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Sistema FAIBENELAPELLE: appuntamento il 27 novembre con il Webinar della SSIP
Sistema FAIBENELAPELLE: appuntamento il 27 novembre con il Webinar della SSIP

Il 27 novembre alle ore 16.00 vi aspettiamo per il nostro sesto webinar Sistema FAIBENELAPELLE.

 

Di cosa parleremo?

L’incontro si aprirà con una prima parte di concetti generali sull’LCA, per poi virare sullo studio e l’utilizzo del tool FAIBENELAPELLE.

Il sistema di calcolo integrato FAIBENELAPELLE, con costi contenuti, è in grado di fornire alle imprese: una definizione del profilo ambientale dei prodotti, una identificazione dei miglioramenti ambientali ottimizzati rispetto al rapporto costi/benefici e infine ad una corretta comunicazione.

 

Perché partecipare?

Il Sistema FAIBENELAPELLE messo a punto dalla SSIP con il supporto tecnico-scientifico di Ecoinnovazione, è uno strumento che ha come punto di forza il rispetto degli standard internazionali e quanto richiesto dal marchio Made Green in Italy ed è stato ideato per ridurre i costi e la complessità degli studi PEF del settore e consentirà alle concerie di dimostrare in modo scientifico ai propri clienti i vantaggi dei prodotti in termini di impronte ambientali, in modo tale da differenziare ed aumentare la propria competitività.

 

Chi saranno gli speaker?

Introdurrà la sessione Edoardo Imperiale,  Direttore Generale di SSIP.

Il webinar sarà tenuto da
Dr.ssa Tiziana Gambicorti, Coordinatore Dipartimento Tecnologie di Processo di SSIP
Ing. Paolo Masoni, presidente di Ecoinnovazione

Come partecipare?

È possibile iscriversi a questo LINK. La partecipazione è gratuita!

 

 

Rivista informativa francese “CTC Entreprise” – ottobre 2020
Rivista informativa francese “CTC Entreprise” – ottobre 2020

◊ Letture presso la Biblioteca della Stazione Sperimentale Pelli ◊

 

Rivista di settore: CTC entreprise

 

Questa pubblicazione, finanziata mediante la contribuzione delle industrie francesi del cuoio, delle calzature, della pelletteria e dei guanti, viene distribuita gratuitamente dalle aziende associate del “Centre Technique du Cuir – CTC”

ARS sutoria, informazioni complete sull’industria calzaturiera
ARS sutoria, informazioni complete sull’industria calzaturiera

◊ Letture presso la Biblioteca della Stazione Sperimentale Pelli ◊

 

Rivista di settore Arsutoria magazine

 

Editore: Edizioni AF, Via Ippolito Nievo 33, 20145 Milano (Italia)

 

Arsutoria fornisce informazioni complete sull’industria calzaturiera, riportando le ultime tendenze delle calzature e concentrandosi su argomenti speciali come lo sport, le suole e la tecnologia.

Il Punto di Assomac – Rapporto sostenibilità: Principi, Strumenti, Attività
Il Punto di Assomac – Rapporto sostenibilità: Principi, Strumenti, Attività

Siamo partiti dal progetto Assomac “Supplier of Sustainable Technology”, che ha prodotto la “Targa verde”, per illustrare come i concetti di sostenibilità ambientale e di economia circolare si coniughino con il welfare e l’inclusione sociale.

 

Per migliorare l’interazione tra impresa e ambiente, ai produttori di beni intermedi è richiesto di eseguire una valutazione della performance, che permetta di esprimere un giudizio sui risultati della gestione ambientale.

 

Perseguire finalità sostenibili vuol dire porre l’attenzione al fatto che un prodotto ed una impresa non sono apprezzati unicamente per se stessi, ma anche per le loro caratteristiche non materiali, quali le condizioni di produzione e fornitura, nonché l’immagine e la loro storia.

 

La norma ISO 26000 è uno standard internazionale che fornisce delle linee guida sulla Responsabilità Sociale delle Imprese (RSI) o, secondo l’acronimo inglese CSR, Corporate Social Responsibility. La RSI va oltre il rispetto delle prescrizioni di legge e individua pratiche e comportamenti che un’impresa adotta su base volontaria, nella convinzione di ottenere dei risultati che possano arrecare benefici e vantaggi oltre che a se stessa anche al contesto in cui opera.

 

Dobbiamo compiere un percorso di certificazione dell’adozione di politiche di salvaguardia dell’ambiente, sia relative alle imprese (sistemi di gestione e/o processi produttivi), sia relative ai prodotti, quindi dimostrare i conseguenti benefici nei bilanci delle imprese, e attivare politiche di formazione e aggiornamento sui temi della responsabilità sociale, declinandoli sulla base delle specifiche caratteristiche del nostro settore meccanico per la pelle e i prodotti in pelle.

 

Il programma “Supplier of Sustainable Technologycoinvolge aziende che, con molteplici modalità e diversi gradi di intensità, affiancano attività di natura commerciale ad altre di natura sociale. Aziende che continuano ad avere come scopo quello di fare profitti, ma che pongono tra i propri obiettivi anche quello di portare benefici all’ambiente circostante, ai propri dipendenti, ai fornitori o agli altri portatori di interessi coinvolti nella loro attività.

 

In particolare le imprese che aderiscono al programma sono imprese che ottengono una certificazione, la Targa Verde, sulle prestazioni energetiche delle macchine, che è un primo passo per l’applicazione della metodologia “Life Cycle Assessment” e un componente importante di un sistema di certificazioni ambientali delle macchine e tecnologie che permettono di calcolare l’impronta carbone, “Carbon Footprint”, della attività di produzione nelle quali sono coinvolte macchine e tecnologie fornite.

 

La formazione sarà di sostegno alle imprese che intendono raggiungere l’obiettivo di realizzare un rapporto annuale di bilancio sociale volto ad illustrare le azioni compiute per raggiungere gli obiettivi sociali e ambientali,

 

Il concetto di impresa sostenibile ingloba e supera anche quello di Impresa Socialmente Responsabile perché abbraccia una visione più ampia ed estesa, nello spazio e nel tempo, rispetto a quella dei cosiddetti portatori di interessi (stakeholders). Effetti ambientali, prossime generazioni, ritmi della natura, ecositemi, biodiversità, valore reale delle cose, persone e culture, necessità dei poveri: il concetto di sostenibilità d’impresa è davvero ampio e profondo.

 

Inoltre, abbiamo a che fare sempre più con filiere internazionali del settore pelle e prodotti in pelle o succedanei, e quindi l’attività di ogni azienda che fa parte di una specifica filiera influisce, ovunque essa sia localizzata, sulla sostenibilità globale dell’intero processo e quindi anche delle altre aziende che ne fanno parte. Detto in altri termini, le filiere hanno specializzazioni diverse, ma sono integrate.

 

Le aziende prosperano solo se sono bene integrate nella filiera. E qui il digitale viene in soccorso: per fare questo è necessario raccogliere, analizzare, valutare un flusso continuo di dati e informazioni provenienti dalla propria filiera; dati quantitativi e qualitativi, provenienti da tante fonti diverse come sistemi informativi aziendali, da basi dati pubbliche, da sensori e macchinari, da transazioni economiche e finanziarie, dai social, da partner esterni come organismi di certificazione e laboratori di analisi, istituti di ricerca, università e valutazioni dei consumatori finali.

 
 
 

Aggiornamenti normazione 2020 sui metodi chimici per il settore cuoio
Aggiornamenti normazione 2020 sui metodi chimici per il settore cuoio

Anche nel corso del 2020 i lavori del WG1 “Metodi chimici” della commissione europea di Normazione “CEN/TC 289 Leather”, connesso tramite il Vienna Agreement alla commissione IUC di IULTCS, hanno permesso di mettere mano a numerosi metodi standardizzati, al fine di renderli maggiormente rispondenti ai progressi in campo analitico.

 

Per quanto riguarda i metodi chimici, nel corso del 2020 sono stati pubblicati i seguenti metodi a conclusione del processo di revisione o di messa a punto. Ognuno di questi sarà oggetto, o lo è già stato, di focus specifici di approfondimento da parte della SSIP.

 

  • EN ISO 14088 (Ed.2) / IUC 32 (Ed. 2) Leather – Chemical tests Quantitative analysis of tanning agents by filter method

 

  • EN ISO 13365-1 / IUC 29-1 Leather – Chemical determination of the preservative (TCMTB, PCMC, OPP, OIT) content in leather by liquid chromatography – Part 1: Acetonitrile extraction method

 

  • EN ISO 13365-2 / IUC 29-2 Leather – Chemical determination of the preservative (TCMTB, PCMC, OPP, OIT) content in leather by liquid chromatography – Part 2: Artificial perspiration extraction method

 

  • EN ISO 17234-1 (Ed.3) / IUC 20-1 Leather – Chemical tests for the determination of certain azo colorants in dyed leathers — Part 1: Determination of certain aromatic amines derived from azo colorants

 

  • EN ISO 20136 (Ed.2) / IUC 37 Leather – Determination of degradation by microorganisms

 

Per quanto riguarda le Norme attualmente in revisione che sono al Formal Vote, ultimo step dell’iter normativo (quindi suscettibili solo di variazioni non tecniche) ricordiamo:

 

  • FprEN ISO/FDIS 17226-1:2018 / IUC 19-1 (Revision of EN ISO 17226-1:2017) Leather

 

Chemical determination of formaldehyde content — Part 1: Method using high performance liquid Chromatography

 

  • FprEN ISO/FDIS 18219-1 / IUC 30-1 (Revision of EN ISO 18219) Leather –

 

Determination of chlorinated hydrocarbons in leather — Part 2: Chromatographic method for short chain chlorinated paraffins (SCCP)

 

  • FprEN ISO/FDIS 18219-2 / IUC 30-2 Leather – Determination of chlorinated hydrocarbons in leather — Part 2: Chromatographic method for middle chain chlorinated paraffins (MCCP)

 

  • FprEN ISO/FDIS 27587 / IUC 26 (Revision of EN ISO 27587:2009) Leather –

 

Chemical tests – Determination of free formaldehyde in process auxiliaries

 

Norme suscettibili di entrare o già in fase di revisione tecnica, su cui si sta lavorando:

 

  • Revision of EN ISO 17072-2:2019 / IUC 27-2 Leather — Chemical determination of metal content — Part 2: Total metal content

 

Non si è ancora deciso se mandare in revisione la norma. Al momento si sta valutando se il metodo è sufficientemente dettagliato nella parte che riguarda la composizione del mix da utilizzare per mineralizzare campioni di pelle particolarmente refrattari alla dissoluzione.

 

  • Revision of EN ISO 23702-1:2018 / IUC 39-1 Leather – Organic fluorine – Part 1: Determination of non-volatile compounds by extraction method using liquid chromatography

 

Sono stati fatti meeting congiunti CEN/TC 289/WG1, TC 309/WG2 (calzature) e TC 248/WG26 (tessile) per stilare una lista unitaria di PFCs da determinare. La parte del lavoro da mettere a punto è quella di identificare le migliori tecniche analitiche a seconda delle caratteristiche chimico-fisiche del PFCs.

 

  • Revision of ISO 17070:2015 / IUC 25 Leather — Chemical tests — Determination of

 

tetrachlorophenol-, trichlorophenol-, dichlorophenol-, monochlorophenol-isomers and pentachlorophenol content

 

La Germania ha preparato un draft con aggiustamenti della norma del 2015, ma durante il meeting si è deciso di rivalutare se il sistema di estrazione (in corrente di vapore) dei clorofenoli da cuoio possa essere sostituito con qualche alternativa più funzionale e che permetta di processare più campioni in parallelo.

 
 
 

Dott.ssa Tiziana Gambicorti

 

Responsabile Ufficio Normazione Esperto commissioni Cuoio UNI, CEN e ISO-IULTCS

 
 
 

“Biodegradabilità ed eco-sostenibilità del cuoio”: il webinar della SSIP riprogrammato per il 16 novembre
“Biodegradabilità ed eco-sostenibilità del cuoio”: il webinar della SSIP riprogrammato per il 16 novembre

La SSIP comunica che il webinar “Biodegradabilità ed eco-sostenibilità del cuoio”, previsto per il 30 ottobre – posticipato per motivi di salute del Relatore – si svolgerà LUNEDÌ 16 NOVEMBRE.

 

Lo start è previsto per le ore 16:00, e sarà il via di un momento di approfondimento sulle recenti richieste di certificazione di questo parametro.

 

A tenere il webinar sarà l’esperto Gianluigi Calvanese, Responsabile Area Analisi, Certificazione e Consulenza della SSIP. A Introdurre  la sessione, Edoardo Imperiale, Direttore Generale di SSIP.

 

In questo appuntamento illustreremo le differenti possibilità di valutazione dell’indice di biodegradabilità, partendo dagli studi effettuati su pellami realizzati con diversi sistemi di concia e nel rispetto del metodo ISO 20136. 

 

La partecipazione è gratuita!

 
 
 

Rivista scientifica JALCA edizione ottobre 2020
Rivista scientifica JALCA edizione ottobre 2020

◊ Letture presso la Biblioteca della Stazione Sperimentale Pelli ◊

Rivista tecnico/scientifica: Journal of American Leather Chemists Association – JALCA

Editore: The American Leather Chemists Association, 1314 50th Street, Suite 103, Lubbock, Texas 79412

Questa testata di notevole impatto scientifico per il settore, pubblica ricerche su tutti gli aspetti della scienza, ingegneria, tecnologia ed economia del cuoio e della pelle, affrontando argomenti di rilevanza nell’ambito conciario.

Politecnico del Cuoio: iniziano gli stage per gli allievi dei corsi ITS in “Scienza e cultura tecnica delle pelli e dei nuovi materiali”
Politecnico del Cuoio: iniziano gli stage per gli allievi dei corsi ITS in “Scienza e cultura tecnica delle pelli e dei nuovi materiali”

“Mai fermarsi e soprattutto in questo periodo bisogna garantire formazione agli studenti e servizi alle imprese” così Serena Iossa, Responsabile del Politecnico del Cuoio, programma della Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle Materie Concianti, che ha tra i principali obiettivi quello di rilanciare la qualità del capitale umano nel sistema produttivo conciario italiano e diffondere la cultura tecnica e scientifica del cuoio e dei nuovi materiali, ci racconta l’avvio dell’ultima fase del  percorso ITS “Tecnico Superiore esperto in Scienza e cultura tecnica delle pelli e dei nuovi materiali”.

 

Tutti i 13 allievi del corso ITS, finanziato dalla Regione Campania e realizzato attraverso la Fondazione MIA Campania, di cui la Stazione Sperimentale è socio fondatore, hanno dunque terminato il percorso d’aula di 1080 per iniziare, entro il mese di novembre, lo stage di 720 ore c/o le aziende della filiera campane che, nonostante il periodo complesso, stanno rispondendo con entusiasmo a queste nuove forme di collaborazione e sviluppo. L’obiettivo specifico del corso è formare professionalità con competenze in materia di chimica e scienza dei materiali, con particolare riferimento alla pelle e ai relativi metodi di caratterizzazione, trasformazione e innovazione di prodotto e di processo. Una figura fondamentale per le imprese e che ci auguriamo trovi, con facilità, sbocchi occupazionali.

 

Non è stato facile arrivare a questo punto. A causa dell’emergenza sanitaria dovuta al COVID 19, abbiamo dovuto riprogrammare alcune attività del corso per consentire – dice la Iossa – agli studenti di seguire le lezioni on line, dotarli in alcuni casi di device offerti in comodato d’uso dalla Stazione Sperimentale, e tenere alto il morale dei giovani discenti, che nonostante tutto hanno continuato a credere in noi, arrivando fino alla fine.

 

Il corso è stato svolto presso la sede dell’Istituto Gregorio Ronca di Solofra, destinatario di circa 50.000 euro da parte della Fondazione MIA, per le attività di docenza, tutoraggio e gestione dei laboratori, oltre agli interventi di manutenzione svolti sui bottali della scuola, proprio al fine di consentire il buon esito del percorso.

 

Con l’Istituto Ronca la Stazione Sperimentale ha avviato un’interlocuzione formale da diversi mesi  per avviare investimenti (risorse significative mai impegnate prima ) con l’obiettivo di potenziare la Conceria Sperimentale,  istituire una sede Operativa del Politecnico del Cuoio , realizzare un prototipo di impianto di Depurazione  ed  implementare dei nuovi laboratori di processo e di analisi  in collaborazione con UNIC  al  servizio delle Imprese del Distretto Solofrano per lo svolgimento di attività finalizzate al supporto delle attività di Ricerca sperimentale, Consulenza Avanzata e Formazione,  sulla base di un modello di intervento già avvenuto negli altri due Istituti scolastici presenti  dei Distretti conciari di Arzignano e Santa Croce sull’Arno.

 

Da oltre due anni continua infatti in modo proficuo la collaborazione con l’ITTE Galilei di Arzignano, con il potenziamento della conceria sperimentale e dei laboratori didattici, e la condivisione di progetti comuni, sui temi della ricerca, dei servizi e della formazione. Proprio su quest’ultimo tema a breve sarà comunicato l’avvio di un nuovo programma congiunto. 

 

Ugualmente si procede con l’Istituto Cattaneo di Santa Croce sull’Arno in Toscana, anche grazie alla consolidata  della collaborazione con il  Polo Tecnologico Conciario (PO.TE.CO.), all’implementazione di nuovi laboratori innovativi, per favorire una migliore conoscenza pratica e tecnico-analitica degli studenti, che andranno a costituire il potenziale personale specializzato delle aziende della filiera conciaria, e si lavora alla realizzazione di programmi congiunti per attività di studio, formazione e ricerca della SSIP.

 

E rilancia il Dirigente Scolastico Giovanna Scala, con un pizzico di orgoglio e con determinazione “la scuola non si ferma e non lo fa in questo momento di grande difficoltà. È fucina di pensiero ed opportunità, ha un ruolo etico nella società”.

 

Per la Scala, che è anche il direttore didattico dell’ITS, “questa esperienza dà lustro alle vocazioni del territorio, recupera competenze e qualità. Lavoriamo costantemente per gli studenti e le imprese, per un incontro indispensabile, costruiamo lo sviluppo e diamo concrete opportunità”.

 

“La collaborazione con questi Enti e con chi conosce ed opera nel settore garantisce qualità”.

 

E fra i protagonisti della idea c’è Carlo Palmieri, il Presidente della Fondazione Mia. Manager, imprenditore di successo e visionario. Una eccellenza che sfida la crisi “ è un momento difficile ma bisogna fare” dice.

 

Questa iniziativa, che nasce dai territorio, dalle imprese e dal mondo della formazione, mette insieme la teoria e la conoscenza. È un’azione virtuosa che vuole formare risorse tecniche per metterla a disposizione della innovazione e dello sviluppo”.

 

 

 

Gaetano Amatruda

 

Ufficio Stampa SSIP

 
 
 

CEN/TC 289 Leather: nasce l’Ad Hoc Group sui prodotti chimici per conceria
CEN/TC 289 Leather: nasce l’Ad Hoc Group sui prodotti chimici per conceria

Il 6 e 7 ottobre 2020 si è tenuta la riunione della Commissione di Normazione Europea CEN/TC 289 Leather in modalità web, come ormai avviene dall’inizio della pandemia. La commissione svolge i propri lavori in collaborazione con la commissione internazionale ISO-IULTCS e si occupa di normazione e linee guida (EN, ISO) per tutto ciò che riguarda il settore cuoio; al suo interno sono rappresentati tutti i paesi attraverso i propri esperti nei quattro gruppi di lavoro in cui è articolata (WG1 metodi chimici, WG2 metodi fisici, WG3 metodi solidità, WG4 specifiche tecniche sull’uso del cuoio e terminologia).

 

Gli argomenti trattati nel meeting sono stati numerosi, soprattutto per ciò che riguarda I metodi chimici.

 

La novità più rilevante, da questo punto di vista, è stata la creazione di un Ad Hoc Group che si occuperà della standardizzazione dei metodi per i prodotti chimici per conceria.

 

La nascita di questo nuovo Gruppo scaturisce dall’evoluzione del panorama dei controlli analitici che interessano la filiera conciaria: infatti, tradizionalmente, la verifica della conformità rispetto alle sostanze chimiche indesiderate, identificate da regolamenti comunitari od internazionali (es. Reach, CPSIA) o capitolati privati (tipicamente sviluppati dai brand), si è sempre concentrata sul prodotto finito, ovvero sul pellame prodotto in conceria o sul manufatto in cui viene trasformato. L’attività di standardizzazione ha ben supportato questa necessità di robustezza del dato analitico, ed infatti ad oggi i metodi normati che riguardano le analisi chimiche sul cuoio sono circa quaranta.

 

Negli ultimi anni si è palesata una nuova esigenza: infatti alle concerie vengono sottoposti sempre più frequentemente MRSL (Manufacturing Restricted Substances List) da rispettare, ovvero viene loro richiesto che all’interno della catena produttiva certe sostanze o non vengano utilizzate del tutto o che la loro concentrazione rimanga sotto una soglia massima. Quindi ciò sposta il controllo analitico da Product (pellame) a tutti i prodotti utilizzati per realizzarlo: in questo campo, però, esistono solo due metodi di analisi ufficiali (ISO/EN) e specifici, qualche metodo del cuoio utilizzabile ufficialmente per i prodotti, mentre tutto il resto dei metodi non è ancora normato.

 

Con l’obbiettivo di colmare questo gap è stato creato nel corso del 2017 il gruppo “GL01 Prodotti chimici” all’interno della Commissione di normazione italiana UNI CT/013 “Cuoio, pelli e pelletteria”. A fronte del lavoro cominciato da questo gruppo di lavoro, da parte italiana è nata l’esigenza, e quindi la proposta, di creare un analogo gruppo a livello europeo focalizzato su questa tipologia di metodi a cui sottoporre le proprie proposte, in modo da portare a livello globale il processo di normazione. Un gruppo di questo tipo necessita, come quello italiano, sia dell’espertise di tecnici dei laboratori che siano in grado di sfruttare al meglio le potenzialità degli strumenti analitici, sia quello di esperti dei prodotti chimici che conoscano bene i prodotti nella loro composizione e caratteristiche chimico-fisiche, e che quindi siano in grado di suggerire i migliori approcci analitici nella fase di estrazione dell’analita dalla matrice, prevedibilmente estremamente complessa e diversificata.

 

Quindi, durante la riunione plenaria, da parte dell’Italia (UNI) è stata fatta formale richiesta di costituzione di un nuovo gruppo di lavoro all’interno della CEN/TC 289 specificatamente dedicato allo sviluppo dei metodi analitici per i prodotti chimici per conceria. Considerando che la mole del lavoro da fare è notevolissima – vista anche la richiesta di restrizione Reach pendente sui sensibilizzanti nel tessile/cuoio che allungherebbe ulteriormente la lista di metodi da standardizzare sia sul cuoio che sui prodotti – la richiesta italiana è stata quella di creare un gruppo scisso dal WG1 (chemical methods) considerando che già con i soli metodi per cuoio il WG1 è sovraccarico di lavoro.

 

Nel corso della discussione su questa proposta si sono delineate anche posizioni contrarie da parte di alcuni colleghi europei che hanno sostenuto che WG1 può farsi carico anche di questa incombenza, e che, in ogni caso, sarà piuttosto difficile fare iscrivere nuovi esperti alla commissione di normazione.

 

Si è infine arrivati ad una soluzione di compromesso, ovvero verrà costituito, per un anno, un Ad Hoc Group all’interno del WG1, di cui la Dott.ssa Tiziana Gambicorti della Stazione Sperimentale sarà Project Leader.

 

Durante questo periodo l’AdHoc si dovrà organizzare e tra un anno, al prossimo meeting plenario, si valuterà se dovrà rimanere un sottogruppo del WG1 o si potrà organizzare come WG a sé stante.

 

L’ Ad Hoc Group ha, ufficialmente, questo scopo:

 

  • Arruolare esperti specifici sui chemicals
  • Definire la connessione con IULTCS per usufruire del Vienna Agreement, in caso sia creato un WG specifico
  • Definire uno scopo distinto, responsabilità e programma di lavoro sui metodi per i chemicals per l’industria conciaria da elaborare

 

La Chairman del WG1 riporterà nel prossimo meeting plenario di ottobre 2021 i risultati raggiunti per valutare l’eventuale formazione di un nuovo Working Group.

 

Tutti gli esperti che non facciano già parte delle commissioni di normazione, ed interessati a partecipare, possono mettersi in contatto con il Servizio Normazione (t.gambicorti@ssip.it) per ulteriori dettagli.

 

Dott.ssa Tiziana Gambicorti

 

Responsabile Ufficio Normazione Esperto commissioni Cuoio UNI, CEN e ISO-IULTCS

 
 

Il Punto Assomac – Le 4 tendenze che impattano sulla moda sostenibile: mutamenti geografici, digitalizzazione, consumo intelligente e nuovi materiali
Il Punto Assomac – Le 4 tendenze che impattano sulla moda sostenibile: mutamenti geografici, digitalizzazione, consumo intelligente e nuovi materiali

Trentadue aziende globali, leader mondiali nel settore della moda e del tessile, hanno firmato il Fashion Pact. Il progetto è stato presentato, mesi fa, ai capi di Stati riuniti durante il G7 di Biarritz.

 


Con il Fashion Pact, queste aziende hanno assunto uno sguardo d’insieme anche sulle tendenze future, e sull’impatto che avranno sull’industria, così da consentire decisioni migliori e più informate per un percorso di tecnologia sostenibile. Quattro sono le principali tendenze: i mutamenti geografici, la digitalizzazione, il consumo intelligente e i nuovi materiali.

 


Mutamenti geografici

 


Questa tendenza fa riferimento alla ricollocazione di siti produttivi. Se la produzione viene ricollocata in paesi con un alto livello di reddito, come in Europa e nelle Americhe, dove sono già operativi dei sistemi efficaci contro l‘inquinamento delle acque e la tossicità, l’industria può beneficiare di un ridotto impatto ambientale anche se, unita a un maggior livello di automazione (Industria 4.0), può portare a una massiccia perdita di lavoro in paesi come il Pakistan o il Bangladesh. Nel caso di ricollocazione in paesi a basso reddito, come l’Etiopia, la mancanza di infrastrutture potrebbe portare a un aumento dell’impatto delle acque di scarico o della tossicità sull’uomo, se non controbilanciato da una spinta verso l’uso delle rinnovabili nella manifattura.

 


Digitalizzazione

 


Questa tendenza fa riferimento alle nuove efficienze (rendimenti) nella catena delle forniture permesse o prodotte dalle nuove tecnologie lungo tutta la catena di valore. Questa tendenza può tuttavia portare anche a importanti conseguenze sociali (ad esempio perdita di lavoro), di cui bisogna tenere conto.

 


Consumo intelligente

 

Questa tendenza si riferisce ai nuovi modelli di consumo, come l’incremento della personalizzazione di massa, l’e-commerce e i nuovi modelli di business utili purché vadano a supportare un’economia sostenibile.

 


Materiali preferiti

 

Questa tendenza si riferisce all’adozione di filati che hanno un minor impatto ambientale rispetto alle loro alternative convenzionali.

 
 
 

Glove, Percorsi e storie di guanti a Napoli: alla Fondazione Banco di Napoli la mostra organizzata dalla SSIP. Inaugurazione Mercoledì 22 Gennaio 2025 ore 10.30.

La mostra sarà visitabile sino al 21 febbraio 2025. Info e prenotazioni c.grosso@ssip.it

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