle imprese”

La bio circolarità del cuoio come ulteriore plus di un materiale che fa da traino nell’economia italiana: quanto le aziende secondo lei, investono in bio circolarità?

È indubbio che negli ultimi anni sia fortemente cresciuta la sensibilità ai temi della sostenibilità e che la visione green sia ormai trasversale ad ogni attività umana, sia individuale che collettiva e ovviamente anche quella delle imprese. I dati concordano nell’affermare che la propensione delle aziende ad investire in ambito di smart manufactoring e bioeconomia siano in aumento e che di pari passo si stia fortificando la consapevolezza che la transizione green unitamente a quella digitale e dell’innovazione rappresentino anche l’opportunità di nuove forme di vantaggio competitivo.

Una sensibilità ecologica sempre più diffusa tra i consumatori ed i clienti internazionali fa emergere conseguentemente la necessità di prodotti innovativi da proporre al mercato ma senza derogare dall’elevato livello di qualità che il “Made in italy” ci impone. Il settore della pelle, afflitto da una crisi severa che investe tutta la filiera moda, non è indenne da questo processo di cambiamento e proprio nella sostenibilità può trovare una leva efficace per provare a risollevarsi.

 

Nonostante i numerosi plus, quello conciario è un settore in crisi: da dove ripartire?

Difficile immaginare che la soluzione passi per un unico rimedio. La crisi attuale dell’industria conciaria e di tutta la filiera che passa dal calzaturiero e arriva alla pelletteria è l’effetto deleterio di una serie di concause, di cui alcune inedite. Da un’emergenza sanitaria imprevedibile e planetaria, ad una situazione geo politica che va sempre più aggravandosi, dalla crisi economica di alcuni tra i più impor- tanti sbocchi commerciali esteri, all’aumento incontrollato dei costi energetici, di alcuni pro- dotti e molto altro. Con queste premesse ritengo si debba agire su più fronti e con tempisti- che differenti. Da un lato è prioritario gestire la fase emergenziale con il rinnovo degli ammortizzatori sociali per il settore a salvaguardia dei posti di lavoro ed intervenendo sul credito, anche consentendo la rinegoziazione di quelli in essere, per dare ossigeno alle imprese soprattutto quelle di piccola e media dimensione. Su altro fronte è altrettanto indispensabile promuovere e tutelare più adeguatamente il Made in Italy, sostenere le imprese nei progetti di innovazione, di certificazione e di internazionalizzazione, adeguare i presidi formativi per creare quelle competenze che le imprese ricercano e che gravemente non trovano, ridurre la complessità di norme e procedure. La bio circolarità del cuoio, infine, è funzionale anche a rimuovere definitivamente quella lettura demonizzante che ha interessato lungamente il settore conciario e dunque a favorire una nuova narrazione dell’attività e del prodotto con impatti positivi e strategici sulla sua immagine.

Imprese, centri di ricerca e sistema istituzione: come ognuno deve fare la sua parte per sostenere la bio circolarità del cuoio?

Una risposta netta ci viene dal nono Rapporto sulla Bioeconomia in Europa (a cura di Intesa San Paolo, Federchimica, Cluster Spring) che, a partire dalla complessità della situazione attuale, rileva come sia “urgente affrontare le criticità del settore con consapevolezza e adeguata preparazione tecnico scientifica, ma anche attraverso il ricorso ad approcci olistici, integrati e multisettoriali, che favoriscono il trasferimento di buone prassi sulle politiche di gestione e implementazione di sistemi produttivi sempre più responsabili, sostenibili e circolari”. Un metodo che mi pare puntualmente de- finito e che rafforza il dovere di uscire dall’autoisolamento dei ruoli e delle competenze, di rimuovere la frammentazione dei progetti, la dispersione improduttiva delle risorse finanziarie a vantaggio di un profilo ed una visione più elevate, di una più stretta integrazione tra ricerca, imprese, formazione, legislazione. In altre parole la pre definizione di un quadro finalistico unitario sul quale far convergere ogni tipo di risorsa e di impegno.

 

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