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Presentazione della Conceria Sperimentale alla scuola ITTE Galilei
Presentazione della Conceria Sperimentale alla scuola ITTE Galilei

La Stazione Sperimentale ha partecipato ad un incontro organizzato dall’ITTE Galilei per la presentazione della rinnovata Conceria Sperimentale, avviata nell’ambito delle attività del Politecnico del Cuoio presso la Scuola, la  cui missione oltre ad essere finalizzate alla attività didattiche della scuola, sarà parte integrante della rinnovata offerta di servizi della Stazione Sperimentale a favore delle imprese del Distretto conciario.

 

L’acquisto dei 4 bottalini, per l’esecuzione in scala pilota di lavorazioni conciarie ad umido, e delle attrezzature per l’analisi fisico-meccanica del cuoio  per i laboratori didattici (1  Dinamometro a doppia colonna, 1 Strumentazione per l’esecuzione del “Fogging test”, 1  Abrasimetro e 1 Misuratore digitale) rientra nei circa 200 mila euro già investiti dalla Stazione Sperimentale, per le attività del Politecnico del Cuoio nell’ambito della convenzione con l’istituto Galilei e del corso  ITS “Green Leather Manager” gestito dalla Fondazione Cosmo, al fine di contribuire al rafforzamento delle  competenze tecnico-scientifiche  degli alunni e per la formazione di nuovi tecnici altamente specializzati.

 

La Conceria Sperimentale opererà in modo sinergico e complementare  ai nuovi Laboratori della Stazione Sperimentale, all’interno del Comprensorio Olivetti di Pozzuoli, che consentiranno,  grazie agli innovativi  investimenti in infrastrutture per la formazione, la ricerca, la sperimentazione e nei nuovi laboratori tecnologici, di migliorare  la capacità competitiva delle aziende conciarie italiane, la qualità della produzione, lo sviluppo tecnologico e la sostenibilità a vantaggio dell’intera filiera e dei principali mercati obiettivo: arredamento, automotive, calzatura, interiors, moda, pelletteria.

 

 

 

I criteri ambientali minimi per le calzature e gli articoli in pelle
I criteri ambientali minimi per le calzature e gli articoli in pelle

Dal 28 settembre 2018 gli acquisti delle pubbliche amministrazioni per calzature da lavoro e accessori di protezione in pelle devono attenersi ai CAM, i criteri ambientali minimi, così come previsto dal Piano d’Azione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per la sostenibilità dei consumi della PA.

Sebbene i criteri definiti riguardino un segmento preciso, intervengono comunque su un settore, quello della pelletteria e delle calzature, che rappresenta uno dei comparti strategici dell’industria manifatturiera italiana e in particolare di quella veneta.

A questo proposito la sezione regionale dell’Albo gestori ambientali e l’Ufficio Unico Regionale Ambiente della Camera di Commercio Venezia Rovigo, organizzano venerdì 12 aprile ore 9 al Centro Conferenze la Stanga a Padova un Seminario sulla sostenibilità della filiera delle pelli e le nuove opportunità degli acquisti pubblici verdi nel settore delle calzature.

Caratterizzazione dei residui solidi da conce wet-white/metal free
Caratterizzazione dei residui solidi da conce wet-white/metal free

Il lavoro di ricerca sulla “Caratterizzazione dei residui solidi da conce wet-white/metal free” preparato da Biagio Naviglio, Tiziana Gambicorti, Daniela Caracciolo, Gianluigi Calvanese e Roberta Aveta e presentato al Convegno Nazionale AICC la settimana scorsa, è stato molto apprezzato dai partecipanti.

 

La cessazione della qualifica di rifiuto, disciplinata dall’articolo 184 – TER del D.lgs 3 aprile 2006, n. 152, dispone che “un rifiuto cessa di essere tale, quando è sottoposto a un’operazione di recupero (incluso il riciclaggio e la preparazione per il riutilizzo), e soddisfi i criteri specifici, da adottare nel rispetto delle seguenti condizioni:

  1. La sostanza o l’oggetto è comunemente utilizzato per scopi specifici;
  2. Esiste un mercato o una domanda per tale sostanza od oggetto;
  3. La sostanza o l’oggetto soddisfa i requisiti tecnici per gli scopi specifici e rispetta la normativa e gli standard esistenti applicabili ai prodotti;
  4. L’utilizzo della sostanza o dell’oggetto non porterà a impatti complessivi negativi sull’ambiente o sulla salute umana,

 

Come è noto nel settore conciario, in questi ultimi tempi, le cosiddette conce wet-white e/o metal free hanno avuto un certo incremento; conseguentemente è aumentata anche la produzione di residui solidi derivanti da questa tipologia di sistemi di concia,

Nell’ottica, quindi, dell’economia circolare per poter riciclare tali residui, ad esempio come fertilizzanti, è necessario effettuare una loro adeguata caratterizzazione e classificazione per valutare non solo i requisiti tecnici ma anche l’impatto sull’ambiente o sulla salute umana.

Pertanto sono state effettuate, sui residui solidi derivanti dalla concia WW con glutaraldeide/tannini sintetici e dalla concia metal free di ultima generazione, indagini analitiche atte ad individuare la presenza di eventuali sostanze pericolose per l’ambiente e/o per la salute umana. Per l’impatto sul suolo saranno altresì valutati i parametri rientranti nella legislazione della bonifica dei siti contaminati.

 

Scarica Presentazione AICC Toscana

 

Per ulteriori informazioni contattare: Dott. Biagio Naviglio e-mail: b.naviglio@ssip.it

 

 

 

 

 

 

 

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