Re.Al.Color azienda produttrice di chemicals per il settore conciario e capofila del progetto Ri-Leather in collaborazione con la SSIP presenta alcuni risultati di performance della nuova concia organica I-Tan.
Il sistema I-TAN è stato progettato per esaltare le funzioni di un polimero innovativo in grado di formare legami tra catene peptidiche adiacenti del collagene, tale da poter stabilizzare e conciare la pelle.
Il sistema I-TAN permette, inoltre, di ottenere pelli esenti da metalli e aldeidi nel rispetto delle normative REACH, ottenendo caratteristiche chimico fisiche in grado di rispettare i capitolati più restrittivi dell’industria manifatturiera nel settore della calzatura, pelletteria, abbigliamento, arredamento e automotive.
Il target principale del nuovo conciante è orientato alla realizzazione di pelli METAL FREE ovvero pelli che rispettano la normativa UNI EN 15987:2015, ovvero pelli la cui somma di metalli concianti è inferiore a 1000 ppm 0.1%.
Caratteristica peculiare delle nuove pelli conciate sono rivolte all’impatto ambientale e allo sviluppo di un’economia circolare; in particolare alla possibilità di recupero o riciclo degli scarti e delle pelli a fine vita.
Le pelli conciate I-TAN risultano essere facilmente biodegradabili raggiungendo una biodegradabilità relativa (ISO 20136:2017) pari all’ 80% circa mentre gli scarti provenienti della lavorazione, la rasatura la rifilatura della concia e del crust sono facilmente idrolizzabili per ottenere dei prodotti proteici in grado di avere effetti riconcianti da utilizzare nella stessa produzione di pelli wet white.
Al fine di ottenere la biodegradabilità secondo la norma ISO 20136:2017 – leather. Le prove sono state condotte con la collaborazione con SSIP e i laboratori di igiene del dipartimento di Biologia dell’università degli studi di Napoli Federico II.
Per il campione di concia ITAN, il grafico evidenzia un raggiungimento di una fase di plateau intorno al giorno 35, in corrispondenza di una percentuale di biodegradabilità pari al 77.9%.
Lo studio ha, inoltre, interessato la classificazione e smaltibilità secondo i limiti previsti secondo D.M. 27 settembre 2010; dalle analisi sui campioni di campione in esame risulta come rifiuto non pericoloso con codice CER 160306.
Marco Nogarole
Responsabile Tecnico e dei Servizi alle imprese del Distretto di Arzignano
Pubblicato il: 12 Ott 2020