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DA CPMC – Bacchi (Direttore UNIC): “La Conceria e la bioeconomia”
DA CPMC – Bacchi (Direttore UNIC): “La Conceria e la bioeconomia”

La bioeconomia circolare si è ritagliata da tempo un ruolo da protagonista nelle strategie di sviluppo sostenibile che i vari governi sono stati chiamati a mettere in essere per contrastare quella che, il 27 luglio 2023, in una conferenza stampa sul clima, il segretario delle Nazioni Unite Antonio Guterres, ha definito “l’autostrada verso l’inferno climatico”.

Alcuni dati: nel 2020 la massa globale creata dagli esseri umani, composta da tutti gli oggetti e le infrastrutture, ha eguagliato la quantità di biomassa vivente e, nel 2021, l’ha addirittura superata. Dal 1900 a oggi, la massa antropogenica, cioè la massa incorporata in oggetti solidi inanimati realizzati, è passata dal 3% al 100% della biomassa mondiale. Questo spiega anche il fenomeno della degradazione dei suoli, che poi ha conseguenze sul benessere delle persone del mondo, che peraltro continuano ad aumentare.

Le stime prevedono oltre 9 miliardi nel 2050 e oltre i 10 nel decennio 2080-2090. Questa crescita impetuosa comporta una spinta verso l’alto dei consumi di beni di qualsiasi genere, tra cui, evidentemente, capi di abbigliamento e accessori.

E qui entrano in gioco i limiti del nostro pianeta e la necessità di produrre partendo da materie prime rinnovabili e di creare filiere che utilizzino scarti, residui, sottoprodotti.

Nello scrivere queste cifre e volendo fare qualche esempio, è logico pensare che l’industria conciaria sia perfettamente inserita nella “bioeconomia”. Lo stretto legame del settore all’agricoltura, all’alimentare, alla chimica e alla ricerca scientifica ne è un’ulteriore testimonianza.

Nello stand associativo al recente Ecomondo a Rimini era stato esposto un pannello che recitava “LEATHER COMES FROM AN INTERACTION BETWEEN INDUSTRY AND AGRICULTURE, LEATHER HAS THE SOIL AS PART OF ITS SUPPLY CHAIN INFRASTRUCTURES, LEATHER IS PRODUCED IN PROCESS THAT ARE SHARED WITH FOOD PRODUCT SYSTEMS, LEATHER HAS PROPERTIES THAT ALLOW LONG DURABILITY, BOTH TECHNICAL AND EMOTIONAL”.

Il settore non ha avuto bisogno di attendere i tempi della cosiddetta “transizione ecologica”, la bioeconomia è nel suo DNA, prima ancora che la stessa diventasse un principio guida, l’unica alternativa economica ecologicamente e socialmente sostenibile.

CTC Enterprises – Dic. 2024-genn. 2025
CTC Enterprises – Dic. 2024-genn. 2025

◊ Letture presso la Biblioteca della Stazione Sperimentale Pelli ◊

 

Rivista di settore: CTC entreprises

Questa rivista, finanziata mediante la contribuzione delle industrie francesi del cuoio, delle calzature, della pelletteria e dei guanti, viene distribuita gratuitamente dalle aziende associate del “Centre Technique du Cuir – CTC”.

WEBINAR – La valutazione dell’impronta ambientale della pelle attraverso le PEFCR
WEBINAR – La valutazione dell’impronta ambientale della pelle attraverso le PEFCR

MERCOLEDì 29 GENNAIO 2025 – ORE 16

Evento online

Relatore Dr. Marco Nogarole

Il webinar verterà sull’impiego di metodologie LCA per la misura della sostenibilità del prodotto e del processo, attraverso le regole PFCR applicate all’industria della pelle, con l’obbiettivo di comprenderne vantaggi e limiti e facendo riferimento a casi di studio reali.
Durante la presentazione verranno esplicitati, inoltre, risultati su studi comparativi tra conce consolidate ed altre più recenti.

Iscrizioni qui

 

 

LA MOSTRA: Glove, Percorsi e storie di guanti a Napoli: alla Fondazione Banco di Napoli la mostra organizzata dalla SSIP. Inaugurazione il 22 Gennaio 2025
LA MOSTRA: Glove, Percorsi e storie di guanti a Napoli: alla Fondazione Banco di Napoli la mostra organizzata dalla SSIP. Inaugurazione il 22 Gennaio 2025

I guanti di Napoli: Storia, cultura e innovazione di una produzione secolare della pelle. S’intitola «Glove, Percorsi e storie di guanti a Napoli» la mostra organizzata dalla Stazione Sperimentale Industria Pelli e Materie Concianti (SSIP) e sostenuta dalla Regione Campania e dalla Fondazione Banco di Napoli, con il supporto di LINEAPELLE, e in collaborazione con prestigiosi partner quali l’Accademia delle Belle Arti, la Fondazione Mondragone Museo della Moda, nonchè la Biblioteca ISMed del Consiglio Nazionale delle Ricerche e con la partecipazione di docenti del Dipartimento di Studi umanistici e di Scienze chimiche della Università Federico II. Il progetto espositivo coinvolge la Rete di Imprese Chirotèca, di cui fanno parte i guantifici napoletani Gala Gloves, Andreano, Artigiano del Guanto; Gargiulo Leather, produttore di pellame per guanteria oltre alla stessa SSIP e a LINEAPELLE con il supporto dell’Unione Industriale Napoli.

“Già da tempo, attraverso mostre ed eventi culturali in collaborazione con alcune tra le più importanti fondazioni del territorio, come in questo caso la Fondazione Banco Napoli, la Stazione sperimentale valorizza uno dei prodotti più rappresentativi di Napoli e del suo antico artigianato: il guanto in pelle, che questa mostra celebra come simbolo di eccellenza artigianale, sostenibilità e innovazione tecnologica”, spiega il DG della SSIP Edoardo Imperiale: “Inoltre, il coinvolgimento di partner privati e istituzionali, come la Rete Chiroteca e la Regione Campania, permette di creare quella necessaria, anzi indispensabile sinergia per promuovere sempre di più e sempre meglio l’antico artigianato, che non può prescindere dal supporto di enti di ricerca, quali appunto la SSIP, che s’ impegna nella ricerca, nello sviluppo e nell’innovazione delle tecniche di lavorazione e dei materiali del settore conciario”.

In esposizione, sino al 21 febbraio 2025, una selezione di antichi manufatti e strumenti di lavorazione, preziose testimonianze di un’arte tramandata da generazioni. A questi si affiancheranno fotografie e documenti storici provenienti dall’Archivio storico del Banco di Napoli e della SSIP, che raccontano la storia della scuola del guanto, un’idea sorta nel 1919 e concretizzata nel 1952, con l’obiettivo di formare artigiani in grado di preservare l’eredità della produzione di guanti a Napoli.

L’inaugurazione della mostra si terrà il prossimo 22 Gennaio 2025 alle ore 10.30, presso l’Archivio Storico del Banco di Napoli – Fondazione Banco di Napoli, via dei Tribunali n.213 a Napoli. La mostra sarà visitabile sino al 21 febbraio 2025.

 

Dato il numero limitato di posti, è necessario confermare la propria presenza all’evento inaugurale o alla visita della Mostra nei giorni successivi, scrivendo una mail all’indirizzo c.grosso@ssip.it

 

 

MAGAZINE: Tech Art Shoes: Casual – 388
MAGAZINE: Tech Art Shoes: Casual – 388

◊ Letture presso la Biblioteca della Stazione Sperimentale Pelli ◊  

 

Rivista di settore: TechArtShoes.it   E’ stato pubblicato il nuovo numero della rivista italiana TechArtShoes.

 

TechArtShoes è un magazine che si occupa di innovazione di prodotto e processo dell’industria calzaturiera          

Focus Scientifico – Regolamentazione sul cromo esavalente e nuove frontiere analitiche
Focus Scientifico – Regolamentazione sul cromo esavalente e nuove frontiere analitiche

A causa degli effetti dannosi del cromo esavalente (Cr VI) sulla salute umana, il suo contenuto nei prodotti in cuoio deve essere monitorato attentamente. Al momento il limite di accettabilità del cuoio è pari a 3 mg per kg di sostanza secca, derivante dalle performance del metodo ufficiale per la determinazione del cromo esavalente nelle pelli. La letteratura scientifica riporta la possibilità di utilizzare una metodica basata su ICP-MS.

Focus completo QUI

 

A cura del Dr. Leopoldo Esposito 03-01-2025

 

 

 

Da CPMC – Balducci: “Quando si parla di cuoio si parla di innovazione, da sempre”
Da CPMC – Balducci: “Quando si parla di cuoio si parla di innovazione, da sempre”

Con questo numero, con il quale chiudiamo il 2024, non solo rilanciamo un tema, ma rivendichiamo successi. Il focus sulla “Bioeconomia Circolare” ci consente di continuare il viaggio nel comparto cuoio, di raccontare numeri e di focalizzarci su partite di grande attualità. Abbiamo parlato, nel corso di questo anno, del materiale definito ‘intelligente’, della sostenibilità, e in queste pagine del materiale biobased per natura. Biobased, inutile dirlo agli addetti ai lavori ma l’auspicio è di raccogliere un pubblico sempre più vasto, è – secondo la definizione più diffusa – una famiglia di materiali o prodotti plastici che derivano in parte da una biomassa vegetale e quindi da fonte rinnovabile. Quando si parla di cuoio si parla di questo, si parla come altri diranno nel nostro magazine, di una sfida che è nel nostro DNA. Non da oggi. Da millenni. La filiera della pelle costituisce un pezzo particolarmente trainante. Risulta virtuosa perché si fonda su principi di economia circolare, valorizzando gli scarti dell’industria alimentare, ed è basata sull’impiego di biomasse, che possono essere recuperate anche a partire dagli ulteriori scarti generati dalla produzione stessa. Il 9° Rapporto sulla Bioeconomia in Europa racconta dei successi dell’Italia nel campo. Con orgoglio possiamo affermare che parte significante di questi successi dipende dal settore conciario. Prima e più di altri abbiamo imboccato questa strada. Sia l’intuito delle imprese, sia perché ci sono realtà come la SSIP che accompagnano questi processi, e che sostengono la ricerca, sia perché ci sono occasioni di studio come quelle costruite da CPMC. Siamo, insomma, protagonisti. Con azioni concrete. E cito l’ultima nella piena consapevolezza che in questo numero troverete spunti ulteriori. Lavoriamo, con gli esperti e per essere fedeli a questo spirito, ad una interconnessione sempre più spinta tra il settore conciario, quello tessile e quello agri-food. Nasce cosi il Progetto SOLARIS – Sustainable Options for Leather Advances and Recycling Innovative Solutions, promosso dalla SSIP, nell’ambito Partenariato Esteso MICS (Made in Italy Circolare e Sostenibile), finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU – PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA (PNRR), e totalmente finalizzato a soddisfare i fabbisogni di innovazione, sostenibilità, circolarità e tracciabilità della filiera della Pelle, in connessione con i settori tessile ed agri-food. Mi taccio. L’invito, come sempre nelle mie riflessioni, è quello di dedicarsi alla lettura dei diversi articoli. Dei protagonisti del settore, dei tecnici, delle migliori intelligenze che sono in campo.

Alla SSIP serata tra arte e ricerca: vernissage per la mostra “La pelle nell’Arte. Dal Seicento ad oggi” e lancio del terzo numero della rivista scientifica CPMC. 
Alla SSIP serata tra arte e ricerca: vernissage per la mostra “La pelle nell’Arte. Dal Seicento ad oggi” e lancio del terzo numero della rivista scientifica CPMC. 

Le opere d’arte antica e la ricerca più innovativa: sono stati questi due elementi, accumunati dal materiale “pelle”, i protagonisti del vernissage della mostraLa pelle nell’arte. Dal Seicento ad oggi”, a cura della Fondazione De Chiara De Maio, che si è tenuto alla Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e Materie Concianti, in occasione del quale è stata presentato il terzo numero della rivista “CPMC Cuoio Pelli Materie Concianti” edita dalla SSIP, con focus sul tema “Il Cuoio Made in Italy: materiale di punta della Bioeconomia Circolare”.

Dallo Scultore, ragazzo e modella con gruppo rappresentante il Ratto d’Europa, Acquaforte su pelle di agnello, di inestimabile valore di Pablo Picasso, al Ritratto di Comandante con baffi e moschetta di Filipe Diricksen ( attribuzione) con annessa riproduzione fedele della divisa in pelle; dall’Ephemeral Bliss: Embracing The Present, installazione di Marco Gallotta, con pelle intagliata applicata su supporto acrilico, sino all’opera dell’artista-attore Francesco Paolantoni (cubetti di pelle, mosaico in pelle), le opere della mostra, la cui finalità è anche quella di raccontare la nobiltà e versatilità di un materiale – la pelle – che accompagna da secoli la vita degli uomini, a livello artigianale, industriale, artistico, resteranno in esposizione presso la sede SSIP del Polo Tecnologico Olivetti di Pozzuoli, sino al 23 marzo 2025.

All’evento sono intervenuti, per la Stazione Sperimentale, EDOARDO IMPERIALE, Direttore generale SSIP; CARMELINA GROSSO, Responsabile Biblioteca e Servizio Documentazione SSIP; CLAUDIA FLORIO, Responsabile Ricerca SSIP; DIODATO DE MAIO, Presidente Fondazione De Chiara De Maio per la Fondazione e NICOLA SALDUTTI (caporedattore del Corriere della Sera) e VINCENZO DE LUCA, Docente di Storia dell’Arte.

Durante l’inaugurazione della mostra, l’artista Angelo Maisto ha eseguito una performance di acquerello su pelle che resterà in esposizione.

“Abbiamo voluto coniugare in questa occasione la tradizione artistica legata alla pelle e la presentazione della nostra rivista CPMC – CUOIO PELLE MATERIE CONCIANTI, per esaltare il valore di un materiale antico che rappresenta però ancora oggi un elemento imprescindibile per il Made in Italy”, ha sottolineato Imperiale: “Non a caso con questo terzo numero di CPMC abbiamo completato l’analisi “tridimensionale” del Cuoio Made in Italy, scomposto, nei tre numeri della rivista, nelle diverse dimensioni che lo costituiscono: un materiale circolare e intelligente, sostenibile e di qualità e, infine, un materiale Bio-Based per natura, tematica, tra l’altro, su cui verte il Progetto SOLARIS promosso dalla SSIP, nell’ambito del Partenariato Esteso MICS (Made in Italy Circolare e Sostenibile), finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU – PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA (PNRR), e totalmente finalizzato a soddisfare i fabbisogni di innovazione, sostenibilità, circolarità e tracciabilità della filiera della Pelle”.

 

“La produzione artistica che abbiamo presentato per la mostra La pelle nell’Arte. Dai Seicento ad oggi è un aspetto stimolante dell’attività conciaria poiché ci consente di osservare la riuscita intersezione tra industria e cultura. La rinnovata collaborazione con La Stazione Sperimentale, che ringraziamo per la fiducia accordataci, ci conferma la possibilità di fare Arte con la pelle. Da parte nostra ed in particolar modo mia, quale presidente della Fondazione nonchè imprenditore, affermo l’impegno in questo settore. Territorialità, imprenditoria e cultura sono elementi imprescindibili del nostro operato, nel rispetto della nostra mission e del nostro lavoro per la comunità”, ha commentato De Maio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FORMAZIONE: Alla SSIP si è tenuto l’info day a cura della Fondazione Mia Academy ITS Moda.
FORMAZIONE: Alla SSIP si è tenuto l’info day a cura della Fondazione Mia Academy ITS Moda.
Si è tenuto alla Stazione Sperimentale, l’info day a cura della Fondazione Mia Academy ITS Moda. Folto il gruppo di partecipanti target che hanno preso parte alla presentazione dei bandi, sei in tutto, di cui uno che si terrà nella sede di Pozzuoli e incentrato, naturalmente sul settore conciario. Presenti il Direttore della fondazione e responsabile del Politecnico del Cuoio, Serena Iossa; Gianluigi Calvanese, Responsabile servizi alle imprese SSIP; Michela De Risi Project manager Fondazione. Interessanti le due testimonianze di chi ha già preso parte ai corsi e ora lavora stabilmente nell’ambito conciario, alla SSIP e presso l’azienda Carpisa.
“E’ importante sottolineare che la qualifica dei corsi ITS è molto più di un semplice diploma”, ha sottolineato la Iossa: “si ottiene infatti il Conseguimento del Diploma Tecnico Superiore, di V livello EQF (Quadro Europeo delle Qualifiche), riconosciuto a livello europeo mediante Europass Diploma Supplement, oltre a crediti formativi per l’accesso all’università, rilasciati dalle università partner di MIA Academy (fino a 12 CFU per  corsi di laurea in Design per l’Innovazione e Design per la Moda, fino a 12 CFU per il Corso di laurea in Economia aziendale), con un Placement, è bene sottolineare di circa l’80% dei diplomati ITS che trova lavoro entro un anno in aziende del settore moda”, continua il Direttore, “Sono figure altamente qualificate, per rispondere alle esigenze del settore. E inoltre, non va sottovalutato il target, dai 18 ai 55 anni non compiuti, con la possibilità di accedere a borse di studio”.
Nello specifico, su Pozzuoli sarà avviato il Corso ITS “Made in Italy Leather Fashion Manager”  che intende risponde al fabbisogno delle imprese della filiera Moda di figure specializzate sui temi della sostenibilità, Marketing e che siano in grado di supportare la realizzazione di strategie di internazionalizzazione basate sulla valorizzazione delle proprie produzioni Made In Italy. La figura così formata promuove i prodotti in pelle del Made in Italy; cura la pianificazione strategica nei Mercati Internazionali; predispone piani di Marketing e Comunicazione su canali tradizionali e digitali. Una formazione specifica e subito spendibile, grazie alle 1800 ore tra aula e stage presso aziende.

 

 

La mostra GLOVE, PERCORSI E STORIE DI GUANTI A NAPOLI, a cura della SSIP, è visitabile presso la sede di Pozzuoli – Ex Polo Tecnologico Olivetti.

Info su orari e prenotazioni alla mail ssip@ssip.it Tel. 081-5979100

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