◊ Letture presso la Biblioteca della Stazione Sperimentale Pelli ◊
Libro di settore: Concia al Vegetale – Storia, produzione e sostenibilità del distretto toscano della pelle. Santa Croce sull’Arno e Ponte a Egola
È la storia di conciatori che da una cultura contadina, troveranno nell’associazionismo, unito all’inventiva individuale, la forza e l’intelligenza per risolvere i problemi ambientali e affermarsi nel villaggio globale.
Editore: EDIFIR – Edizioni Firenze
Collana: Arte Mestieri d’Arte – Quaderni d’Artigianato 13
Autore: Valerio Vallini
Concia al vegetale: un profumo remoto, un tuffo nel Basso Medio Evo: «Conciaj, conce, lavorazioni di pelle, ma anche mercati e snodi di traffici, pelli da conciare o anche secche e salate …». Dal profondo Trecento, nel sanminiatese, nomi di pellicciai e cuoiai, e un’artigianale “concia delle pelli”. Nell’Ottocento i primi conciatori, i luoghi della concia. Nel Novecento le innovazioni. L’autarchia stimolò e incrementò la produzione della “vacchetta” e del cuoio da suola, secondo l’antica formula con le scorze di lecci e castagni. Singolari figure di imprenditori … «Si è cominciato con una botte da vino … con una cinghia sopra che si faceva girare…In queste botti da vino ci si faceva i fori, ci si faceva gli zipoli, si faceva lo sportello…». Anni Sessanta, venne l’addio alla Casa-concia, nacque l’associazionismo, fu una forza vincente. Razionalizzazioni produttive, soluzioni ambientali, le pelli e il cuoio nel Villaggio globale. L’incontro con la moda, il recupero della tradizione, fu Natural Sensation, dura ancora oggi.
Fonte Editore
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