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DA CPMC – Nicolais: “La nuova frontiera del cuoio Made in Italy: qualità, sostenibilità e innovazione”
DA CPMC – Nicolais: “La nuova frontiera del cuoio Made in Italy: qualità, sostenibilità e innovazione”

L’industria conciaria italiana è rinomata a livello globale per la produzione di cuoio di alta qualita, sinonimo di eccellenza artigianale e innovazione tecnologica. Il cuoio Made in Italy si distingue per le sue caratteristiche uniche, che combinano tradizione e modernità, offrendo prodotti che rispondono alle esigenze estetiche, funzionali e di sostenibilità del mercato contemporaneo. L’industria conciaria italiana è fortemente radicata nei distretti produttivi del Veneto. della Toscana e della Campania, dove la tradizione artigianale si unisce a tecnologie all’avanguardia. Questi distretti non solo concentrano la maggior parte della produzione nazionale, ma rappresentano anche modelli di economia circolare e sostenibilità ambientale. Le concerie si caratterizzano per l’uso di materie prime provenienti da scarti dell’industria alimentare, come pelli bovine e ovicaprine, che altrimenti sarebbero destinate allo smaltimento in discarica. Questo approccio non solo riduce l’impatto ambientale, ma contribuisce anche alla riduzione delle emissioni di gas serra. Un aspetto centrale della sostenibilità nell’industria conciaria è il recupero e il riutilizzo degli scarti di lavorazione. Le concerie italiane adottano già da tempo pratiche di economia circolare che permettono di trasformare gli scarti in nuovi prodotti di valore aggiunto. Ad esempio, gli scarti di pelle possono essere utilizzati per la produzione di fertilizzanti, biostimolanti, collagene per l’industria cosmetica e alimentare, e materiali per l’edilizia. Questo approccio non solo riduce la quantità di rifiuti prodotti, ma crea anche nuove opportunità economiche e contribuisce alla sostenibilità complessiva della filiera produttiva. Il trattamento delle acque reflue rappresenta un altro elemento cruciale per la sostenibilità dell’industria conciaria italiana. Le concerie italiane hanno, infatti, sviluppato impianti di trattamento delle acque reflue che permettono di rimuovere gli inquinanti riutilizzare l’acqua depurata nei processi produttivi. Questo non solo riduce il consumo di acqua dolce, ma minimizza anche gli impatti negativi sull’ambiente, contribuendo cosi alla protezione degli ecosistemi. L’innovazione tecnologica gioca, quindi, un ruolo fondamentale nella sostenibilità dell’industria conciaria italiana.

Diversi progetti all’interno dei Centri Nazionali, partenariati estesi e Centri di Competenza hanno utilizzato i fondi del PNRR per studiare e sviluppare nuove generazioni di pelli sostenibili attraverso l’uso di molecole e materiali derivati da biomasse. Questi progetti applicano tenologie abilitanti per il settore conciario: chimica verde, biotecnologie, nanotecnologie, funzionalità innovative quali l’impermeabilita, l’antimicrobicità e la resistenza al fuoco. L’adozione di sensori avanzati e tecnologie di controllo automatizzato 4.0 nell’industria conciaria italiana rappresenta una ulteriore trasformazione cruciale per migliorare la qualità del prodotto, ottimizzare l’uso delle risorse e garantire una tracciabilità completa. I sensori avanzati consentono di raccogliere dati in tempo reale su vari parametri critici del processo produttivo, come temperatura, umidità e composizione chimica, permettendo alle concerie di mantenere condizioni ottimali durante tutte le fasi della lavorazione delle pelli, riducendo gli scarti. Le tecnologie di controllo automatizzato 4.0, come RFID e blockchain, tracciano ogni fase del processo produttivo. dall’approvvigionamento delle materie prime alla distribuzione dei prodotti finiti. Questa tracciabilità assicura la conformità alle normative ambientali e di sicurezza, fornendo ai consumatori informazioni dettagliate sulla provenienza e le caratteristiche dei prodotti.

La blockchain, in particolare, crea un registro immutabile e verificabile di ogni fase del ciclo di vita del prodotto, rendendo difficile la contraffazione e proteggendo l’autenticità dei prodotti per i consumatori. Le normative europee e italiane richiedono livelli elevati di trasparenza e tracciabilità per garantire la sostenibilità e la sicurezza dei prodotti. Il regolamento (UE) 2024/1143 stabilisce requisiti rigorosi per la tracciabilità delle materie prime e dei prodotti finiti. Le imprese che implementano sensori avanzati e sistemi di controllo automatizzato sono meglio posizionate per soddisfare queste normative e beneficiare delle opportunità di mercato derivanti dalla crescente domanda di prodotti sostenibili e tracciabili. L’adozione di queste tecnologie avanzate migliora anche la sicurezza dei lavoratori, riducendo i rischi associati a compiti pericolosi o ripetitivi, e la precisione nel rilevamento dei difetti riduce la necessità di rilavorazioni costose e potenzialmente dannose per l’ambiente.

In conclusione, le concerie italiane stanno sperimentando nuove tecnologie materiali che permettono di migliorare le caratteristiche prestazionali della pelle e di ridurre l’impatto ambientale della produzione. L’adozione di pratiche di economia circolare e di tecnologie avanzate non solo migliora la sostenibilità dell’industria conciaria, ma crea anche nuove opportunità economiche e contribuisce alla competitività del settore. Le concerie italiane, infatti, sono in grado di produrre articoli in pelle di alta qualità che soddisfano le esigenze dei mercati globali della moda e del lusso, mantenendo al contempo un forte impegno verso la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale. Questo approccio integrato permetterà all’industria conciaria italiana di mantenere la sua posizione di leader globale e di rispondere efficacemente alle sfide del futuro.

Luigi Nicolais nominato Consigliere scientifico della SSIP
Luigi Nicolais nominato Consigliere scientifico della SSIP

Luigi Nicolais è stato nominato Consigliere scientifico della Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle materie concianti (SSIP). Napoletano classe 1942, già ordinario presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e professore presso l’University of Washington e l’University of Connecticut, è stato Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione dal 2006 al 2008 e presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) dal 2012 al 2016 e autore di oltre 350 pubblicazioni scientifiche.

Nicolais opererà in qualità di advisor scientifico della Stazione. Fornirà alta consulenza strategica al Consiglio di Amministrazione e alla Direzione Generale, in coerenza con il programma strategico 2018-2020 che prevede la definizione e l’implementazione delle strategie aziendali; la valutazione tecnica dei programmi di ricerca e sviluppo per la programmazione delle attività del Politecnico del Cuoio; il rafforzamento delle competenze tecnico-scientifiche; e la definizione delle linee di sviluppo in materia di erogazione dei servizi alle imprese per l’ottimizzazione dei processi di innovazione e di sostegno alla competitività della filiera pelle sul mercato nazionale ed internazionale.

Luigi Nicolais

“Sono molto contento di poter dare un contributo alla Stazione Sperimentale delle Pelli, uno dei più antichi Istituti di ricerca italiani, che rappresenta un’eccellenza a livello europeo”, afferma Nicolais. “La Stazione Sperimentale sta incrementando, negli ultimi anni, gli investimenti in ricerca e innovazione, in un settore in cui i materiali innovativi ed i nuovi processi produttivi possono svolgere un ruolo importante, sia nell’incremento del valore del prodotto che nella riduzione dell’impatto ambientale. L’industria conciaria è un settore in cui l’Italia primeggia a livello mondiale e in cui la centralità del cliente gioca un ruolo chiave, motivo per cui è necessario allinearsi alle tecnologie dettate dalla 4° rivoluzione industriale e rafforzare la collaborazione con Università e centri di ricerca per avere una continua evoluzione dei prodotti. Il mio contributo – ha concluso il neo Consigliere scientifico SSIP – sarà quello di supportare l’attuale dirigenza nel processo di trasferimento dei risultati della ricerca scientifica, per poter sviluppare soluzioni innovative nel settore dei materiali avanzati”.

Il presidente della SSIP, Graziano Balducci, ha dichiarato: “La Stazione porta avanti un percorso basato sull’eccellenza, con l’obiettivo di ottenere sempre maggiore visibilità nell’intera filiera industriale. Il mio mandato è agevolato in questo senso dell’attività avviata dal precedente Cda e dal lavoro svolto dal Direttore generale: possiamo vantare una struttura altamente professionale che darà, ne sono certo, grandi soddisfazioni per la creazione di valore di un settore già leader mondiale e unico realmente sostenibile a livello internazionale”.

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