Il Ministero dell’Università e della Ricerca (Miur) ha fatto partire da qualche settimana la consultazione pubblica per la definizione del Programma Nazionale per la Ricerca 2021-2027.
L’obiettivo è mettere in moto una programmazione strategica, partecipata e dinamica, che consenta al sistema nazionale della ricerca di recepire anche le situazioni emergenziali – vedi Covid 19 – e rispondere efficacemente alle necessità urgenti della società. Un forte sistema di ricerca, realizzato attraverso strumenti condivisi, per consentire al Paese di reagire a questo tipo di eventi in maniera tempestiva ed efficace con risposte basate sull’evidenza scientifica, responsabilizzando così quindi tutte le attività di ricerca e innovazione.
Possiamo immaginarla come una raccolta delle migliori menti del Paese, capaci di disegnare le strategie con le quali l’Italia intende contribuire ad affrontare le grandi sfide globali e dei nostri territori.
Le politiche della ricerca saranno basate sulla sostenibilità ambientale, economica, culturale e sociale, affinché la maggior parte possibile della popolazione, in funzione delle esigenze dei diversi segmenti, possa beneficiare del potenziale trasformativo offerto dalle nuove tecnologie emergenti, riducendo così le disuguaglianze e favorendo l’inclusione. Per questa ragione, il documento intende promuovere cambiamenti positivi facendo leva sulla ricerca di base e applicata e su politiche che fanno uso della direzionalità dell’innovazione tecnologica e sociale, del coinvolgimento dei cittadini e di azioni dedicate di trasferimento di conoscenze e tecnologie a favore delle imprese, dei servizi della pubblica amministrazione e per la valorizzazione della comunità e dei territori.
Per rispondere al questionario ed avere maggiori informazioni basta collegarsi al sito www.miur.gov.it (sezione Il Sistema della Ricerca) o cliccando direttamente QUI. Il termine ultimo per partecipare al progetto è l’11 settembre 2020.