Tag: economia circolare

Economia circolare e valorizzazione dei residui solidi conciari
Economia circolare e valorizzazione dei residui solidi conciari

Economia circolare e valorizzazione dei residui solidi conciari: casi e sperimentazioni innovative 

 

L’Università Ca’ Foscari Venezia, in collaborazione con la Fondazione Università Ca’ Foscari e il Politecnico Calzaturiero S.c.ar.l., nell’ambito del Ca’ Foscari Contamination Lab

Conoscenza ed Ecosostenibilità: ricette per rilanciare l’industria

L’economia circolare non è un’ipotesi di scuola o un’utopia, l’economia circolare è una realtà e a testimoniarlo sono i numeri. Secondo il recente studio realizzato da The European House-Ambrosetti con Enel, l’economia circolare oggi vale tra i 296 e i 376 miliardi di euro, circa il 3% del Pii europeo — per l’Italia si tratta di quasi 30 miliardi — con investimenti complessivi tra i 90 e 110 miliardi realizzati nel 2018 nella UE. A livello pro capite significa tra i 580 e 730 euro in più per ogni famiglia europea all’anno.

 

Dallo studio emerge inoltre anche un altro dato particolarmente significativo, e cioè che incrementare dell’1% la quota di fonti rinnovabili nella produzione di energia equivarrebbe a tagliare dell’1,8% le emissioni di Co2 e non è un caso se pressoché tutti i 300 business leader coinvolti nella ricerca considerano il passaggio all’economia circolare una scelta strategica e, a dimostrazione che si tratti una realtà e non di dichiarazioni di intenti, hanno fatto già fatto investimenti in questo senso.

 

Puntare sulla sostenibilità  è conveniente. Lo testimonia, per fare un esempio a noi più vicino, l’industria conciaria italiana (fonte UNIC – 2019) con le sue circa 1200 imprese è una realtà che fattura circa 4,6 miliardi di euro. In questo settore l’Italia è leader europeo con il 65% del valore della produzione e il 69% di esportazioni di pelli finite verso paesi extra-europei. A livello globale, l’industria delle pelli a trazione italiana rappresenta il 23% del valore della produzione e il 29% delle esportazioni. Si tratta di un settore industriale “totalmente circolare” che trasforma un rifiuto in un prodotto durevole ad alto valore aggiunto confermando che il cuoio è una soluzione sostenibile a un reale problema di smaltimento di elevate quantità di spoglie animali che si originano dall’industria della macellazione (la disponibilità di pelli grezze dipende dalla quantità di macellazioni a scopo alimentare, non è influenzata dal fabbisogno dell’industria manifatturiera della pelle). Ancora, è un settore industriale che genera lavoro per circa 40 mila aziende e 2 milioni di addetti (concerie, indotto clienti utilizzatori di cuoio) mentre le aziende manifatturiere produttori di calzature, pelletteria, accessori moda, imbottiti in pelle (per auto, treni, arerei, nautica ed arredamento) che impiegano pelle italiana generano fatturato annuo pari a circa 90-95 miliardi di euro.

 

L’industria conciaria rappresenta quindi un’eccellenza nazionale e un esempio virtuoso di realtà trainante a livello globale: mantenere questo primato necessita di continuo aggiornamento e di un approccio multidisciplinare attraverso il quale individuare tutte le opportunità per lo sviluppo di soluzioni sempre più sostenibili e all’avanguardia. Per questo, come Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli, abbiamo pensato di dare un nuovo impulso alle attività di supporto strategico alle imprese della filiera, sviluppando una serie di strumenti evoluti, e adottando un approccio di Open Innovation per rendere la produzione conciaria sempre più tecnologica e innovativa senza abbandonare il solco della tradizione.

 

Si tratta del Programma “Leather Innovation Challenges 2025” che riguarda le nuove sfide tecnologiche volte a promuovere lo sviluppo dell’industria conciaria, nonché dell’intera filiera del cuoio, negli ambiti di principale interesse strategico, con evidenti ricadute positive per i mercati di riferimento, come quelli della moda, dell’automotive, dell’arredamento e del design. Il programma è rivolto alla comunità scientifica e a tutti gli innovatori che operano lungo la filiera della pelle, tanto a monte quanto a valle. C’è tanto da fare, dall’automazione di processo al controllo da remoto, dall’introduzione di tecnologie smart per il monitoraggio della produzione a soluzioni innovative per il risparmio idrico ed energetico.

 

L’alternativa al modello di crescita lineare non è dunque una decrescita più o meno felice, ma un nuovo modello di crescita basato su innovazione e conoscenza. Nessun modello di economia circolare potrà mai esistere al di fuori di una comunità alfabetizzata ai nuovi linguaggi della conoscenza. La benzina di questo nuovo modello economico è l’innovazione. La trasmissione della conoscenza è il presupposto per sviluppare nuovi business che permettano di rigenerare gli ecosistemi naturali e sociali che sono stati deteriorati. Tra scuole superiori, istituti tecnici, università, PMI e grandi player deve innescarsi un dialogo strutturale in cui la sinergia tra capitale umano, risorse e innovazione possa generare risposte in grado di equilibrare il rapporto tra domanda e offerta, offrire opportunità ai giovani talenti e innescare un circolo virtuoso di benessere per il territorio. L’economia circolare è tecnologicamente alla portata, purché si abbia la visione di costruire e garantire la circolarità della conoscenza.

 

Articolo pubblicato su “Il Mattino” il 24 novembre 2020 

Edoardo Imperiale: al Senato della Repubblica per promuovere l’economia circolare
Edoardo Imperiale: al Senato della Repubblica per promuovere l’economia circolare
Edoardo Imperiale, Direttore Generale SSIP e Alberto Barachini, Presidente Commissione Vigilanza RAI

Mercoledì 27 Febbraio, Edoardo Imperiale, in qualità di Consigliere Nazionale e Responsabile Chapter Napoli e Centro Sud dell’Associazione AMERIGO è intervenuto al convegno: Pensare circolare alla “prova paese”: sostenibilità, innovazione, informazione per la competitività del Made in Italy.

Solofra – Semaforo verde dalla Regione per riqualificare e potenziare il depuratore
Solofra – Semaforo verde dalla Regione per riqualificare e potenziare il depuratore
La Regione Campania ha dato il via libera ai lavori di adeguamento e riqualificazione dell’impianto di depurazione a Solofra.

 

Si tratta di interventi di massima urgenza, ma anche utili a potenziare la struttura. Una decisione che ha destato particolare soddisfazione nel sindaco Michele Vignola, segno di un interesse  di Palazzo Santa Lucia sul distretto conciario solofrano. La settimana scorsa si è tenuta una riunione in Regione Campania sul tema adeguamento e riqualificazione dell’impianto di depurazione di Solofra-Mercato San Severino convocata dall’Ufficio di Gabinetto del Presidente, per iniziativa del Presidente Vincenzo De Luca e del Vice Presidente Fulvio Bonavitacola, e diretta dall’Ing. Roberta Santaniello. Hanno partecipato il Sindaco di Solofra Michele Vignola, gli Uffici regionali preposti, i rappresentanti dell’ AATO 1 Calore Irpino, CIGL e CISL, CODESO, Confindustria di Avellino, Dott. Edoardo Imperiale della Stazione Sperimentale per l’industria delle pelli e delle materie conciate, dott. Ciro Bruno dell’UNIC e i rappresentanti della COGEI, ente gestore dell’impianto.

 

Per quanto riguarda le emissioni olfattive dell’impianto sottolineate da cittadini e attivisti ambientalisti, la Regione nel corso dell’incontro con il sindaco e una delegazione di imprenditori e associazioni di settore, ha fatto sapere che procederà alla pubblicazione della gara di progettazione per un valore di 117mila euro proprio per risolvere tale problematica. Inoltre sarà deliberata la copertura di oltre 2 milioni di euro per i lavori di adeguamento strutturale dell’impianto. Interventi che dovrebbero essere eseguiti nel giro di 270 giorni.

 

Insomma un incontro assolutamente proficuo che ha permesso alla Regione di prendere atto della volontà espressa dalla Stazione sperimentale pelli di investire nella ricerca per la eco-sostenibilità e per il rilancio del distretto attraendo anche capitali privati nella fase di riqualificazione del depuratore. Attualmente l’impianto risulta comunque sotto sequestro a causa proprio degli odori emanati dal depuratore, anche se è stato chiarito che opera nel rispetto delle norme ambientali. Inoltre da parte sua il Governatore De Luca ha espresso la chiara volontà di risolvere la questione e di rendere autonomo il depuratore di Solofra da quello di Mercato San Severino prevedendo il trattamento biologico dei reflui civili ed industriali.

Dunque l’impegno tanto atteso da parte della Regione Campania è arrivato, ora bisognerà lavorare per dare vita nuova all’impianto di depurazione per rendere maggiormente ecosostenibile la produzione conciaria solofrana.

 

La Stazione Sperimentale partecipa al Innovation Village
La Stazione Sperimentale partecipa al Innovation Village

 

La Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle materie concianti partecipa ad Innovation Village 2018, la fiera annuale dedicata all’innovazione in programma alla Mostra d’Oltremare (padiglione 5) di Napoli dal 5 al 7 aprile.

 

I temi principali dell’edizione 2018 sono Economia Circolare e Impresa 4.0; in particolare, si farà il punto sull’innovazione che accompagna e accelera il passaggio all’economia circolare in specifici settori industriali e filiere produttive quali: Manifattura 4.0, Agrifood, Biotecnologie, Beni culturali, Automotive, IT e IOT, Nuovi materiali Edilizia, Industria delle pelli, Rifiuti, Blue Growth, Tecnologie per il benessere e la sicurezza.

In particolare, la Stazione Sperimentale partecipa con una sua postazione ed interverrà al convegno Verso un modello di economia circolare. L’incontro punta a creare un dialogo sulle policy di sostegno ai processi di economia circolare, sulle esperienze messe in campo dai grandi gruppi industriali, nonché dalla SSIP, e sulle tecnologie sviluppate da startup innovative, che si terrà  il 6 Aprile dalle ore 14.30 in sala EDISON.

 

Innovation Village è una fiera-evento annuale dedicata all’innovazione, organizzata da Knowledge for Business, co-organizzata con il nodo Enterprise Europe Network dell’ENEA e Sviluppo Campania e sostenuta dalla Regione Campania. La manifestazione si avvale inoltre della collaborazione del sistema universitario, di vari dipartimenti del Cnr, di organismi di ricerca e degli ordini professionali www.innovationvillage.it/comitato-scientifico

 

Per il programma degli eventi e per tutte le opportunità di networking e partecipazione  www.innovationvillage.it/programma

 

 

 

Concia, la SSIP a Smau: “Investiamo su ricerca e sostenibilità”
Concia, la SSIP a Smau: “Investiamo su ricerca e sostenibilità”

PADOVA – “La Stazione Sperimentale Pelli lancia un piano triennale strategico che prevede investimenti sulla ricerca e sulla sostenibilità”. Lo ha detto Edoardo Imperiale, direttore generale della Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli, aprendo il workshop “La ricerca al servizio delle imprese: il caso della Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle materie concianti”, promosso dalla SSIP a Smau Padova 2018.

 

“La Stazione – ha spiegato Imperiale – sta portando avanti un lavoro mirato alla valorizzazione della pelle italiana sotto il profilo della sostenibilità, dell’innovazione e del trasferimento tecnologico, della sicurezza e non ultimo della formazione con il progetto Politecnico del Cuoio, in coerenza con le esigenze ed i fabbisogni delle imprese della filiera della concia operante nel Distretto Industriale di Arzignano”.

 

Elena Donazzan, assessore all’Istruzione, Formazione, Lavoro, Reindustrializzazione e Pari Opportunità della Regione Veneto, ha evidenziato: “Il lavoro della Stazione nell’ambito della formazione è straordinario. Viene dato un contributo ad un settore a importante impatto sul mercato mondiale. Come Regione Veneto ci impegniamo sempre più a promuovere l’utilità della formazione di terzo livello che garantisce il 100 per cento dell’occupazione. Non dimentichiamo che la pelle italiana è prima nel mondo, le imprese di questo distretto vanno aiutate con la formazione migliore per i manager del futuro”.

 

Per Elisabetta Boscolo, segretario generale Camera di Commercio, Industria e Artigianato di Vicenza, “il distretto di Vicenza conta 800 imprese, 10 mila addetti e 3 miliardi di fatturato, con l’80 per cento di export. A Vicenza abbiamo aperto un desk operativo sul territorio come raccordo tra imprese e SSIP”.

 

All’incontro sono intervenuti anche Paolo Gurisatti, Presidente della Stazione Sperimentale, Giorgio Pozza, Scientific Director del Gruppo Mastrotto SPA, e Paolo Masoni di Ecoinnovazione srl, spin off di Enea.

 

La Stazione Sperimentale ha partecipato a Smau Padova 2018 di PadovaFiere con uno spazio espositivo funzionale alle occasioni di networking, dove esperti di settore hanno tenuto incontri tecnici con imprese ed enti interessati. Il personale tecnico-scientifico della SSIP ha fornito informazioni sui nuovi servizi, i laboratori e i programmi di ricerca e formazione.

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