La sinergia con il Politecnico di Torino per l’innovazione sostenibile del Cuoio Made in Italy

 

Nei giorni 17-21 aprile 2024, si è tenuta, presso il Politecnico di Torino la IV edizione di Biennale Tecnologia, la manifestazione, ormai riconosciuta a livello nazionale e internazionale, affrontando sotto molteplici aspetti il tema del rapporto tra tecnologia e società, attraverso incontri, lezioni, dibattiti, laboratori e mostre con ospiti e relatori internazionali, coinvolti nella discussione sulle  possibili implicazioni ambientali, etiche, sociali, economiche e geopolitiche derivanti dall’adozione dei più attuali approcci tecnologici.

Questa edizione si è chiusa, nello specifico, registrando circa 50.000 presenze complessive, ed ha visto il coinvolgimento di 280 relatori da tutto il mondo per un totale complessivo di 160 incontri.

In tale contesto, la Stazione Sperimentale ha offerto il suo contributo nell’ambito del dibattito Sostenibile, circolare…e digitale: la risposta di oggi al Made in Italy di domani, portando il cuoio al centro della discussione, ed approfondendo insieme agli altri attori il tema degli strumenti tecnologici per supportare l’innovazione sostenibile e circolare dei prodotti per il Made in Italy, e delle relative implicazioni e ricadute misurabili sull’ambiente e sulla società; in tale ambito la SSIP ha ribadito la funzione primaria svolta dalle azioni di rete tra il mondo della ricerca e le imprese, coerentemente al suo ruolo di partner della Fondazione MICS Made in Italy Circolare e Sostenibile – (https://www.mics.tech/, Partenariato steso tra Università, Centri di Ricerca e Imprese finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca grazie ai fondi messi a disposizione dall’Unione Europea nell’ambito del programma NextGenerationEU, ed ente gestore della più grande realtà volta a promuovere la ricerca di base in forma di partenariato esteso mai realizzata nel nostro Paese sui temi della Circolarità e Sostenibilità dei prodotti e dei processi del Made in Italy.

Tale sodalizio scientifico, attraverso MICS, ha difatti già prodotto tangibili avanzamenti scientifici e tecnologici per la realizzazione di prodotti Made in Italy di nuova generazione ad elevato valore aggiunto (smart materials) e migliorato contenuto di sostenibilità e circolarità.

Proprio in tal senso, nell’ambito di MICS, la SSIP ha avviato il Progetto 4.01 SOLARIS – Sustainable Options for Leather Advances and Recycling Innovative Solutions, finalizzato a realizzare soluzioni per la progettazione e lo sviluppo di molecole e materiali da utilizzare nella produzione di nuove generazioni di pelli sostenibili ad alto valore aggiunto (smart and sustainable leather); il progetto è inoltre finalizzato a promuovere approcci sostenibili per la progettazione di nuovi materiali circolari derivanti da scarti dell’industria conciaria e di altre filiere che utilizzano biomasse (in particolare agroalimentare e tessile), secondo i principi della Simbiosi Industriale.

Tali sfide prevedono il ricorso a soluzioni avanzate di green chemistry e tecnologie abilitanti, promosse da un partenariato multidisciplinare, in grado di offrire una rete di competenze e infrastrutture di ricerca adeguate; il Progetto, infatti, che ha come capofila SSIP, vede come partner l’Università degli Studi di Napoli Federico II, il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino, l’Università degli studi di Padova, Università degli Studi di Brescia, CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, che mettono in condivisione le proprie competenze per assicurare la trasversalità degli obiettivi contemplati.

Particolarmente nutrito e prezioso, per la realizzazione degli obiettivi del Progetto, è il contributo offerto dal Politecnico di Torino, che partecipa a SOLARIS, attraverso diversi gruppi di ricerca, afferenti al Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia (DISAT) ed al Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione (DIGEP).

Nello specifico, i diversi gruppi di ricerca partecipano ad attività che ricoprono tutte le principali tematiche e gli obiettivi realizzativi del progetto, rispetto ai quali sono già stati ottenuti i primi output scientifici in materia di: impiego di scarti di cuoio e nanocellulosa per lo sviluppo di materiali compositi leggeri e ritardati alla fiamma; caratterizzazione comparativa multi-diagnostica dei cuoi prodotti con diversi sistemi di concia, tradizionali ed innovativi; misure elettrocinetiche di potenziale zeta su campioni solidi e potenzialità nel settore conciario; approcci circolari e sostenibili per il recupero del cromo dalle acque di conceria con materiali zeolitici; caratterizzazione di cuoi finiti e diagnostica dei difetti attraverso Non-Destructive Testing (NDT), mediante indagini termografiche.

In occasione della Biennale Tecnologia, sono stati discussi, con i partner del Politecnico, alcuni di tali risultati e programmate nuove attività di ricerca; in particolare, si è tenuto un in incontro con il gruppo di ricerca facente capo al Prof. Franco Lombardi ed al Prof. Pasquale Russo Spena, del Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione (DIGEP), finalizzato a valutare le prospettive di impiego di diverse tecnologie presenti presso i laboratori del suddetto Dipartimento, partendo dalla valutazione di studi preliminari, effettuati mediante termografia a infrarossi, come tecnica di controllo non distruttivo, per rilevare difetti nel cuoio durante il processo di produzione. In questo studio è stata utilizzata la termografia in una configurazione “attiva”, con impiego di una fonte di calore esterna per riscaldare la superficie del materiale da ispezionare; nel corso del progressivo raffreddamento del materiale, i difetti o le irregolarità presenti nella pelle sono risultati in grado di influenzare la velocità di fenomeno, provocando una variazione di temperatura rilevabile, catturata dalla termocamera a infrarossi. La post-elaborazione dei dati termici provenienti dalla termocamera può fornire pertanto informazioni preziose per identificare i difetti, potenzialmente identificabili anche nella linea di produzione.

Gli studi avviati, insieme ad altre potenziali applicazioni della tecnica (come, ad esempio, il possibile impiego nel pretrattamento di campioni nelle fasi lavorazione, finalizzato all’efficientamento delle risorse impiegate), potranno costituire un valido supporto per favorire lo sviluppo sostenibile delle imprese d settore. Ancora una volta, la sinergia tra la SSIP e sempre nuovi partner di ricerca di elevato profilo e competenze tecniche ha consentito di sviluppare una rete scientifica di conoscenze ed infrastrutture, volta a garantire la circolarità, la tracciabilità e la qualità delle nuove generazioni di prodotti in cuoio.

 

 

 

 

 

A cura di Claudia Florio

Responsabile della Ricerca SSIP 

 

Pubblicato il: 24.04.2024 – 11:54

 

Minimum 4 characters