“Ce la faremo” e’ la prima cosa che dice all’interlocutore Elena Salvaneschi, ha appena finito una call telefonica con i colleghi di Confindustria Moda, subito disegna scenari nuovi ed innovativi per il comparto Pellicceria, il suo mondo.
Lei è punta di diamante dell’Associazione italiana Pellicceria
Sono questi i numeri che meglio descrivono l’importanza delle imprese ed i professionisti rappresentati da Confindustria Moda, federazione che comprende imprese associate come SMI (Sistema Moda Italia), ASSOPELLETTIERI, AIP (Associazione Italiana Pellicceria), ANFAO (Asscociazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici), ASSOCALZATURIFICI,
Sono questi i numeri che meglio descrivono l’importanza delle imprese ed i professionisti rappresentati da Confindustria Moda, federazione che comprende imprese associate come SMI (Sistema Moda Italia), ASSOPELLETTIERI, AIP (Associazione Italiana Pellicceria), ANFAO (Asscociazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici), ASSOCALZATURIFICI,
“Deve ripartire l’economia” e’ il primo pensiero di Ciro Fiola, Presidente della Camera di Commercio di Napoli. Per raccogliere le sue riflessioni e’ necessario inseguirlo fra impegni e riunioni, perché Fiola si ferma mai. E’un fiume in piena.
Presidente Fiola, ci lasciamo alle spalle l’emergenza sanitaria del Coronavirus
Il Segretario del Distretto idrografico dell’Appennino Meridionale, Vera Corbelli, ha fatto visita alla Stazione Sperimentale Pelli ed in particolare nei laboratori di ricerca Avanzata ed innovazione, di prove chimiche per i processi per la sostenibilità
NAPOLI, 06 LUG – “Si la ripresa ci sara’. Tuttavia se buona parte delle imprese hanno riaperto, non significa che gia’ ci sia stata la ripartenza e perche’ questa cosa sia il percorso sara’ ancora lungo, pieno di ostacoli e bisognoso di ulteriori aiuti”. Lo dice Valter Tamburini, Presidente della Camera di Commercio di Pisa
◊ Letture presso la Biblioteca della Stazione Sperimentale Pelli ◊
COLTIVARE la SOSTENIBILITÀ – Le grandi sfide per l’agricoltura e la trasformazione dei sistemi agroalimentari: soddisfare tutti nel rispetto dell’ambiente e del benessere comune
Editore: ENEA Magazine N.1(2020), Roma
◊ Letture presso la Biblioteca della Stazione Sperimentale Pelli ◊
Rivista per concerie e industria della pelle: Tannery International
Rivista tecnica indirizzata a proprietari di concerie, tecnici conciari e chimici professionisti; fornitori di macchinari;
◊ Letture presso la Biblioteca della Stazione Sperimentale Pelli ◊
Cerchi informazioni su un termine, una definizione specifica o una pubblicazione relativa alla tecnologia della pelle? Stai cercando informazioni tecniche sul cuoio? Tutto questo lo trovi sul portale della rivista tecnico-scientifica JSLTC online.
“La situazione, sanitaria ed economica, è drammatica ma non bisogna arrendersi ne spegnere i motori” è determinato Marco Frediani, Presidente Unpac.
Il numero uno dell’Associazione, che raggruppa le imprese italiane produttrici di ausiliari chimico-conciari, non si arrende. Negli anni Unpac si è affermata quale parte integrante della filiera industriale della pelle, stabilendo relazioni continuative verso le altre componenti del settore di riferimento a livello nazionale ed internazionale. “Continueremo a dare un contributo, siamo presenti in tutti i tavoli tecnici, per seguire i processi normativi, per lavorare all’efficienza, perchè il comparto possa adeguarsi a produrre prodotti chimici in linea con i Regolamenti e le MRSL, con un occhio particolare alla qualità, nel rispetto dell’ambiente. Siamo al fianco dell’industria conciaria di UNIC, della Stazione Sperimentale, di POTECO. C’è e ci sarà sopratutto per il futuro grande collaborazione”.
Nata nel luglio 2009, UNPAC è un’associazione fondata da aziende italiane forti e flessibili nel rispondere professionalmente alle richieste della clientela, pronte a salvaguardare gli interessi comuni del proprio settore di competenza “lo abbiamo fatto e sarà ancora cosi” rassicura Frediani.
Il presidente è preoccupato, ma senza mai perdere ottimismo e visione “i numeri del comparto, riferiti alla situazione emergenziale Covid-19, sono impressionanti. E’ presto per calcolare le perdite, ma è evidente che alle spalle ci lasciamo un Marzo con un fatturato dimezzato, e un mese di Aprile con ordini al 40% del normale solo per chi lavora sull’Estero, mentre per il mercato italiano il fatturato è stato totalmente nullo. Temo che le perdite, a conti fatti, saranno oltre il 50% per questi tre mesi, che comunque andranno a compromettere totalmente i bilanci”.
Lei però è fiducioso “Dobbiamo esserlo, senza nascondere i problemi, ma dobbiamo pensare alla ripresa delle nostre attività. Il nostro settore è legato all’industria conciaria, l’industria conciaria al comparto moda. Ed allora il Paese deve ripartire, e con esso ripartiranno le sue eccellenze. Abbiamo numeri, idee e storia e competenze per poterlo fare”.
Serve la ripresa e cosa altro ?
“Non voglio cedere alla retorica. Ci salverà la qualità dei nostri prodotti, lo stile, siamo indispensabili in questo mercato. Detto questo servono interventi di sistema, dello Stato e non solo. Servirà garantire liquidità alle imprese, contenere le perdite. Sono queste, in sintesi, le basi per agganciare la ripartenza. Non dobbiamo mollare, mai, e puntare sulla Ricerca”
Scelta strategica “assolutamente si. Strategica ed indispensabile, è la capacità di immaginare percorsi nuovi, di sperimentare ed applicare, è l’innovazione che ci farà vincere”.
“Oltre 50 anni di storia industriale hanno rinsaldato la specializzazione delle imprese italiane nel realizzare formulati di qualità” è nella mission delle aziende associate ad Unpac e non c’è nulla di più attuale.
La crescente domanda di articoli d’avanguardia, costante necessità in ambito manifatturiero, ha spinto le imprese ad un continuo impegno nell’investire in soluzioni tecnologiche innovative e “sarà sempre più forte questa sfida, UNPAC si prefigge di amplificare l’immagine di una realtà industriale di eccellenza, capace di esprimere livelli di innovazione unici” è lo spirito del Presidente, delle singole realtà associate.
È il DNA della filiera conciaria.