Lo scorso 25 ottobre è stata presentata la XIII edizione del Rapporto GreenItaly. Presentato dalla Fondazione Symbola e da Unioncamere, la ricerca è volta a mostrare gli aspetti dell’economia legata alla transizione ecologica.

 

Secondo quanto riportato da questa edizione 2022, “sono oltre 531mila le aziende che nel quinquennio 2017-2021 hanno deciso di investire in tecnologie e prodotti green”. Anche questo rapporto rivela come l’Italia sia al primo posto nell’economia circolare. Un risultato ben superiore alla media europea. “A sottolineare il potenziale dell’Italia nella valorizzazione di materia a fine vita, anche il quarto posto al mondo come produttore di biogas, prodotto da frazione organica, fanghi di depurazione e settore agricolo. Inoltre, nel biennio 2020-2021 si è anche consolidato la capacità di riciclo industriale dell’Italia ed a questo si aggiungono i primati nella produttività nell’uso di materie prime, nel rapporto fra prodotto interno lordo e consumo domestico di materia, nella produttività per consumi energetici”.

 

Del rapporto fa parte anche un contributo della Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle materie concianti. Nella fattispecie, si tratta dell’intervento “Focus: cuoio e bioeconomia circolare, soluzioni tecnologiche per la sostenibilità dei prodotti e la valorizzazione degli scarti” a cura del Direttore Generale Edoardo Imperiale e di Claudia Florio, Coordinatore Scientifico di Dipartimento di Ricerca.  L’intervento è mirato a evidenziare come l’Industria conciaria italiana si stia sempre più impegnando nel convogliare le sue energie verso un approccio più sostenibile, a beneficio della filiera del Made in Italy.

 

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