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Il Report: la SSIP a Lineapelle, tra CPMC, ricerca, formazione e il talk dedicato al partenariato MICS 
Il Report: la SSIP a Lineapelle, tra CPMC, ricerca, formazione e il talk dedicato al partenariato MICS 

Il Cuoio Made in Italy: materiale di qualità e sostenibile: è questo il focus del secondo numero di CPMC – Cuoio Pelli Materie Concianti, la pubblicazione scientifica a cura della Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle Materie concianti(SSIP), che è stato presentata nel corso della 104° di Lineapelle, la fiera internazionale di settore, in programma a Fieramilano Rho che si è conclusa il 19 settembre: “Il Focus di questo numero ‘Il Cuoio Made in Italy: materiale di qualità e sostenibile’ racchiude partite strategiche per la SSIP, più in generale per il comparto e per l’economia italiana”, ha spiegato Edoardo Imperiale, DG della SSIP: “La qualità del prodotto, l’eccellenza del cuoio, si valorizza se si sceglie e percorre la via dell’innovazione. Slogan e campagne di marketing, che pure sono fondamentali, da sole non possono bastare. Serve una strategia del sistema Paese e per strutturare questa serve una progettualità di base, servono idee chiare, una traiettoria 5.0”. In questo numero anche contributi internazionali, che analizzano il ruolo delle imprese nostrane, come ha spiegato ancora di Direttore: “La lungimiranza delle imprese italiane ha aperto, interessante l’intervista a Gustavo Gonzalez-Quijano, in questo numero di CPMP, un dibattito nel consesso internazionale. L’esigenza di puntare sulle nuove tecnologie e soluzioni in grado di assicurare qualità e sostenibilità è una sfida globale e la nostra industria conciaria italiana che è partita prima di altri ha il dovere, per rimanere su questa strada e per difendere concretamente i prodotti, di fare qualcosa in più”.

A Lineapelle, la SSIP ha curato l’organizzazione del talk MICS – Made in Italy Circolare e Sostenibile, sul tema “Il Ruolo della ricerca nel futuro sostenibile e circolare del cuoio Made in Italy”, cui hanno preso parte il DG Imperiale; Fulvia Bacchi, Direttore generale UNIC e CEO di LIneapelle, Omar Bellicini, Responsabile relazioni esterne MICS e Claudia Florio, Responsabile della Ricerca SSIP e Project Leader per MICS. Nel corso del talk, si è parlato del bando a cascata MICS dedicato alle imprese valore di 16 mln di euro stanziati. In particolare sono tre i progetti in campo finanziati che investono sulla tematica di interesse conciario, promossa dalla SSIP: nello specifico, le imprese VIGNOLA NOBILE S.P.A. (capofila) con Sense Square S.r.l., Khimera S.r.l. ha ottenuto finanziamenti per il progetto HOT (H2OxyTan), che affronta la tematica dello sviluppo di nuovi cuoi sostenibili, minimizzando l’impatto ambientale del processo. Le imprese Biopox S.r.l. (capofila) con Università degli Studi del Sannio; Russo di Casandrino S.P.A.; Compolab S.r.l., centrali con il progetto RESCUE, finalizzato all’impiego di biotecnologie conciarie per valorizzare gli scarti della produzione, in un’ottica di economia circolare. Infine, le imprese Totaro (capofila) con Composite Research S.r.l., Test and Manufacturing Engineering S.R.L., HEROBOTS S.R.L CF, MARIO LEVI S.P.A. con il progetto RESHAPE, improntato all’impiego della robotica per la manipolazione automatizzata delle pelli, per il settore dell’automotive.  Al talk sono intervenuti: Nicola Vignola e Daniela Caracciolo, della conceria Vignola Nobile, Giovanni Sannia per Biopox e Valentina Golia per HEROBOTS.

 

Spazio, poi, alla formazione nello stand della Stazione Sperimentale di Pozzuoli, con la valorizzazione in fiera degli ITS, tra cui Mia, di cui la SSIP è partner. Una formazione, quella offerta dalla Stazione, altamente qualificante, soprattutto perché rivolta ad un’utenza che sarà poi in grado di affrontare le sfide moderne del settore, che non possono prescindere dalla qualità dei prodotti e dalla loro tracciabilità.

 

A Lineapelle la SSIP ha esposto, infine, l’output di ricerca scientifica legato al Partenariato esteso di MICS e al Progetto Chiroteca “The Same 25 step”, finanziato dalla stazione che ha curato la realizzazione di un QR Code direttamente sul prodotto guanto in un’ottica di tracciabilità che significa qualità.

“The Same 25 step”: un progetto che ingloba tradizione, formazione e tecnologia 4.0
“The Same 25 step”: un progetto che ingloba tradizione, formazione e tecnologia 4.0

Una ricerca ma anche una formazione di qualità, quella offerta dalla Stazione Sperimentale attraverso il Politecnico del Cuoio: ma che cosa vuole dire fare formazione di qualità?

Nelle aziende della filiera pelle, sempre più incisive sono le figure professionali altamente CPMC specializzate, che rappresentano un plus qualitativo notevole per quelle imprese che ne colgono l’importanza. Ed è proprio in virtù di tale consapevolezza che il Politecnico del Cuoio della SSIP ha implementato le attività nei principali distretti conciari afferenti alla Stazione Sperimentale, presenti in Campania, Toscana e Veneto, con un’offerta formativa sia per soggetti privati che pubblici, concreta, ossia tarata sui reali fabbisogni delle aziende del settore e sulle necessità di inserimento lavorativo quasi immediato dei giovani, che è un altro notevole aspetto di una formazione che possa definirsi appunto di qualità.

La parola d’ordine in ogni caso è “rete”: ma in che modo si intrecciano le diverse esperienze e i diversi attori che fanno parte del mondo conciario?

Di certo fare rete consente una fusione di know how ed esperienze che giova all’interno settore. Dal nostro punto di vista, fondamentali sono gli ITS che attraverso il lavoro delle Fondazioni ITS Academy MIA, MITA e COSMO, presenti nei tre distretti, arricchiscono il territorio di figure altamente competenti e specializzate e che captano le potenzialità elevate di una formazione realizzata attraverso attive collaborazioni con gli Istituti tecnici locali, con il mondo universitario ma soprattutto con le imprese del territorio di riferimento, nelle quali poi i giovani formati troveranno collocazione. Abbiamo collaborazioni oramai consolidate con l’Istituto Cattaneo di San Miniato e con l’ITTE GALILEI DI Arzignano, sostenute dalla Stazione Sperimentale anche attraverso l’implementazione di nuovi laboratori innovativi e concerie sperimentali; inoltre una vasta rete di aziende è sempre più coinvolta nelle attività di formazione, sia per far crescere le competenze del proprio personale che per trasferire alle nuove leve competenze e know how.

Come nasce la collaborazione con il progetto della Vanvitelli e con Modia Romano?

Il guanto è un concetto, oltre che una tradizione, caro alla Stazione Sperimentale, basti pensare alla nostra Mostra sul Guanto che ha fatto il giro del mondo, e da cui e’ nata anche una rete di impresa Chiroteca coinvolta anch’essa nel progetto della studentessa, e all’importanza che la SSIP attribuisce alle figure tecniche legate alle attività artigianali e antiche, come appunto il guanto, per fare una formazione specializzata ma in una chiave chiaramente moderna, 4.0 che ingloba la transizione verde e quella digitale. Ne e’ l’esempio il QR code presente sul guanto realizzato, fondamentale per la tracciabilita del prodotto, tema molto caro all’intero comparto pelle.

Serena Iossa
Responsabile Politecnico del cuoio SSIP

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