L’industria conciaria: l’innovazione come motore della crescita
A cura di Fabrizio Nuti, Presidente UNIC
Apparso su CPMC 1/2024
Ricerca, studio e innovazione sono i capisaldi
da cui passa l’evoluzione dell’industria
conciaria, con la consapevolezza che alla
base della competitività del nostro comparto
deve confermarsi l’impegno concreto ad
innovare in modo costante. Anche l’ultima
edizione della fiera Lineapelle lo ha ribadito:
il ruolo della ricerca e gli investimenti per
l’innovazione sono tra i temi più attuali
per la filiera della pelle così come per
l’intero sistema economico e ad essi sono
legate opportunità preziose che l’industria
conciaria deve cogliere. Dalla circolarità alla
valorizzazione delle risorse, dal recupero
dei sottoprodotti industriali alle possibilità di
reimpiegarli e restituirli a nuovi usi, la conceria
italiana è divenuta un modello di riferimento
in questi ambiti, con il merito di essere riuscita
a trasformare la sua potenzialità impattante in
una risorsa.
Questo è stato reso possibile proprio grazie
all’attività di ricerca che la concia italiana
continua a incentivare attraverso un approccio
trasversale, in cui si segnalano sia l’impegno
delle singole aziende che i progetti di studio
condivisi dai diversi attori del comparto. Da un
lato le aziende sono sempre più consapevoli
della necessità di strutturarsi in modo da
agevolare anche al proprio interno la ricerca
e la sperimentazione, dall’altro restano
fondamentali i cluster tecnologici, i progetti
condivisi da imprese e università e più in
generale sinergie e partenariati. A questo
scopo uno slancio ulteriore potrà arrivare
anche dalle risorse del PNRR volte a premiare proprio la capacità di innovare e allo stesso
tempo gestire nel modo migliore la tematica
ambientale, un contesto nel quale la concia
italiana è pronta a consolidare la sua
leadership. Ricerca e innovazione devono
continuare a segnare gli indirizzi per fare sì
che il nostro comparto continui a preservare
quell’incredibile equilibrio tra tradizione e
innovazione esaltando il più antico sapere
artigianale grazie ad un processo tecnologico
razionale e mirato. Tutti gli strumenti utili ad agevolare una
sensibilità sostanziale in questo ambito sono
preziosi per l’industria conciaria: tra questi mi
piace sottolineare il contributo del servizio
UNIC relativo a capitolati, ricerca, ambiente e
sicurezza volto a promuovere innovazione e
ricerca nella filiera facilitando la diffusione di
nuove tecnologie responsabili e accrescere
l’efficienza dei processi. Dal monitoraggio
delle opportunità di digitalizzazione
applicabili al settore alla sperimentazione
di nuove tecnologie, dalla tracciabilità dei
prodotti alla loro durabilità, il servizio monitora
anche le opportunità di finanziamento fruibili
a livello nazionale ed europeo avvalendosi
del supporto di università e centri di ricerca
di eccellenza nazionali ed internazionali.
Presente e futuro del comparto passano
proprio per la capacità di sviluppare e
potenziare, sullo sfondo della ricerca, le
migliori sinergie, sia all’interno dell’intera
filiera che coinvolgendo anche le Istituzioni.
L’impegno di UNIC va anche in questa
direzione, per una sensibilizzazione diffusa sul
contributo che l’intera industria della moda
made in Italy riceve proprio dal comparto
conciario. Un comparto che continua la sua
evoluzione costante, fedele alla tradizione
manifatturiera, ma pronto a cogliere le sfide
del moderno mercato globalizzato: la nostra
industria conciaria chiede solo di vedere
riconosciuti i propri meriti, primo fra tutti
quello di essere riuscita, attraverso un’intensa
attività di studio e ricerca, ad anticipare
e attuare l’attuale modello economico
circolare.
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