Upgrading di macchinari per il settore Leather nell’industria 4.0

A cura di Massimo Merenda, HWA Srl – Spinoff Università di Reggio Calabria – Leather Innovation Challenges 2025

Pubblicato sulla rivista CPMC n.2 (2021)

 

Importanti sfide attendono nel prossimo futuro l’industria delle pelli e delle materie concianti. Tra queste, l’adozione di soluzioni tecnologiche in grado di traghettare verso nuovi orizzonti gli imprenditori che si apriranno alla loro introduzione nei processi di produzione e gestione. Gli aumenti dei costi delle materie prime e la contrazione del fatturato anche in ragione della contingenza internazionale hanno eroso importanti margini di profitto, rendendo ad oggi necessaria e non più rimandabile un’azione congiunta di ottimizzazione dei processi produttivi e logistici, di efficientamento energetico e di tracciabilità della supply chain al fine di recuperare almeno in parte il terreno perso negli ultimi anni.

 

Innovazione e sostenibilità rappresentano un’accoppiata vincente, soprattutto se le soluzioni tecnologiche sono correttamente implementate e calibrate sulle diverse realtà aziendali. In questo contesto, la digitalizzazione è inevitabilmente già iniziata e rappresenta la prima delle sfide da affrontare, anche e soprattutto a livello di filiera, al fine di introdurre metodologie tipiche dell’Industria 4.0 nei processi di lavorazione delle pelli. Focalizzandosi sull’attuale parco macchine presente nell’industria delle pelli sul territorio nazionale, è chiaro che l’esistente sia molto spesso obsoleto e poco incline alla digitalizzazione. Da questa riflessione deriva la consapevolezza che l’ammodernamento dei macchinari esistenti tramite l’impiego di sistemi di automazione, sensoristica e controllo per l’ottimizzazione ed il monitoraggio dei processi produttivi abilita l’automazione e l’ottimizzazione dei processi.

 

Sono a disposizione delle aziende italiane una serie di strumenti economici e fiscali che permettono di realizzare interventi d’integrazione di tecnologie proprie di Industria 4.0 quali intelligenza artificiale, Internet of Things, robotica, senza trascurare applicazioni di realtà aumentata, blockchain e Cloud. Industria 4.0 non riguarda solo l’ammodernamento degli impianti in sé, ma sottende piuttosto l’utilizzo delle informazioni accorpate da diverse fonti, dati di processo, produzione, logistici e commerciali, per una migliore programmazione e gestione del quotidiano, dagli interventi di manutenzione predittiva all’ottimizzazione dei turni. In quest’ottica, la scelta del partner in grado di indirizzare correttamente la direzione di intervento è fondamentale per la buona riuscita finale del progetto. Al di là quindi degli indiscussi risparmi e incentivi fiscali, i benefici riguardano soprattutto la riduzione dei tempi di lavorazione, dell’uso di prodotti chimici e dei consumi energetici, la sicurezza degli operatori e l’efficientamento in generale, che si traduce in competitività aziendale. L’adozione di innovazioni tecnologiche è il game changer che l’industria delle pelli necessita per far fronte alla mutata complessità del mercato. È la scelta che può segnare il confine tra un nuovo slancio economico e l’obsolescenza che conduce all’erosione inesorabile dei margini di profitto.

 

 

 

 

 

 

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