La Stazione Sperimentale delle Pelli e delle Materie Concianti (SSIP) è uno dei più antichi Istituti di ricerca italiani e rappresenta un’eccellenza a livello europeo.

L’industria conciaria è un settore in cui l’Italia primeggia a livello mondiale e in cui la centralità del cliente gioca un ruolo chiave, motivo per cui è necessario aprire le porte alla 4° rivoluzione industriale e rafforzare la collaborazione con Università e centri di ricerca per avere una continua evoluzione dei prodotti. Infatti, mentre nell’immaginario collettivo la concia rimane uno di quei mestieri “artigianali”, legati al lavoro manuale, all’operosa esperienza di bottega e alla tradizione, negli ultimi anni sono stati fatti passi in avanti, in termini di innovazione del prodotto, automazione dei processi e riduzione dell’impatto ambientale.

Ed è per questo che la SSIP ha incrementato gli investimenti in R&I, in un settore in cui materiali innovativi e nuovi processi produttivi possono svolgere un ruolo importante nell’incremento del valore del prodotto e dell’attenzione all’ambiente.

L’iniziativa del Politecnico del Cuoio va proprio in questa direzione: aumentare la competitività del sistema produttivo conciario italiano e diffondere la cultura tecnica e scientifica del cuoio e dei nuovi materiali ai giovani talenti.

Il programma presentato dal Presidente Balducci e dal Direttore Generale Imperiale, prevede investimenti in attrezzature all’avanguardia, in linea con le key technologies dell’Industria 4.0. Si potrà così realizzare un ambiente di sperimentazione (laboratorio), che si configura come un vero e proprio dimostratore tecnologico di fabbrica conciaria 4.0, nel quale poter svolgere attività di testing e certificazione. Questo dimostratore guiderà un percorso di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese tradizionali ed un cambiamento di mentalità degli imprenditori per una visione sempre più innovativa e competitiva dell’impresa.

Tale approccio permetterà, inoltre, di attivare dei meccanismi virtuosi di interfaccia tra la ricerca pubblica e privata e di dialogo tra tradizione e innovazione, lavoro artigianale e tecnologia.

L’innovazione e la ricerca permetteranno all’industria conciaria di diventare sempre più green, attraverso lo sviluppo di prodotti ecosostenibili e la messa punto di processi a basso impatto ambientale. Ad esempio, si potranno introdurre nelle fasi del ciclo di concia, prodotti a base di scarti di origine naturale, per abbattere il carico inquinante della lavorazione del pellame senza alterare la qualità della produzione, meccanismi tipici della circular economy.

La SSIP dovrà sempre più configurarsi come un corporate research center per l’intero settore dell’industria conciaria, sia per svolgere attività di testing e certificazioni per conto terzi, sia per creare, attraverso il Politecnico del cuoio, delle figure professionali che siano in grado di affrontare i cambiamenti della 4° rivoluzione industriale e coglierne le opportunità.

 

di Luigi Nicolais
Consigliere scientifico Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle materie concianti

 

Fonte: CPMC n. 3/2018

 

 

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