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Ricerca, Innovazione e Formazione: Soxhlet, l’estrazione delle sostanze grasse del cuoio
Ricerca, Innovazione e Formazione: Soxhlet, l’estrazione delle sostanze grasse del cuoio

Le sostanze grasse sono naturalmente presenti nella pelle e concorrono alla sua funzionalità ed alla sua estetica. Nel processo di concia, una buona parte viene eliminata durante i processi di riviera di calcinazione e macerazione e, in pelli particolarmente grasse come quelle ovine e suine, durante la fase di sgrassaggio con utilizzo di tensioattivi, che agevolano anche una migliore distribuzione della parte residua.

Questo trattamento di eliminazione iniziale del grasso ha lo scopo di evitare che la sua presenza possa interferire con la diffusione delle sostanze concianti ed ausiliarie aggiunte nelle successive fasi di concia, ottenuta la quale altre sostanze grasse, naturali o sintetiche, vengono aggiunte con lo scopo di lubrificare le fibre e riempire gli spazi interfibrillari del cuoio, migliorandone l’elasticità e la morbidezza.

La quantificazione delle sostanze grasse in un cuoio viene effettuata mediante la loro estrazione con solventi organici.

Il metodo analitico di riferimento è contenuto nella norma UNI EN ISO 4048:2018 che prevede l’impiego come solvente di estrazione il diclorometano.

Per determinare le sostanze estraibili in diclorometano, si pone un campione di cuoio in un ditale di carta da filtro e si introduce in un estrattore Soxhlet.

Tale sistema permette un contatto ciclico del campione con il solvente caldo, il quale, una volta drenato, è rigenerato puro grazie ad una sua distillazione continua con il concomitante accumulo, nella caldaia di distillazione, delle sostanze estratte. Tale procedimento, che avviene all’interno di un unico sistema in vetro, migliora notevolmente l’efficacia di estrazione rispetto ad una estrazione singola anche prolungata nel tempo ed automatizza l’esecuzione di estrazioni ripetute.

Alla fine dei 30 cicli di estrazione, l’estratto viene trasferito in un pallone di vetro di peso noto contenente delle palline di vetro e si allontana il diclorometano per riscaldamento sottovuoto, recuperando il solvente per raffreddamento dei vapori. Dopo asciugatura in stufa a 102°C e successivo raffreddamento in essiccatore, si pesa il residuo e si calcola la percentuale di sostanze grasse ottenuta rispetto al peso del campione iniziale.

Il residuo grasso così ottenuto può ulteriormente essere utilizzato per la determinazione degli acidi grassi liberi, indice del grado di degradazione dei trigliceridi costituenti il grasso stesso.

Anche il campione di cuoio residuo a cui sono stati tolti i grassi può essere ulteriormente utilizzato per la determinazione delle sostanze idrosolubili in esso presenti.

 

Determinazione del contenuto di metalli tramite ICP-MS
Determinazione del contenuto di metalli tramite ICP-MS

La spettrometria di massa a plasma accoppiato induttivamente o ICP-MS rappresenta una delle tecniche più idonee alla determinazione della maggioranza degli elementi chimici, in concentrazioni molto basse in matrici ambientali di varia tipologia.

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