Rosario Mascolo è in SSIP dal 2005, ha maturato grandi esperienze ed è oggi il Coordinatore Scientifico del Dipartimento di Sviluppo Prodotto dell’Ente.
Si è laureato alla Federico II di Napoli, Laurea Magistrale in Ingegneria dei materiali – voto 110/110 con lode e con una tesi sull’ “Effetto del flessibilizzante nel comportamento a fatica dei compositi”. Ha collaborato con colossi nazionali ed internazionali e si è dedicato all’insegnamento.
Come cambia il ruolo della SSIP negli anni e quali le funzioni del Dipartimento ‘Sviluppo e Prodotto’?
La Stazione Sperimentale negli ultimi anni sta ponendo sempre più attenzione sugli aspetti ingegneristici della produzione. Il controllo del processo conciario, oltre che agli aspetti correlati alla gestione dei prodotti chimici e degli scarti di lavorazione deve garantire un prodotto con specifiche caratteristiche merceologiche che, poi, sono il motivo finale della selezione dei fornitori da parte dei Brand.
Il Dipartimento Sviluppo di Prodotto pone al centro delle proprie attività la pelle come “Materiale”, proponendosi di individuare e supportare attività di valorizzazione merceologica del cuoio sia con lavorazioni tradizionali che con lo sviluppo di lavorazioni innovative. In entrambe i casi il focus è l’ingegnerizzazione delle caratteristiche attraverso la conoscenza della relazione tra la struttura e le proprietà del materiale e la sperimentazione di tecnologie avanzate che possono prevedere anche l’utilizzo di nanotecnologie.
Quale il peso della Ricerca, dell’Innovazione rispetto al settore del quale si occupa?
Con la competizione globale, per mantenere la competitività, le aziende italiane hanno dovuto investire sugli aspetti qualitativi del prodotto. E’ la qualità che rende tuttora la pelle italiana il materiale più ricercato dall’industria del fashion e dalle case automobilistiche. Il focus sulla qualità è strettamente correlato ad una intensa attività di Ricerca ed Innovazione del prodotto nella direzione del “leather design”, cioè della progettazione di proprietà specifiche per le specifiche destinazioni d’uso. Ovviamente, il Dipartimento ha come finalità primaria il supporto delle aziende in questa direzione.
Una considerazione sullo sviluppo sostenibile
Lo sviluppo sostenibile è un elemento di sottofondo a tutte le attività della Stazione Sperimentale. La creazione di prodotti ad elevato valore aggiunto non può mai prescindere della quantificazione del suo impatto sull’ambiente. Le attività di ricerca del Dipartimento, quindi, includono sempre una verifica che l’output prodotto determini un miglioramento complessivo in termini di sostenibilità (dal consumo di risorse alla produzione di scarti e rifiuti); anche nelle attività di ricerca di base. Nello specifico, nei prossimi anni il Dipartimento attiverà progetti specifici sulla razionalizzazione ed ottimizzazione dei processi mediante l’approccio Lean, supporterà la progettazione di nuovi materiali dagli scarti solidi dell’industria conciarie e proverà ad analizzare il ciclo di vita di prodotti in pelle. Quest’ultimo aspetto è quello che, a nostro giudizio, è il più interessante rispetto ai materiali competitors: i prodotti in pelle, infatti, tendono ad avere una vita superiore rispetto ai materiali tessili o sintetici. Aspetto oggi ancora sottovalutato o scarsamente considerato nella definizione dell’impronta ambientale di prodotto.