Parliamo con la dottoressa Tiziana Gambicorti, Responsabile Sezione Distretto Industriale Toscana, fra i protagonisti dell’inaugurazione del “Chemistry Innovation Lab” nella sede dell’istituto Istituto Tecnico “Carlo Cattaneo” di San Miniato. Il 23 aprile il taglio del nastro che consolida un lavoro avviato da tempo e che caratterizza la SSIP.
L’inaugurazione del “Chemistry Innovation Lab” un laboratorio di chimica di ultima generazione, cosa ha rappresentato per la SSIP e l’istituto?
Questa inaugurazione rappresenta il concretizzarsi della volontà comune dell’istituto “Cattaneo” e della SSIP di procedere insieme nell’ambito della formazione e della ricerca. La collaborazione tra noi è già attiva da diversi anni, ma il rafforzamento strategico della dotazione tecnica dell’istituto, ottenuto attraverso la creazione di questo laboratorio, apre la strada ad una sinergia continua, di cui negli anni futuri si avvantaggerà l’intera filiera conciaria.
Quali le caratteristiche tecniche del laboratorio?
Il laboratorio è attrezzato con apparecchiature di ultima generazione, come raramente se ne possono trovare in un istituto scolastico. Questo perché, quando abbiamo messo a punto il progetto, abbiamo avuto come obiettivo quello di creare un laboratorio che potesse permettere agli studenti di trovarsi ad operare con una strumentazione analoga a quella presente in un laboratorio analitico professionale. Questo in modo da garantire loro, una volta diplomati, di inserirsi agevolmente nel sistema produttivo, o di affrontare il percorso universitario con un curriculum arricchito da questa attività. Nel laboratorio sono presenti gas-cromatografi, assorbimento atomico, cromatografo liquido ad altra prestazione, spettrofotometro ultravioletto a doppio raggio, spettrofotometro infrarosso a trasformata di Fourier. In particolare, quest’ultimo strumento è equipaggiato, oltre che da un ATR (riflessione totale attenuata), molto utile per fare spettri senza la necessità di trattare preventivamente il campione, anche da un microscopio che renderà possibile degli approfondimenti diagnostici puntuali sulla difettistica del pellame. Da sottolineare che, nonostante il laboratorio sia stato ideato principalmente per affrontare le problematiche analitiche del settore conciario, in realtà sia “universale” e quindi utilizzabile per tutti gli approfondimenti nel campo della chimica analitica e della scienza dei materiali.
Ci sarà un punto operativo del Politecnico del Cuoio presso l’Istituto Cattaneo, per fare?
Scopo del Politecnico del Cuoio è quello di favorire lo sviluppo di impresa e a rafforzare le competenze tecniche-organizzative, attraverso l’integrazione tra i sistemi di istruzione e lavoro nella filiera moda e della produzione del cuoio. Questo attraverso il consolidamento e la divulgazione della cultura tecnica del cuoio e dei nuovi materiali, ed il laboratorio diventa baricentro per il territorio, perché servirà a valorizzare e promuovere sia le attività gestite dalla SSIP che quelle realizzate congiuntamente all’Istituto.
Il Politecnico si occuperà inoltre della pianificazione e gestione di attività extracurricolari, comprendenti attività seminariali, ad alta specializzazione, giornate di studio, di orientamento e visite didattiche, che siano di interesse per il rafforzamento della cultura tecnica del materiale.
Si punta sulla formazione. La reazione degli studenti?
Naturalmente entusiasta: avranno l’opportunità di lavorare su strumenti che i loro compagni degli anni precedenti hanno potuto vedere solo sui libri, e questo vantaggio competitivo sarà a loro molto utile nella successiva vita professionale ed universitaria. L’unicità del “Chemistry Innovation Lab” nell’orizzonte scolastico distrettuale è tale che, proprio per diffondere la cultura della conoscenza, il laboratorio sarà disponibile non solo agli studenti dell’Istituto “Cattaneo”, ma sarà accessibile, per spazi di approfondimento ed orientamento, a tutte le scuole del comprensorio toscano.