News

Da CPMC – Imperiale: “Dal Made in Italy al Will Make in Italy: valorizzare la tradizione, senza temere le sfide del futuro”
Da CPMC – Imperiale: “Dal Made in Italy al Will Make in Italy: valorizzare la tradizione, senza temere le sfide del futuro”

Il 2025 si apre con una riflessione che rappresenta, più che un esercizio teorico, una necessità concreta: ripensare il concetto di Made in Italy in chiave prospettica, come Will Make in Italy. Non si tratta di una mera sostituzione semantica, ma di un vero e proprio cambio di paradigma, che investe l’intero comparto manifatturiero nazionale e, in modo emblematico, il settore conciario. Lungo il corso dell’ultimo anno, la rivista “Cuoio, Pelli e Materie Concianti” ha offerto una lettura tridimensionale del cuoio italiano declinata secondo tre assi fondamentali: innovazione, sostenibilità e circolarità. Tre direttrici che rappresentano oggi altrettante leve strategiche per traghettare la filiera verso un futuro che non rinneghi la tradizione, ma la esalti attraverso nuove forme di espressione tecnologica, culturale e ambientale. Nel passaggio dal Made al Will Make, diventa essenziale integrare agli aspetti tangibili della produzione – qualità delle materie prime, eccellenza dei processi, design – quelli immateriali: il know-how diffuso, la capacità trasformativa delle competenze, il valore della creatività consapevole. Solo così sarà possibile affrontare con efficacia le sfide sistemiche poste dai cambiamenti climatici, dalla pressione normativa europea, dalla crescente domanda di tracciabilità e trasparenza lungo l’intera catena del valore. È in questo contesto che si colloca l’azione del Partenariato Esteso MICS – Made in Italy Circolare e Sostenibile, oggi all’alba del suo terzo anno di attività. Il MICS rappresenta una piattaforma multidisciplinare e intersettoriale che ambisce a riscrivere le traiettorie evolutive delle filiere strategiche nazionali, attraverso una visione olistica che coniughi transizione ecologica, simbiosi industriale, e rafforzamento infrastrutturale del sistema della ricerca applicata.
Il settore conciario, forte di una tradizione secolare e di una reputazione internazionale consolidata, si presenta oggi come uno dei laboratori più avanzati di questa transizione. La Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli, in sinergia con i partner accademici e industriali del MICS, sta investendo su nuove infrastrutture scientifiche, piattaforme tecnologiche condivise, e reti di competenze verticali capaci di accompagnare l’intero comparto verso modelli produttivi più resilienti, intelligenti e rigenerativi. Questo percorso non è privo di complessità, ma è animato da una convinzione profonda: valorizzare la tradizione non significa conservarla inalterata, ma renderla capace di dialogare con i linguaggi del futuro. La pelle italiana del domani sarà ancora sinonimo di eccellenza se saprà farsi interprete di un’economia della conoscenza, capace di rigenerare valore, ambiente e comunità. Will make è dunque un impegno, un atto di responsabilità, ma anche una promessa: che il saper fare italiano continuerà a evolversi, con coraggio, creatività e rigore, lasciando un’impronta di sostenibilità sul futuro. E MICS – Made in Italy Circolare e Sostenibile va esattamente in questa direzione, attraverso Spoke di ricerca che lega i concetti di innovazione, sostenibilità, tracciabilità della filiera pelle. Nel caso della Stazione Sperimentale, lo facciamo in MICS principalmente attraverso il progetto SOLARIS – Sustainable Options for Leather Advances and Recycling Innovative Solutions. Ed è per noi un enorme piacere che questo numero ospiti il contributo di Marco Taisch, Presidente di MICS: è lui a sottolineare quanto questo partenariato esteso sia un luogo di circolazione trasversale delle idee, un catalizzatore di competenze, da un lato, e uno snodo di distribuzione dei progressi di ricerca, dall’altro, agendo a ogni livello della catena dell’innovazione. E sul focus di questo primo numero del 2025, afferma a giusta ragione che Il Made in Italy, per continuare ad affermarsi, può solo essere questo: un “Made in” in costante evoluzione. Un “Made in” pensato per il futuro. Il patrimonio di conoscenze, oltre che di competenze, che accompagna il marchio Made in Italy va quindi valorizzato acquisendo una centralità nella prospettiva del cambio di paradigma su cui si concentra questo numero, indipendentemente dal punto di vista da cui lo si guardi, se quello delle concerie, delle imprese, dei ricercatori o degli stakeholder.
Lo sottolinea Fulvia Bacchi, che ci racconta quanto nell’ultima edizione di Lineapelle, il connubio vincente sia stato quello tra tecnica e bellezza che apre la nuova via del Made in Italy: trasversale, multidisciplinare, collaborativa, capace di caratterizzare non solo il prodotto finale, ma soprattutto un percorso di produzione che solo in Italia può essere così qualificato, competente, efficiente, sostenibile. Nel contributo del presidente Fabrizio Nuti, il richiamo ulteriore a tutto ciò che MICS può rappresentare, ossia lo strumento in grado di sollecitare anche per le aziende della moda, una condivisione che può accrescere la competitività delle aziende, proprio a partire dal tema dell’innovazione. Nessuno può esimersi dal contribuire, come in maniera attenta sottolinea dalla Toscana Valter Tamburini, chiamando in causa le istituzioni e il loro ruolo: le istituzioni hanno compiti, competenze e doveri chiari in termini di opzione politica, gestione amministrativa, individuazione di priorità e destinazione di risorse finanziarie e di regolamentazione e il loro supporto in questa transizione dal passato al futuro su larga scala è quindi da ritenersi cruciale e la strada del “Will make in” una necessità anche per un futuro più rassicurante nel settore conciario. E a chiamare ancora in causa le imprese, è, come leggerete, il suo omologo Veneto, Giorgio Xoccato: esse devono necessariamente pensare ad una revisione critica anche dei loro processi organizzativi interni, nell’ottica di migliorare l’efficienza, perché la qualità da sola non basta più, in quanto è cresciuto anche il livello dei competitors. E anche in questo numero tocca ai ricercatori entrare nel merito, come fa il Prof. Nicolais, che si spinge verso un’industria 5.0, verso la blockchain per la tracciabilità della filiera, insieme alle biotecnologie dove non si può prescindere dal ruolo sempre più preminente che avrà l’intelligenza artificiale, in questo come in tutti i settori non solo della produzione ma del futuro in generale. Sempre supportato
dal concetto di rete. E non a caso in questo numero troviamo il contributo di ricercatori dello Spoke 8 MICS, con cui la SSIP collabora nella filiera pelle, perché solo così si può saltare verso quella che viene condivisa come Green chemistry e simbiosi industriale applicati all’industria conciaria, grazie anche ai progetti Flagship di MICS, riguardanti, in particolare, “PRODOTTI INTELLIGENTI PERSONALIZZATI A IMPATTO ZERO”, progetti attorno ai quali collaborano in maniera trasversale tutti i partener di MICS potenzialmente in grado di apportare un solido contributo alla tematica. La strada è già tracciata, solcarla e renderla accessibile agli attori del settore conciario, della moda e del Made in Italy è la sfida che aspetta tutti noi e che sarà tanto vincente
quanto più la consapevolezza del necessario cambio di prospettiva che caratterizza questo numero sarà non solo chiara a tutti ma soprattutto assimilata e fatta propria, quale condizio sine qua non per approdare al futuro, che come si suol dire è sempre un po’ già presente.

FORMAZIONE – Accordo tra SSIP e Arsutoria School per supportare le imprese di filiera
FORMAZIONE – Accordo tra SSIP e Arsutoria School per supportare le imprese di filiera

Firmato l’accordo, di durata triennale, tra la Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e la società Arsutoria School SRL. Obiettivo: cooperare per l’individuazione e lo sviluppo progetti congiunti e di un portafoglio di programmi di studio e di ricerca, di divulgazione, disseminazione ed altre iniziative comuni nell’ambito delle tematiche della filiera conciaria.

Finalità dell’accordo è instaurare un rapporto di collaborazione continua per intraprendere possibili azioni di sperimentazione che coinvolgano imprese della filiera pelle nel settore calzaturiero e degli accessori in pelle. L’accordo prevede, tra l’altro, la possibilità di sviluppare sinergie per l’avvio di programmi congiunti di formazione specializzata e di divulgazione scientifica e individuare possibili tematiche di reciproco interesse su cui sviluppare nuovi progetti di ricerca congiunti.

 

Da oltre 140 anni la Stazione Sperimentale opera a servizio della filiera conciaria, attraverso attività di ricerca industriale e sviluppo precompetitivo, attività di certificazione di prodotti e/o processi produttivi, formazione, analisi e controlli, consulenza avanzata alle imprese, alle pubbliche amministrazioni ed Enti pubblici, documentazione e divulgazione scientifica ed iniziative orientate all’implementazione dello sviluppo dell’industria conciaria e dei settori utilizzatori di cuoio ed è tra i soci fondatori della Fondazione MIA Academy ITS Moda Campania, l’Istituto Tecnologico Superiore (ITS) che offre percorsi di specializzazione tecnica, post-diploma, altamente professionalizzante, nel settore moda: pelle-concia e tessile-abbigliamento.

 

Arsutoria School svolge sia corsi brevi sia percorsi di alta formazione, specializzati e professionalizzati incentrati sul design, sulla progettazione tecnica e sulla realizzazione di scarpe e borse e organizza da molti anni corsi di formazione per i professionisti che già operano nelle aziende di calzature e pelletteria sui temi della progettazione tecnica e della manifattura.

 

Per Serena Iossa, Direttore operativo SSIP: “L’accordo stipulato con Arsutoria School rappresenta un’ulteriore tassello delle attività che già da tempo la SSIP, attraverso il programma Politecnico del Cuoio, porta avanti con l’obiettivo da un lato di offrire opportunità concrete al target di riferimento e dall’altro di supportare sia in termini di ricerca sia appunto di formazione specializzata, le imprese della filiera oltre ad implementare le attività di divulgazione su ricerca, impresa e risultati raggiunti”.“.

 

Per Matteo Pasca, Direttore Arsutoria School: “È un onore per Arsutoria School siglare questo protocollo di intenti con Stazione Sperimentale dell’Industria delle Pelli per sviluppare assieme progetti di formazione nella filiera pelle. Ci siamo sempre sentiti molto in sintonia con l’approccio scientifico rigoroso che da sempre contraddistingue l’operato di SSIP.”

 

 

RIVISTA – WORLD LEATHER APRILE/MAGGIO 2025
RIVISTA – WORLD LEATHER APRILE/MAGGIO 2025

◊ Letture presso la Biblioteca della Stazione Sperimentale Pelli ◊

 

Rivista di settore: World Leather – Magazine for the leather industry

 

 

E’ stato pubblicato il nuovo numero del magazine inglese “World Leather”, fondato nel 1987, che rappresenta una delle riviste leader a livello mondiale per l’industria della pelle.

FORMAZIONE – A cura della SSIP gli incontri tenuti all’ITTE Galilei Galilei di Arzignano, in lingua inglese sulla spettroscopia infrarossa a trasformata di Fourier
FORMAZIONE – A cura della SSIP gli incontri tenuti all’ITTE Galilei Galilei di Arzignano, in lingua inglese sulla spettroscopia infrarossa a trasformata di Fourier

Si sono tenuti, a cura della Stazione Sperimentale, gli incontri di formazione all’ITTE Galileo Galilei di Arzignano, in lingua inglese sulla spettroscopia infrarossa a trasformata di Fourier.

Gli studenti delle classi quarte ad indirizzo biotecnologie sanitarie e gli studenti delle classi quinte ad indirizzo tecnologie del cuoio e biotecnologie ambientali, hanno avuto la possibilità di partecipare a due incontri, tenuti  dallo specialista della SSIP Dr. Francesco De Laurentiis che ha presentato dal punto di vista teorico e pratico la metodica applicativa di analisi qualitativa e quantitativa mediante spettroscopia Infrarossa a trasformata di Fourier (FT-IR).

Il dott. De Laurentiis, con la sua trentennale esperienza in ambito ricerca e sviluppo, controllo qualità e assistenza tecnica presso aziende manifatturiere del settore chimico (produzione di prodotti chimici per conceria e nel settore collanti e vernici) ha sviluppato gli incontri approfondendo prima i principali aspetti teorici della spettroscopia IR e realizzando poi delle attività pratiche laboratoriali assieme agli studenti che hanno così avuto la possibilità di utilizzare direttamente lo strumento FT-IR presente nel Lab. Ballardin dell’istituto per eseguire delle analisi qualitative su materiali di varia origine.

L’utilizzo della lingua inglese durante tutti gli incontri ha permesso agli studenti di esercitarsi con la lingua inglese, in particolare con la microlingua tecnica utilizzata all’interno di un laboratorio chimico analitico.

Per concludere, gli studenti hanno potuto potenziare le competenze STEM scientifiche e metodologiche riguardanti la chimica analitica e migliorare le capacità di analisi critica e le competenze linguistiche tecniche della lingua inglese.

Al termine degli incontri è stato inoltre somministrato un questionario di gradimento ai partecipanti che ha evidenziato come l’attività proposta si sia rivelata innovativa (93% degli intervistati), coinvolgente (100% degli intervistati) e la presenza del docente esterno particolarmente utile (100% degli intervistati).

 

 

L’EVENTO – La SSIP al Convegno “L’economia circolare e lo sviluppo territoriale”
L’EVENTO – La SSIP al Convegno “L’economia circolare e lo sviluppo territoriale”

La Stazione Sperimentale ha preso parte alla X edizione dell’Innovation Village, primario evento meridionale sul tema dell’innovazione, dedicata al networking tra ricerca, imprese, PA, startup, professionisti e associazioni.

Ad intervenire per la SSIP Claudia Florio CTS MICS e Responsabile Area Ricerca e Sviluppo della Stazione Sperimentale Industria Pelli, sul tema “Modelli virtuosi di Simbiosi Industriale per la promozione dello sviluppo sostenibile e circolare del Made in Italy”:A rendere ancor più promettente l’orizzonte dell’evoluzione green della filiera della cuoio vi è un ulteriore elemento che, in tempi recenti, ha contribuito ad accorciare le distanze tra i settori più strategici del Made in Italy, promuovendo, di fatto la crescita dei principali segmenti produttivi, in maniera sempre più integrata”, ha sottolineato la Florio, “la possibilità di impiegare scarti di una filiera, come risorsa dell’altra, costituisce il paradigma dei principi di Simbiosi Industriale, con implicazioni che si spostano sempre più dalla frontiera della ricerca, a quella della sperimentazione nella dimensione d’impresa“.

Il convegno “L’economia circolare e lo sviluppo territoriale”, nell’ambito del quale è intervenuta la SSIP, è stato a cura dell’Ordine dei Chimici e dei Fisici della Campania e si è tenuto a Villa Doria D’Angri a Napoli.

Negli ultimi anni, come si legge nella descrizione su sito web dell’evento, l’attenzione alla sostenibilità ambientale ha trasformato i modelli di produzione e consumo. In questo contesto si inserisce il concetto di “End of Waste”, ovvero la fine della qualifica di rifiuto per alcuni materiali, che possono così tornare a essere risorse nei cicli produttivi. Questo principio è un pilastro dell’economia circolare, basata su riutilizzo, rigenerazione e valorizzazione delle risorse. L’End of Waste è una leva strategica per innovazione e competitività, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale. Se supportato da normative chiare e tecnologie adeguate, può dare vita a nuove filiere e opportunità economiche, soprattutto a livello locale. In questo scenario, il legame tra economia circolare e sviluppo territoriale è cruciale. I territori non sono solo luoghi di produzione, ma anche spazi di collaborazione tra imprese, enti pubblici e cittadini. L’economia circolare può diventare un motore di sviluppo sostenibile, generando valore, occupazione e resilienza. Il workshop si propone di evidenziare questi aspetti mettendo a confronto esperti della legislazione, gestori di consorzi obbligatori, enti di ricerca, industriali di imprese legate allo sviluppo sostenibile.

 

 

Tutte le sedi della SSIP resteranno chiuse dal 7 al 22 Agosto.

In caso di esigenza, è possibile rivolgersi ai seguenti contatti:

dott. Gianluigi Calvanese

mail g.calvanese@ssip.it

mobile. +393490899336

Minimum 4 characters