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SSIP all’International Virtual Workshop on “CRM Innovation Frontiers” organizzato da ENEA
SSIP all’International Virtual Workshop on “CRM Innovation Frontiers” organizzato da ENEA

Nell’ambito delle attività dell’EITRM Hub – Regional Center Southern Italy, l’ENEA organizza l’ “International Virtual Workshop on Critical Raw Materials (CRM) Innovations Frontiers” nei giorni 10-11 Dicembre 2020.

 

SSIP parteciperà con un intervento della dott.ssa Claudia Florio, coordinatore scientifico del Dipartimento Biotecnologie conciarie della Stazione, venerdì 11 dicembre nella sessione “Raw materials: circular economy in Campania and RCSI regions” 

 

Per registrarti e partecipare all’evento online, clicca qui

Sistema FAIBENELAPELLE: valutazione e certificazione della sostenibilità. Il racconto del webinar del 27 novembre

Il 27 Novembre si è tenuto il nostro webinar “Sistema FAIBENELAPELLE” : un appuntamento dove il filo conduttore è stato la valutazione e la certificazione della sostenibilità nel processo conciario. 

 

La sessione è stata introdotta da Edoardo Imperiale, Direttore Generale di SSIP, che ha ricordato l’impegno della Stazione Sperimentale verso l’ecosostenibilità e in particolare ha inviato tutti i partecipanti ad approfondire il nuovo programma di Open Innovation, Leather Innovation Challenges 2025, una call for proposal riguardo alle nuove sfide tecnologiche volte a promuovere lo sviluppo dell’industria conciaria in un’ottica di sostenibilità.

 

Edoardo Imperiale ha poi passato la parola a Tiziana Gambicorti, Coordinatore Dipartimento Tecnologie di Processo  di SSIP, e a Paolo Masoni, presidente di Ecoinnovazione. 

 

Durante il webinar è stato messo in luce come sia importante analizzare l’intero ciclo di vita (Life Cicle Assessment) di un prodotto o di un processo per determinarne l’Impronta Ambientale di Prodotto (Product Environmental Footprint PEF), in modo da essere obiettivi e non cadere nell’errore del green washing.  

 

È stato poi affrontato il tema delle relative certificazioni di eco-sostenibilità, come il marchio Made Green in Italy (MGI), che certifica sia la provenienza Made in Italy del prodotto sia la sua conformità PEF, o la Dichiarazione Ambientale di Prodotto (Environmental Product Declaration EPD): strumenti attraverso i quali è possibile fare una valutazione reale e comparativa della produzione industriale.

 

È stato presentato quindi il Sistema “FAIBENELAPELLE”, messo a punto dalla SSIP con il supporto tecnico-scientifico di Ecoinnovazione

La finalità di questo progetto congiunto, non è solo quella di aggiungere un servizio di sostenibilità ulteriore, oltre a quello che è già il portafoglio dei servizi della Stazione, per le imprese, ma anche offrire a queste ultime un sistema semplice e meno costoso per calcolare la propria impronta ambientale

In questo modo, le aziende sono agevolate nel comunicare i dati relativi alla sostenibilità dei propri prodotti in maniera da ottenere tempi brevi il marchio Make Green in Italy e poter accedere alle numerose opportunità nazionali ed internazionali relative all’eco innovazione.

 

È stato poi lasciato spazio al un breve Q&A e ai saluti finali. Grazie a tutti per aver partecipato: vi ricordiamo che sono previsti altri 2 webinar di approfondimento incentrati sui temi della chimica e della tecnologia conciaria. 

 

Continuate a seguirci per restare aggiornati sulle nostre attività.

 

 

Distretto di Arzignano – nuove opportunità per gli studenti dell’indirizzo Tecnologie del Cuoio e per i loro docenti
Distretto di Arzignano – nuove opportunità per gli studenti dell’indirizzo Tecnologie del Cuoio e per i loro docenti

L’anno scolastico 2020-2021, iniziato con i gravi danni strutturali causati dal maltempo di fine agosto, e proseguito con tutti i disagi legati alla pandemia da Covid-19, sta riservando all’Istituto Galilei di Arzignano la possibilità di una collaborazione unica nel suo genere. Insieme alla Stazione Sperimentale per l’industria delle Pelli e delle Materie Concianti, porterà studenti e docenti del corso di Tecnologie del Cuoio e del corso di Biotecnologie Ambientali ad avere la singolare opportunità di svolgere, unitamente al personale del SSIP una serie di progetti di studio e ricerca che durerà da dicembre 2020 a tutto aprile del 2021.

 

I cinque progetti proposti coinvolgeranno studenti del triennio del corso di Tecnologie del Cuoio e studenti di classe quarta e quinta del corso di Biotecnologie ambientali, oltre ai docenti delle materie tecniche degli stessi indirizzi.

Per gli studenti i progetti andranno a ricadere a pieno titolo nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO), per i docenti, invece, saranno corsi di aggiornamento professionale.

Per le classi terze dell’indirizzo di Tecnologie del Cuoio, l’attività proposta riguarda la sperimentazione di un innovativo metodo per la depilazione con successivo recupero del pelo, tecnologia che ha lo scopo di ridurre la produzione di fanghi e di permettere il riutilizzo come materia prima secondaria degli scarti di lavorazione.

Le classi quarte del medesimo indirizzo utilizzeranno la strumentazione analitica presente nel laboratorio di analitica per studiare il grado di reticolazione e determinare le condizioni ottimali di concia wet-white, una concia libera da metalli pesanti. 

Agli studenti di classe quinta si intende fornire le nozioni necessarie all’utilizzo della strumentazione dedicata a saggi e prove fisiche per testare la resistenza della pelle lavorata alle sfide più recenti, come ad esempio l’utilizzo sempre più massiccio di sostanze e prodotti sanificanti a base alcolica su ogni tipo di pelle, da quella destinata alla calzatura, alla carrozzeria, all’arredamento e all’abbigliamento.

 

Gli studenti di classe quarta del corso di Biotecnologie ambientali potranno assistere alla realizzazione di sintesi organiche di ingrassi in emulsione acquosa, al loro controllo qualità e caratterizzazione chimica.

Per gli studenti di classe quinta ambientale, infine, il progetto mira alla caratterizzazione di polimeri tramite HPLC ad esclusione sterica e light scattering detector, per la determinazione del loro peso molecolare medio.

 

Le attività proposte daranno l’opportunità, agli studenti e docenti, di realizzare il “learning by doing”, essendo coinvolti in progetti altamente professionalizzanti. L’Istituto Galilei la SSIP credono che la collaborazione tra queste due realtà potrà portare a formare tecnici più consapevoli, preparati ad affrontare le sfide che ci riserva il futuro.

“Per la Stazione Sperimentale è una sfida strategica” dice Edoardo Imperiale, Direttore Generale della Stazione che ricorda come “L’ulteriore rafforzamento e sviluppo dell’accordo con il Galilei, diventato un modello di intervento che stiamo replicando con gli istituti scolastici negli altri distretti conciari, è costruzione del futuro, è attività centrale per gli studenti, è servizio concreto per lo sviluppo delle nuove competenze per le  imprese  che operano nei distretti

 

Marco Nogarole

Responsabile Tecnico del Distretto di Arzignano SSIP

Laboratori, tecnologie e qualità al servizio delle imprese
Laboratori, tecnologie e qualità al servizio delle imprese

Oggi parla Gianluigi Calvanese, ‘Responsabile Area Laboratori e servizi di analisi, certificazione e consulenza alle imprese’, una laurea in Chimica Industriale alla Federico II di Napoli, oggi uno dei motori della SSIP. Con le nuove disposizioni in materia di utilizzo dei termini “cuoio”, “pelle” e “pelliccia” e di quelli da essi derivati o loro sinonimi e la relativa disciplina sanzionatoria ai sensi dell’articolo 7 della legge 3 maggio 2019, n. 37 – Legge europea 2018, come cambia il ruolo della SSIP

 

Credo che il Decreto 68/2020 e quanto previsto per la Stazione Sperimentale rappresenti la perfetta sintesi di quello che è il ruolo istituzionale e statutario della SSIP verso i propri contribuenti, ovvero verso il settore di riferimento. Garantiamo qualità, servizi alle imprese, siamo a disposizione della filiera produttiva tutta.

Se da un lato la tutela della denominazione rafforza la consapevolezza dei consumatori verso il prodotto “pelle”, e di conseguenza genera benefici a tutta la filiera conciaria provenienti direttamente dal mercato, d’altro canto è ben individuata la funzione di controllo di varie componenti della Pubblica Amministrazione, ed alla Stazione Sperimentale è riconosciuto il ruolo di supporto tecnico “super partes”, proprio dei compiti istituzionali a cui è indirizzata. Già in queste prime fasi esecutive di confronto e supporto alle Camere di Commercio che effettueranno la prima serie di controlli, è potuto emergere il beneficio dell’intervento della Stazione, sia per l’obiettivo primario di tutela del consumatore che sottende il Decreto, che nella valorizzazione della filiera conciaria.

 

In questa fase quanto e’ importante contare su laboratori all’avanguardia e figure professionali dedicate?

 

I laboratori della Stazione, le infrastrutture in generale e le competenze presenti consentono alle attività di ricerca un salto di qualità. Al sevizio delle imprese, per la loro crescita e lo sviluppo, per intercettare nuove opportunità, c’è questo complesso ed efficiente know-how. Il sistema delle imprese dovrà affidarsi sempre più. Non è un costo, è crescita.

Il periodo che stiamo vivendo sta rendendo chiaro a tutti che la risoluzione di problematiche complesse richiede un impegno continuo rivolto all’aggiornamento tecnologico delle infrastrutture di ricerca e la disponibilità di figure professionali di alto profilo. La tensione continua verso processi e/o prodotti più eco-sostenibili cui è e sempre di più sarà soggetta la filiera conciaria italiana, richiede l’esplorazione di tecnologie e metodi di lavoro avanzate, i cui risultati devono a loro volta essere validati e/o supportati da laboratori analitici, apparecchiature per prova sperimentali e dimostratori per la ricerca di ultima generazione. La successiva necessità di gestire informazioni e dati comunque relativi al materiale pelle, rende comunque imprescindibile l’intervento di figure professionali dotate sia di competenza tecnica e/o scientifica, che di profonda conoscenza del settore conciario. Nella SSIP questo connubio tra infrastrutture dedicate e competenze tecniche rivolte al settore conciario è da sempre implementato tramite continui investimenti in apparecchiature, la creazione di reti di concerie sperimentali e dimostratori, nonché lo sviluppo organizzativo del proprio personale tecnico-scientifico.

 

Ricerca ed Innovazione. Tutela del Made in Italy, sono scelte strategiche?

 

Assolutamente sì. Quello che il mercato richiede nel vari settori della filiera conciaria, non può che essere affrontato tramite attività di Ricerca ed Innovazione orientate a creare prodotti che siano più sostenibili e anche più funzionali alle esigenze applicative; su tali tematiche sono orientati gli sforzi e gli obiettivi di Ricerca & Sviluppo della Stazione e credo di non sbagliare se includo anche le autonome iniziative di tutta la filiera conciaria. Non si può comunque dimenticare che, il successo della filiera conciaria italiana, nel settore della Moda ma non solo, si è basato sulle capacità tecniche di sviluppo di processo e sull’attenzione organizzativa orientata al prodotto tipiche dell’imprenditoria nazionale. Ci vuole uno sforzo per capire che queste caratteristiche possono e devono essere valorizzate, tramite opportuni sistemi di certificazione che rimettano l’attenzione del mercato sulle peculiari caratteristiche fisiche, meccaniche e, perché no, emozionali del prodotto pelle.

 

Gaetano Amatruda

Ufficio Stampa SSIP

Storia, produzione e sostenibilità del distretto toscano della pelle
Storia, produzione e sostenibilità del distretto toscano della pelle

◊ Letture presso la Biblioteca della Stazione Sperimentale Pelli ◊

 

Libro di settore: Concia al Vegetale – Storia, produzione e sostenibilità del distretto toscano della pelle. Santa Croce sull’Arno e Ponte a Egola

 

È la storia di conciatori che da una cultura contadina, troveranno nell’associazionismo, unito all’inventiva individuale, la forza e l’intelligenza per risolvere i problemi ambientali e affermarsi nel villaggio globale.

 

Editore: EDIFIR – Edizioni Firenze

 

CollanaArte Mestieri d’Arte – Quaderni d’Artigianato 13

 

Autore: Valerio Vallini

 

Concia al vegetale: un profumo remoto, un tuffo nel Basso Medio Evo: «Conciaj, conce, lavorazioni di pelle, ma anche mercati e snodi di traffici, pelli da conciare o anche secche e salate …». Dal profondo Trecento, nel sanminiatese, nomi di pellicciai e cuoiai, e un’artigianale “concia delle pelli”. Nell’Ottocento i primi conciatori, i luoghi della concia. Nel Novecento le innovazioni. L’autarchia stimolò e incrementò la produzione della “vacchetta” e del cuoio da suola, secondo l’antica formula con le scorze di lecci e castagni. Singolari figure di imprenditori … «Si è cominciato con una botte da vino … con una cinghia sopra che si faceva girare…In queste botti da vino ci si faceva i fori, ci si faceva gli zipoli, si faceva lo sportello…». Anni Sessanta, venne l’addio alla Casa-concia, nacque l’associazionismo, fu una forza vincente. Razionalizzazioni produttive, soluzioni ambientali, le pelli e il cuoio nel Villaggio globale. L’incontro con la moda, il recupero della tradizione, fu Natural Sensation, dura ancora oggi.

 

Fonte Editore

ISBN978-88-7970-618-6
Anno2013
Caratteristiche: 96 pagine, brossura 17 × 24 cm, illustrazioni a colori

 

Questa libro può essere consultato presso la nostra Biblioteca

 

Sede Biblioteca 

Stazione Sperimentale per I’Industria delle Pelli e delle Materie Concianti srl – c/o Comprensorio Olivetti
Via Campi Flegrei, 34 • 80078 Pozzuoli (NA) –  per consultazione è gradito appuntamento ai seguenti recapiti – tel: 081 597 91 12  e-mail: c.grosso@ssip.it

 

Depurazione 4.0: studio del COD recalcitrante ai sistemi depurativi tradizionali
Depurazione 4.0: studio del COD recalcitrante ai sistemi depurativi tradizionali

Gli impianti di depurazione consortili negli ultimi anni hanno assistito al fenomeno dell’aumento del valore di COD all’uscita del trattamento terziario dei reflui industriali; in questo caso si parla di COD Recalcitrante, ossia resistente ai tradizionali metodi di depurazione.

 

Da studi di letteratura si evince che la causa di questo fenomeno è la presenza, nei reflui in entrata agli impianti di depurazione, di sostanze che non vengono degradate da parte delle colonie di microorganismi presenti nelle vasche di ossidazione, passando, senza subire alcun tipo di degradazione, nel refluo finale scaricato. 

 

Da numerosi studi presenti in letteratura, si è scoperto che moltissime sostanze comunemente utilizzate nelle attività civili, agricole, industriali, risultano essere recalcitranti ai tradizionali metodi di depurazione; 

si tende a suddividerle principalmente in due gruppi: 

POPs (Persistent Organic Pollutants/ Inquinanti Organici Persistenti) 

ECDs (Endocrine Disrupting Chemicals/ Interferenti Chimici endocrini)

 

Le sostanze che fanno parte di questi due gruppi sono: pesticidi, prodotti farmaceutici e per la cura della persona, fragranze, composti ad alto peso molecolare (polisaccaridi, polimeri a basso peso molecolare, polifenoli) e prodotti industriali (solventi, conservanti, ritardanti di fiamma, fungicidi, ecc.). 

Il progetto mira a caratterizzare le sostanze presenti nelle acque provenienti dagli impianti di depurazione consortili e responsabili del COD recalcitrante.La conoscenza di tali componenti può consentire alle aziende conciarie di sostituire i prodotti chimici scarsamente biodegradabili con prodotti adatti alle stesse fasi conciarie ma con una maggiore sostenibilità ambientale e biodegradabilità.

 

In collaborazione con il prof. Trifuoggi dell’Università degli studi di Napoli, Dipartimento di Scienze Chimiche, sono state analizzate le acque in uscita dalla linea di trattamento acque industriali degli impianti di depurazione consortili conciari.

 

Particolare attenzione è stata posta all’analisi degli alchilfenoli etossilati (OPEO ottilfenoli polietossilati e NPEO nonilfenoli polietossilati) in acque reflue.

Per la determinazione analitica degli alchilfenoli etossilati, si può fare riferimento a due metodiche di seguito riportate:

– UNI EN ISO 18857-2;

– ASTM D7742-11. 

Il metodo ISO 18857-2 consiste nell’estrazione su fase solida (cartuccia SPE copolimero stirene-divinilbenzene) del campione acquoso, successiva eluizione utilizzando acetone, derivatizzazione dell’eluato e analisi in gascromatografo massa. 

 

La metodica ASTM D7742-11 consiste nell’analisi diretta del campione acquoso (previa filtrazione su cartuccia 0.45 µm) mediante HPLC, cromatografo liquido ad alta pressione, equipaggiato con rivelatore MS/MS utilizzando la tecnica spettroscopica SRM (Single Reaction Monitoring). 

 

La scelta della metodica da utilizzare può dipendere da vari fattori; la tecnica gascromatografica risulta essere più sensibile ma molto più laboriosa per quanto riguarda il trattamento del campione e permette di analizzare un numero minore di analiti (OPnEO 0 < n < 2, NPnEO 0 < n < 2). Si raggiungono in questo caso limiti di rivelabilità dell’ordine dei ppt (parti per trilione).

 

L’utilizzo della cromatografia liquida risulta meno laboriosa per quanto riguarda la preparazione del campione e permette di analizzare tutta la famiglia degli alchilfenoli etossilati (OPnEO 2 < n < 12, NPnEO 3 < n < 18). In questo caso i limiti di rivelabilità sono dell’ordine di grandezza delle ppb (parti per miliardo).

 

 

a cura di Daniela Caracciolo

Coordinatore Dipartimento Tecnologie per l’Ambiente presso SSIP

 

Pubblicato il: 20 Nov 2020 

RI-LEATHER: appuntamento il 3 dicembre con il Webinar della SSIP
RI-LEATHER: appuntamento il 3 dicembre con il Webinar della SSIP

Webinar Ri-Leather: Nuova vita agli scarti della Pelle

Come riutilizzare gli scarti del processo conciario?
È questo il tema del webinar “Ri-Leather: nuova vita agli scarti della pelle” organizzato da SSIP e che si svolgerà mercoledì 3 dicembre alle ore 16.00.
L’evento è organizzato nell’ambito del progetto Ri-Leather, finanziato dalla Regione Veneto a valere su fondi POR-FESR. Il progetto, di cui la SSIP è consulente, mira ad introdurre innovativi prodotti chimici e processi di lavorazione conciaria, al fine di ridurre l’impatto ambientale ed introdurre nel mercato nuovi prodotti ecosostenibili.

 

Di cosa parleremo?

Durante l’evento racconteremo le opportunità per il settore conciario legate ai fondi POR FESR, le finalità strategiche del progetto Ri-Leather, le sperimentazioni attualmente in corso sul riutilizzo degli scarti e sulla biodegradabilità.
Approfondiremo le prospettive tecniche e di mercato della rivalutazione degli scarti conciari nella produzione di pelli per calzature, la tecnologia enzimatica del calcinato non distruttivo e delinereemo le aspettative tecnologiche sui risultati del progetto Re-Leather in un’ottica di crescente sostenibilità.

 

Chi saranno gli speaker?

Edoardo Imperiale (Direttore Generale della SSIP)
Introduzione

Alessandro Rama (Responsabile coord. istruttorie e attività di controllo FESR-AVEPA)
“POR FESR Un moltiplicatore di opportunità, da non lasciarsi sfuggire: a che punto siamo?”

Marco Nogarole (Responsabile Tecnico del Distretto di Arzignano di SSIP)
“Le finalità strategiche del progetto Ri-Leather”

Davide Frascaro (Responsabile R&S di Real Color)
Nuove sperimentazioni sul riutilizzo degli scarti wet white e la sua biodegradabilità”

Francesco Corradi (Responsabile Ricerca e Sviluppo di Conceria Corradi)
Le prospettive tecniche e di mercato della rivalutazione degli scarti conciari nella particolare produzione di pelli per calzatura.”

Mauro Baruchelli (Amministratore Delegato di Biodermol Srl)
La tecnologia enzimatica del calcinaio non distruttivo e i risultati intermedi”

Viola Dalle Mese (Responsabile Marketing di Conceria Montebello)
“Le aspettative tecnologiche del modello sostenibile per la conceria e la vocazione green del progetto”

 

Come partecipare?

È possibile partecipare all’evento previa registrazione a questo link.

Aerospazio e ricerca, accordo SSIP e Distretto Aerospaziale della Campania

Le sperimentazioni innovative previste nell’ambito dell’accordo di collaborazione tra Stazione Pelli e DAC, Distretto Aerospaziale della Campania.

 

Realizzazione e sviluppo di innovativi sedili passeggeri per aerei con materiali più resistenti, antibatterici, anti acari e sostenibili. È una delle possibili applicazioni che derivano dall’accordo siglato fra Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle Materie Concianti e il Distretto Tecnologico Aerospaziale della Campania – DAC. Un’intesa che è esempio di come l’innovazione nel settore delle pelli, applicata al settore aerospaziale, può dare risposte significative alle nuove esigenze ergonomiche e soprattutto alla necessità di avere sempre più confort in volo senza impattare sull’ambiente.

 

A firmare l’accordo il Direttore Generale della Stazione Sperimentale Pelli, Edoardo Imperiale e Luigi Carrino, presidente del Distretto Aerospaziale della Campania. L’obiettivo è quello di cooperare per l’individuazione e lo sviluppo progetti congiunti e di un portafoglio di programmi di studio e di ricerca, di divulgazione, disseminazione ed altre iniziative comuni nell’ambito delle tematiche oggetto di reciproco interesse. Più nel dettaglio nell’ambito della collaborazione continua saranno verificate possibili azioni di sperimentazione che coinvolgano imprese della filiera pelle nel settore aerospaziale; sviluppate sinergie per l’avvio di programmi congiunti di formazione specializzata e di divulgazione scientifica; individuate possibili tematiche di reciproco interesse su cui sviluppare nuovi progetti di ricerca congiunti.

 

“Grazie a questo accordo valorizziamo la cooperazione fra cluster, azione che ci consente di realizzare ampie sinergie e l’impiego di risorse umane specialistiche verso obiettivi condivisi di sviluppo sostenibile – ha detto Luigi Carrino, presidente del DAC. L’aerospazio è uno dei settori trainanti dell’economia mondiale e deve esprimere il suo massimo contributo alla salvaguardia del pianeta in ogni attività della filiera aeronautica e aerospaziale”.

 

“Forte del progressivo consolidarsi del know how dei suoi tecnici e ricercatori, nel campo del delle tecnologie abilitanti per la progettazione di nuove generazioni di cuoi ad elevato valore aggiunto, la Stazione Sperimentale è – sottolinea Imperiale – interessata a sviluppare linee progettuali di potenziale interesse nel settore”. Per Imperiale “sarà possibile immaginare progettazione di cuoi per interiors di veicoli e accessori, con elevate qualità e nel rispetto dell’ambiente e delle sfide della economia circolare”.

 

 

Gaetano Amatruda

 

Ufficio Stampa SSIP

 
 
 

Glove, Percorsi e storie di guanti a Napoli: alla Fondazione Banco di Napoli la mostra organizzata dalla SSIP. Inaugurazione Mercoledì 22 Gennaio 2025 ore 10.30.

La mostra sarà visitabile sino al 21 febbraio 2025. Info e prenotazioni c.grosso@ssip.it

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